Ancora novità dal campo tassonomico che in alcuni casi manifesta segni di imbarazzo anche nella stessa classificazione tassonomica delle nostre maliarde. Questo è un articolo scritto dal professore di filosofia alla Harvard Univerity e tassonomo Robert L. Dressler, autore e co-autore di diversi libri, associato dell’erbario dell’Università della Florida e Curatore del Missouri Botanical Garden, apparso sulle pagina 812 e 813 dell’edizione di Novembre 2008 della rivista Orchids redatta dall’AOS (American Orchid Society) ed al solito da me liberamente tradotta:
“Cattleye e sistematica molecolare
Per il primo paio di secoli dopo Linneo, le piante furono classificate in base al grado di somiglianza o differenza tra piante o gruppi di piante, basato principalmete su una visione antiquata. Non sorprende che i botanici si caratterizzassero come “aggregazionisti” o “scissionisti”, a seconda se preferissero generi ampliati o molte specie, o molti piccoli generi, ciascuno con poche specie.
Continua a leggere