Una spontanea al mese: rubrica a cura di Gabriella e Garlo Ivano.
Eccoci all’inizio di questa nuova rubrica in cui si parlerà di orchidee spontanee italiane e europee iniziando dalla prima a fiorire: Orchis morio.
Orchis morio (L.) chiamata anche giglio caprino, pan di cuculo, orchidea pagliaccio o minore, da comune ad abbondante è presente dalla macchia litoranea arrivando, attraverso prati, pascoli, argini di fiumi e boscaglie rade ai 2000 metri di altitudine, fiorisce da marzo a giugno, su terreni calcarei o debolmente acidi e poco umidi.
In italia è segnalata in tutte le regioni italiane ad eccezione della Sardegna dove è sostituita da Orchis longicornu, mentre in Sicilia le popolazioni locali sono spesso soggette ad ibridazioni con la sopracitata.
In Europa è presente dalla zona meridionale alla temperata, divenendo sempre più rara inoltrandosi nell’ Est-Europa continentale.
La presenza extraeuropea comprende il Nord-Africa, l’Asia anteriore, il Caucaso , il nord e l’ovest della Persia e il Kurdistan Iracheno.
La pianta è generalmente di piccola-media taglia con il fusto cilindrico, verde alla base per poi acquistare verso la sommità colore violaceo, le foglie basali formano una rosetta, mentre le cauline verdi con la sommità leggermente porpora, sono avvolgenti il fusto.
L’infiorescenza che può raccogliere fino a 25 fiori è solitamente oblunga, o in qualche caso cilindrica con fiori dal colore assai variabile, dal bianco al roseo al viola scuro, tepali e sepali riuniti a protezione del gimnostemio, con evidenti nervature verdi.
Il labello , maculato al centro è largo, generalmente trilobo con lobi laterali quadri di colore bianco, rosa, porpora o violetto, con lo sperone tronco rivolto verso il basso.
Sono note anche sue sottospecie: Orchis morio (L.) subsp. morio, sottospecie tipo, dal portamento più robusto e dalla spiga densa con fiori dal colore viola scuro, tipica generalmente delle stazioni più settentrionali.
La subsp. Picta (Loisel.), più gracile e chiara, dalla spiga florale cilindrica e lassa , colonizza le stazioni mediterranee del piano. La sua collocazione sistematica non è ancora certa, visto che sono presenti tutte le forme di passaggio alla sottospecie tipo.
La subsp. Champagneuxii ( Bar.) la cui peculiarità è di avere tre rizomi, di cui due lungamente pedunculati, spesso confusa con la precedente, in Italia è stata rilevata in Liguria, non senza dubbi identificativi.
Due righe sull’ Orchis longicornu ( Poiret. ) : molto vicina ad O. morio ma distinguibile, negli individui tipici, dal labello con lobi latarali losangati viola scuro, mentre il mediano è più breve e pallido. Lo sperone è lungo due-tre volte il labello.
E’ comune in Sardegna e in Sicilia dove spesso si ibrida con Orchis morio, i semi trasportati dal vento arrivano sulla costa tirrenica dove saltuariamente individui fioriscono per poi estinguersi nel giro di qualche anno.
Presente nella zona costiera della Turchia del sud fino al Levante e a Cipro è L’Orchis morio subsp. syriaca (E.G. & A. Camus & Bergon); sinonimi : O. syriaca ( H. Baumann & Kuenkele ), O. picta subsp. libani ( Renz.).
Alta 10-25 cm. ha una breve infiorescenza con 4-14 fiori e cresce fino ai 1300 metri.
La subspecie albanica ( Goelz & Reinhard. ) Buttler, sinonimo O. albanica ( Goelz & Reinhard. ) alta 15-30 cm, gracile, con un’ infiorescenza di 5-15 fiori normalmente chiari, diffusa in Albania e Montenegro cresce fino ai 1500 metri.
Chiudiamo questa prima presentazione ricordando che da marzo in poi verranno proposte escursioni alla ricerca di spontanee, e invitiamo tutti gli amici appassionati a conoscenza di intinerari e luoghi interessanti a segnalarli per una eventuale visita in compagnia.
Saluti a tutti Gabriella e Carlo Ivano.
Nota: le foto di questo articolo sono di Carlo Ivano De Marchi e sono state scattate la n° 1 e 4 alle sorgenti del fiume Sile, in località Casacorba, la n° 2 a Moriago della Battaglia loc. Isola dei Morti, la n° 3 sull’ Altopiano del Cansiglio.
bibliografia :
C. del Prete
Orchidee Spontanee d’Italia ed. MURSIA
P. Paolucci
Piccola guida alle Orchidee Spontanee del Triveneto ed. CIERRE
K. P. Buttler
Orchideen ed. MOSAIK VERLAG
D.Aeschimann- K. Lauber- D. M. Moser -J. P. Theurillaut
Flora Alpina ed. ZANICHELLI
S. Pignatti
Flora d’Italia ed. EDAGRICOLE
P. Zangheri
Flora italica ed. CEDAM
C. Del Fuoco
Orchidee del Gargano ed. DEL PARCO
F. Conti-M. Pellegrini
Orchidee Spontanee d’ Abruzzo ed. COGECSTRE
Un grazie specialissimo a Guido di tutto cuore.
Ieri sono andata per la prima volta a visitare le sue serre e sono rimasta colpita con quanta umilt? , credo il più grande collezionista d’Italia, si sia presentato e con quanta passione accudisca giorno per giorno le sue “bambine”. Non è molto comune trovare persone del genere.
Ho notato che quando qualcuno raggiunge un certo livello di notoriet? anche a livello nazionale e internazionale generalmente si monta un po’ la testa, sembra Dio in terra, persona intoccabile, saccente, ma soprattutto gelosissima dei propri segreti. Guido non è questo. Guido è persona di cuore, generoso e ripeto molto umile, disponibile a dispensare consigli preziosi, una persona che traspare entusiasmo per quello che fa e lo trasmette agli altri, ce ne vorrebbero di più persone così. L’ ho conosciuto solo per poche ore ma lo seguo da tempo nel sito e credo di non sbagliarmi.
Le serre sono molto caserecce, ma credetemi, nel cuore si nascondono piante di rara forma e bellezza. Per tutti coloro che sono nelle vicinanze o che ne hanno la possibilit? , andatele a visitare, ne vale la pena! trascorrerete alcuni momenti di pace tra profumi, colori e forme sino ad ora inimmaginabili e troverete ad accogliervi una persona speciale.
Grazie Guido!
PS Gabiella e Carlo Ivano scusatemi per l’intrusione nel vostro blog.
Per completezza va riferito che tassonomicamente ora da molti la specie è classificata nel genere Anacamptis (su base genetica), così come molte altre Orchis.
Ho visto!! Purtroppo con l’attacco degli hackers dell’estate scorsa sono sparite alcune foto…ma le ho in archivio, ora le rimetto. Ciao spontaneiste/i 🙂
Ciao Lisa ti ringraziamo per la proposta di invio foto, ci farebbe piacere vederle, nel blog di luglio non è possibile.
Ci vediamo a Padova.
G & C I
Complimenti per l’ottima sintesi! La terza Domenica di marzo potrebbe essere una buona data per fare un’ escursione alle sorgendi del Fiume Sile: interssantissime…soprattutto se ci saranno orchidee da vedere.
Lisa, sabato parliamo con Carlo e Gabriella…puoi far parte della redazione che cura la rubrica”spontanee”
Ciao.
guido
Ciao ciao io ho foto di due orchidee spontanee che ho potuto vedere nelle montagne venete: la DACTYLORHIZA FUCHSI e la GYMNADENIA CONOPSEA. Le avevo gi? inviate a guido insieme alla news della mia laurea, le potete trovare nel blog del 6 luglio 2005.
se volete le invio.