Due piccoli gioielli in serra
Aerangis articulata è originaria del Madagascar e va collocata nel folto gruppo delle Angraecoidi.
E’ una pianta epifita a sviluppo monopodiale con foglie coriacee oblunghe dalle cui ascelle, in primavera, si formano uno o più steli fiorali penduli con 18-20 fiori bianchi di 3-4 centimetri, cerosi e profumati.
Collezione Guido De Vidi – Foto 23.04.05 – Diritti riservati
Aerangis articulata (Rchb.f) Schlecter 1914nimi: Angorchis articulata (Rchb. f.) Kuntze 1891 – Angraecum articulatum Rchb.f 1872 – Angraecum descendens Rchb.f 1882 – Rhaphidorhynchus articulatus (Rchb. f.) Poiss. 1912
La tecnica di coltivazione che consente di poter godere gli steli fiorali è sicuramente quella di collocare questa specie su zattere di sughero di quercia oppure su tronchetti di legno duro e ruvido.
Aerangis articulata ama temperature da serra calda, buona umidità e costanti bagnature, da moderare solamente nella stagione fredda così come le fertilizzazioni.
Chamaeangis hariotiana
Collezione Guido De Vidi Foto 23.04.05. – Diritti risevati
Chamaeangis hariotiana (Kranzl.)Schltr. 1915
Sinonimi: Microterangis hariotiana (Kranzl.) Sengh – Mystacidium hariotianum Kraenzl. 1897
Il nome trae origine da Hariot, collezionista Francese del 1800.
Questa specie è originaria delle Isole Comore e vive ad altitudini di 400 – 800 metri; è un’orchidea epifita monopodiale di piccole dimensioni con foglie oblunghe alle cui ascelle, in primavera si formano numerosi steli fiorali con una miriade di fiori miniatura color ocra gialla.
Si consiglia di coltivare queste specie su zattere di sughero oppure in cestini di legno garantendo costanti bagnature, temperature intermedie e luce moderatamente filtrata.
La struttura delicata di questa pianta non sopporta eccessive fertilizzazioni che di norma vanno somministrate ogni 20 giorni nella fase vegetativa ed ogni mese durante la stagione fredda a dosi ridotte, 0,5 grammi per litro d’acqua.
Ciao Sara, grazie per la tua bellissima descrizione delle sensazioni provate in serra,il fidanzato come reagisce alla infusione intensiva di \”orchid-virus\”?? Spero di vedervi presto ciao Guido
caro guido,
i due \”sparuti visitatori\” sono rimasti affascinati dallo splendore delle tue piante e dall\’amore con cui le accudisci. entrare nella tua serra ha significato accedere ad un mondo magico, ricco di forme e di colori inimmaginabili. grazie ancora per la stupenda visita. a presto!