La scatola magica di Elettra ha prodotto molto interesse tra i visitatori di questo blog. Per rendere più fruibile il tema trattato, mi pare utile pubblicare i vostri contributi in un nuovo post di raccolta: iniziamo con le esperienze di Stefano Marinaz e di Marco Cirpi
Autocostruire il proprio terrario di “fiducia”: di Stefano Marinaz
Questa prima foto che vedete è di un terrario di dimensioni 60x35x40h.
Ovviamente questo è il punto di partenza per far crescere le piante, ma è anche il punto di arrivo in quanto il terrario cosi come lo vedete è pronto ad ospitare piante acquatiche (nell’angolo di destra in basso), orchidee appese alle noci di cocco, oppure ai rami (che si possono benissimo introdurre nel terrario), bromelie appese magari sulla schinea del terrario, piante carnivore ecc ecc…
Ovviamente a questo terrario mancano i vetri davanti cosa utile nel caso in cui si abitato da animali vari oppure per mantenere piu facilmente l’umidità elevata.
Il fondo, la schiena e le pareti laterali sono fatti di pannelli di fibra di cocco e tutto è attaccato al vetro col silicone per acquari (cosa semplicissima, efficace e duratura).
Come potete ben vedere sul davanti del terrario ho alzato quella barretta di fibra di cocco per mostrarvi la costruzione sottostante. Ho infatti creato un falso fondo con bicchieri da caffe rovesciati ai quali è appoggiata una lastra di plexiglass sottile e forato in maniera da far percolare l’acqua nella vasca sottostante.
L’acqua presente nella vasca viene prelevata e mandata tramite un pompetta al tubo trasparente che vedete in alto. La pompa è immersa nell’acqua ed è nascosta dalla costruzione con pezzi di pannelli di cocco. Per i tubi trasparenti che si vedono in alto beh… verranno nascosti in seguito dai muschi e dalle piante.
Come si vede molto bene sulla parte davanti c’e’ una griglia forata al di sotto della quale l’aria entra (ricordiamo che ci dovrebbero essere i vetri scorrevoli che ho rimosso solo per far la foto) ed esce dalla griglia posta dietro il tubo dell’acqua in alto.
Nella foto sopra potete vedere il terrario lateralmente e ho tagliato appositamente il pannello di fibra di cocco in diagonale per avere un ambiente semi chiuso e che pero’ allo stesso tempo poteva essere osservato anche lateralmente.
Ho inciso il pannello di cocco nella parte che è attaccata al vetro in maniera da far passare un tubicino per l’acqua, in questo caso quando la pompa è in azione viene bagnato continuamente. Successivamente avrei dovuto coprire con un film nero adesivo la parte del pannello di cocco perchè cosi esteticamente è brutto veder da fuori le macchie di silicone e il tubo trasparente, ma cio vi fa capire meglio come l’abbia costruito.
Passiamo dunque a vedere un altro terrario che ho allestito allo stesso modo.. (foto sotto) ma in questo secondo caso il terrario è abitato non solo da ranette e gechi, ma anche da orchidee, tra cui ci sono due che spero che riconosciate.
Indovinato???
Ecco che guardando la foto (lasciate perdere il cavetto dell’illuminazione che è caduto giu dal suo sostegno) si intravede un po di “foresta”, e ancora meglio nella prossima foto si vede il terrario (di dimensioni 80x50x50) che ha ormai 7 mesi di vegetazione!!! anche questo ha un falso fondo per il ricircolo dell’acqua.
Voi vi chiederete perchè ho voluto fare il falso fondo e non un laghetto “a vista”… giusta obiezione la vostra… ma il fatto è che avendo rane dentro non voglio che vadano a deporre i girini direttamente nell’acqua perchè c’e’ la pompa e inoltre per tenere il terrario a 24 gradi devo scaldare l’acqua a 32… temperatura a cui i girini uscirebbero cotti….
Per chi invece come voi vuole tenere orchidee e piante varie non gli occorre ne riscaldamento ne falso fondo, e un bel laghetto a vista, magari con un acquatica dentro abbellisce sicuramente il terrario…
Nella foto sopra si vede un terrario verticale che ho allestito un anno fa (la foto risale appunto alla primavera scorsa), si nota infatti come il muschio non sia ancora comparso sui pannelli di osmunda. Si notano inoltre gli ugelli sovrastanti atti alla nebulizzazione dell’acqua e siccome è abitato solamente da piante vi è un laghetto sottostante con annessa pompa per il ricircolo dell’acqua.
Quei due blocchi di terra che vedete immersi nell’acqua è torba in blocchi, cosa che è particolarmente difficile (almeno dalle mie parti da trovare, ma tutto si fa!)
Bene chiudo qui, se no scriviamo un libro, le cose vanno assaporate con calma e se avete domande, curiosità, nonchè obiezioni scrivete pure!!!
Ciao ciao
Terrario fai da te economico: di Marco Cirpi
In riferimento al post di Elettra ti mando alcune foto del mio orchidiario “fai da te” costruito in modo piuttosto semplice : ho comprato uno scaffale all’ Ikea circa € 29 al Brico center dei pannelli di polistirolo compatto da 2 mm , questi li ho fissati lateralmente con delle viti, nella parte frontale ho creato due porte fissate al telaio, poi ho comprato 3 plafoniere stagne da 50 cm con neon tipo “flora” , e questa é la spesa più grossa,
due nebulizzatori a ultrasuoni per mantenere l’umidità in un negozio che vende acquari, per lo schienale ho usato un pannello di compensato dove ho inserito due ventole per il raffreddamento dei computer , il tutto rivestito con dei pannellini di sughero le foto forse nono rendono giustizia ma per ora pare che il tutto funzioni piuttosto bene ; ed ora sto cercando di renderlo un’ ambiente il più “selvaggio” possibile , se qualcuno vuole qualche consiglio sulla mia “pelle” ne sarò lieto Marco.
PS) Redazione: inviate i vostri lavori a info @ orchids.it
X Chiara
Il sito idroponica l’ho visitato più volte ed avevo trovato interessanti solamente le lampade per la germinazione, ma sinceramente con quello che mi costa una sola lampada da 125 w compero almeno 100 lampadine G4 ed un trasformatore!!!
PS) Ora capisco le dimensioni dell'”orchidario”!! Solo ora ricordo l’articolo di qualche tempo fa su di te. Bella l’idea di creare una sorta di mini serra in negozio!!
X Massimo
Non so se hai gi? dato un occhio al sito http://www.idroponica.it , ci sono anche i prezzi. Possono servire per farsi un’ idea.
Ciao Massimo
Il mio orchidario è l’ufficio del mio negozio. Misura 280 x 280 altezza soffitto 350. Parli tu del tuo progetto ambizioso allora il mio cosa dovrebbe essere? A dire il vero non è un orchidario ma una vera è propria serra la fortuna è che ho una finestra molto grande a ovest e quindi prende il sole al pomeriggio. L’intento è quello di ricreare anche per quanto riguarda il punto di vista coreografico un pezzo di natura tropicale che mi permetta di tenere agevolmente anche altre piante tropicali. Vale a dire anche con l’inserimento di un piccolo stagno con ricircolo d’acqua, muschio, felci, ecc… quindi sarò costretta anche a mettere delle luci artificiali perchè la stanza è abbastanza luminosa ma non credo sia sufficiente. Sto cercando informazioni un po’ ovunque per vedere di risparmiare. Sono un’amante del fai da te e ho pure una grossa mano da mio pap? (è un portento per quanto riguarda la lavorazione del legno, ma se la cava un po’ in tutto), staremo a vedere. Nel frattempo ti ringrazio per le preziose informazione.
Volevo dirti, non so se hai dato un occhio al sito di Farinelli. Viene spiegato come da un’armadio si possa ricreare un orchidario abbattendo di molto il costo dei materiali.
Grazie e buon lavoro! Ciao Ciao
Come non detto Sten,
ho gi? trovato la risposta!!
Iserisco qui sotto il link della ditta che produce le pompe che normalmente vengono utilizzate nelle macchinette del caffè:
http://www.ulka.it/prod.htm
La pompa delle due è quella di sinistra ed il modello è quello “E”; a seconda del modello queste sono le pressioni sviluppate:
mod. E 4 – 20 bar
mod. E 5 – 15 bar
mod. E 7 – 7 bar
Da notare che il modello più comunemente usato è quello intermedio che guardacaso è anche quello più adatto allo scopo!!
x Stefano
Sei sicuro che le pompe per le macchinette del caffè sviluppino una pressione sufficiente (min. 7 bar)??
Ciao
Mi dimenticavo Chiara ma devi costruire un’orchidario o allestire una stanza???
6 m2 sono circa una stanza 3×2….sicura di aver fatto bene i calcoli??