Quiz: guardami da vicino.

E’ da parecchio tempo che cerco di scrivere qualche cosa su questa orchidea, ma…

…come tante altre piante del genere è generosa, ma anche difficile, cresce e fiorisce con generosità ma le sue radici lunghe e grosse piacciono troppo a lumache e bruchi, cerca la luce ma si adegua anche in zone ombrose è una specie, anzi…forse no.
Allora ho pensato di proporre un piccolo quiz per stuzzicare la vostra curiosità.

A partire da questo dettaglio di fiore non è facile risalire alla specie, ma proprio il primo piano ti può aiutare nella ricerca.
Domande:
– Prova a scoprire il nome del genere, della sezione, e della specie, se lo è.

– Quando e chi l’ha illustrata per la prima volta e in che occasione.

– Una volta inquadrata la situazione esponi la tua opinione personale.

…se proprio non ce la fai, fra due giorni allargo la visuale della foto 😆

14 pensieri su “Quiz: guardami da vicino.

  1. Jiulio

    No, Guido parlava di sottosezioni … la sezione è sempre crispa. se cerchi sulla rete vedi che sono nella stessa sezione (almeno le fonti da me consultate così lo danno). Probabilmente differenze di callo giustificano la creazione di sottosezioni ma essendo ‘poco’ non giustificherebbe la creazione di una sezione intera.

    Ciao

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  2. Massimo M.

    Ma se Oncidium enderianum e praetextum sono sinonimi com’è possibile che appartengano a due gruppi diversi?
    E se sono sinonimi il primo a descrivere la pianta non fù Hort. o auct. (anche qui sinonimi) bensì Reichenbach nel 1873.
    Altro che mistero….qui è un disastro!

    Ciao
    Massimo

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  3. Jiulio

    Guido,
    la cosa migliore da fare sarebbe ripartire da zero con tutta la tribù … e fare le cose seriamente e con cervello con le conoscenze di oggi (e forse non basterebbe nemmeno così) ma data la mole dei piante che comprende … 🙂

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  4. Guido Autore articolo

    Effettivamente è proprio così la faccenda, ma a causa di questa incertezza, spesso ci troviamo con più piante della stessa specie e nomi diversi.
    Ho preso ad esempio Oncidium enderianum (almeno così cartellinato all’epoca dell’acquisto) della mia collezione, proprio per sottolineare ancora una volta le nostre difficoltà a stabilire con certezza le classificazioni tassonomiche delle specie a prescindere dalle continue revisioni dei botanici.

    Un po di storia
    Nel merito, Oncidium enderianum è esposto per la prima volta in pubblico ad una mostra orchidofila inglese di fine secolo 19° (probabilmente 1892). La cronaca di questo evento appare su “The Gardener’s Chronicles”, che per l’occasione pubblica la descrizione di varie specie fra le quali anche O. enderianum.
    Normalmente una nuova specie, accanto alla classificazione binomiale porta il nome del botanico che l’ha descritta e la data, ad esempio: Oncidium crispum Lodd. 1832.
    In certi casi i botanici che si trovano a descrivere varie piante, in presenza di possibile specie, la descrivono la classificano ed accanto al binomio aggiungono la parola “Hort” da Horticultura.

    In quella mostra, la pianta esposta è descritta nel “The Gardener’s Chronicles”appunto come Oncidium enderianum Hort (probabilmente Ender sarà il nome del collezionista espositore) ed è proprio in quella circostanza che qualche botanico lo ritiene un ibrido naturale tra O. curtum e O. crispum.
    A supporto di quanto scritto su “The Gardener’s Chronicles” non ci sono descrizioni dettagliate e nemmeno materiale di erbario, solamente qualche disegno incompleto dei fiori.
    Altro materiale disponibile che fa riferimento all’Oncidium enderianum evidenzia la struttura del labello con il callo bipartito.
    Anche Pabst suddivide la sezione Crispa in due sotto-sezioni (o alleanze) facendo riferimento proprio al callo principale del labello.
    Sono poche le specie della sottosezione con un unico callo principale sul labello: O. crispum o gravesianum, O. praetextum e O. marshallianum. L’altro gruppo con il callo bipartito è più numeroso: O. forbesii, O. enderianum, O. gardneri, O. curtum, O. imperatoris-maximiliani, O. zappii, O. pectorale.

    …dopo tutta questa manfrina sono al punto di partenza, dalla foto si nota chiaramente un unico callo, dove lo metto il mio Oncidium? Mi arrendo.

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  5. Jiulio

    Il nome ufficiale secondo kew gardens è O.praetextum, ma in ogni caso se si tratta di un ibrido naturale è classificato erroneamente ad ogni modo.
    O non si tratta di un ibrido oppure hanno le idee poco chiare anche loro, basarci su questi presupposti non è molto utile purtroppo…
    Studio botanica e tassonomia da 4 anni e devo dire che mai come nel mondo delle orchidee ci sono incomprensioni, classificazioni errate o quantomeno confuse, purtroppo non è semplice trovare una classificazione il più naturale possibile (e qui i problemi non sono solo a livello di specie ma anche ai taxa superiori) e non mi sembra che il nuovo metodo di classificazione APG sia nemmeno molto affidabile. Benchè si basi sullo studio del dna ha lasciato interi generi vacanti e senza soluzione per non parlare dei nuovi studi fatti sulle orchidee che hanno scombinato tutto… Non voglio dire che sia sbagliato ma sicuramente molto più incerto e incompleto di altri metodi.
    Ora non so come sia la storia di questo oncidium ma la confusione di fondo non ci aiuta di certo. Di questo passo, caro Massimo, non credo riusciremo (non in questa vita, e credo non in altre 100) a venire a capo di tutta la classificazione.

    Ciao 🙂

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