Papilionanthe teres

L’orchidea farfalla originaria del sud est asiatico, carica di fascino e di storia

Collezione Guido De Vidi – diritti riservati

Papilionanthe teres (Roxb.) Schltr., Orchis 9: 78 (1915).

Papilionanthe teres è endemica in Nepal, Nord est dell’India, Bhutan, Miamar, Tailandia, Cina del sud, Indocina.
William Roxburgh la descrive per la prima volta in Flora Indica (1820-24) e nel 1832 la registra con il nome di Dendrobium teres.
Nel 1833 John Lindley la registra con il nome di Vanda teres.

Il genere Papilionanthe
Nel 1915 Friedrich Richard Rudolf Schlechter, crea il nuovo genere “Papilionanthe” raggruppando tutte le specie con foglie teretiformi, precedentemente incluse nel genere Vanda
Papilionanthe Schlechter 1915 – sottofamiglia Epidendroideae, tribù Vandeae, sottotribù Aeridinae.

Le specie del genere Papilionanthe:
Il nome del genere è stato dato per la somiglianza dei suoi fiori alle farfalle.
Sinonimo Mesoclastes Lindley 1830.

Specie tipo, Papilionanthe teres (Roxb.) Schltr. 1915

1. Papilionanthe biswasiana (Ghose & Mukerjee) Garay 1974
(pieno sole – serra intermedia)
2. Papilionanthe hookeriana [Rchb. f.]Schlechter 1915
(pieno sole- serra intermedia)
3. Papilionanthe subulata (Willd.) Garay 1974
(luce lievemente filtrata – serra intermedia)
4. Papilionanthe teres (Roxb.) Schltr. 1915
Profumata (pieno sole, soprattutto in primavera- serra intermedia)
5. Papilionanthe uniflora [Lindley]Garay 1974
(pieno sole e temperatute da serra calda)
6. Papilionanthe vandarum (Rchb. f.) Garay 1974
(luce lievemente filtrata – serra intermedia)
La specie
Papilionanthe teres (Roxb.) Schltr., Orchis 9: 78 (1915).

Sinonimi: Dendrobium teres Roxb. 1832; Papilionanthe teres f. candida (Rchb.f.) Christenson 1994 ; Vanda teres (Roxb.) Lindl. 1833; Vanda teres var. candida Rchb.f 1875

Orchidea epifita di grandi dimensioni, monopodiale, ma produce ramificazioni laterali con estrema facilità.
Vive in pieno sole nei climi umidi della Tailandia e del Miamar.
Le foglie della Papiliolanthe teres sono tertiformi, il fusto vegetativo è longiforme, esile e dotato di molte radici aeree indispensabili per l’assobimento di acqua e cibo, ma anche per sostenere la pianta su qualsiasi appiglio possibile.
Le infiorescenze semi arquate di 15 -30 centimetri, producono da 3 a 6 fiori simili a farfalle in volo, sono molto appariscenti e profumati.
In natura, questa specie è considerata “everblooming”, nelle coltivazioni italiane fiorisce in tarda primavera – inizio estate: i coltivatori più fortunati e bravi, riescono ad ottenere anche più fioriture annuali.

Coltivazione
Questa specie, seppur epifita, può essere coltivata come “terrestre”: poichè le sue radici cercano acqua in continuazione, può tornare utille sistemare la base della pianta e parte dell’apparato radicale in un vaso capiente, con composto di bark misto a torba.
Nei casi in cui è facile garantire ottima umidità ambientale, conviene coltivarla a radice nuda ed alloggiarla nella parte più alta della serra; quando le parti apicali delle vegetazioni toccano il tetto si potano le punte, lasciando disponibili 2 o 3 radici per divisione…questa è la via più facile per produrre nuove piante.

Le fertilizzazioni, generose, vanno effettuate spruzzando tutta la pianta.

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