LA STORIA SIAMO ANCHE NOI “post I°”
Aspirazioni, idee e fatti che hanno portato, l’EOC del “2006 in Italia.
Eravamo nel 94, quando il prof. Franco Bruno, allora segretario dell’AIO (alla presidenza c’era l’austera Sabine), approdò al mio telefono. In quella occasione chiese la disponibilità delle mie piante, per allestire lo stand Italiano, all’esposizione internazionale “EOC” di Hannover e mi disse: “Sai Guido, l’Italia deve cominciare a farsi vedere in Europa”. Devo dire la verità, accettai per spirito di servizio, ma appena deposta la cornetta del telefono fui preso dal panico, non potevo pensare che le mie orchidee fossero all’altezza di un simile evento. Fu stabilito che il punto più vicino, per consegnare le orchidee al Segretario, fosse Verona (sulla direttiva Roma – Hannover) e mi ricordo che per paura del freddo, era Febbraio, fu prenotata una camera d’albergo anche per le orchidee.
Insieme alle mie piante, se non vado errato, c’erano anche quelle del prof. Alberto Fanfani, poche altre comunque, sicuramente mancavano i produttori Italiani e questa constatazione mi preoccupò ancor di più. Al mattino seguente, la spedizione dell’orchidologia Italiana, partì alla volta di Hannover. Io non accompagnai le mie orchidee in Germania, per la paura di dover assistere in diretta ad una figuraccia, trovai una scusa per starmene a casa: per la prima volta, il mio impegno, sarebbe stato giudicato da una giuria mondiale. All’evento parteciparono alcuni amici dell’ATAO. L’ATAO in quel periodo era una fiorente associazione, foriera d’iniziative e di esposizioni. Fu quello il tempo in cui nell’associazione si consolidò la scuola di pensiero dell’esposizione per vedere, poi vennero anche le esposizioni per vendere.
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