Orchidee: mostre e/o mercati

Chissà se mi sbaglio, ma non sarebbe più logico chiamare le cose con il loro nome?
Ad esempio – l’han capita anche i garden – sempre più spesso vari commercianti del verde, per dare tono a qualche fine settimana invitano qualche venditore di orchidee e pubblicizzano la cosa come “mostra mercato”. Per carità, vista sotto l’ottica del commerciante che deve vendere, niente da eccepire, ma l’informazione corretta da dare all’appassionato orchidofilo, a mio avviso dovrebbe essere “mercato delle orchidee”… e magari aggiungendo anche la precisazione fra specie da collezione e commerciali.
Si dirà – questione di lana caprina – importante trascorrere una giornata con i venditori amici e con qualche orchidea in più al ritorno, da aggiungere alla propria collezione.
Si sa, le capre hanno il pelo sottile, che può sembrare lana, ma sempre pelo è… la lana vera è delle pecore.
Perché scrivo questo? Perché mi ostino a vedere l’orchidofilia dalla parte dei fruitori finali: il collezionista, l’appassionato ed anche il neofita, che devono poter godere la loro passione da protagonisti, stando insieme, organizzati in gruppi ed associazioni.
Qualsiasi soggetto commerciale dovrebbe tener conto di questo aspetto, invece capita sempre più spesso l’opposto: nelle occasioni di eventi mercato delle orchidee, le associazioni, o non ci sono o rappresentano il “convitato di pietra”; con una metafora, la simbolica maglietta dell’ orchidofilo è indossata dal commerciante.
Nei commenti di questo blog si chiede cosa c’è a Vicenza, pare che un garden organizzi il fine settimana con 2 produttori/commercianti di orchidee.
Tutto quello che si sa è questo… buon divertimento a chi andrà.

31 pensieri su “Orchidee: mostre e/o mercati

  1. Guido Autore articolo

    … ma, oltre alle piante fiorite ed in vendita, c’erano piante collocate in una coreografia allestita a MOSTRA?
    Per capirci, quello che avrebbe fatto una qualsiasi associazione se fosse stata invitata.
    Questo è la risposta che aspetta il post 😉

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  2. Gianni

    Massimo se lo sapevo che arrivavi domenica mattina, ci venivo un po`prima. Ad ogni modo un piccolo resoconto di un fine settimana per me`molto lieto e prolifero, (un paio di miniature si trovano sempre)lieto nel fatto che ho incontrato amici vecchi (Luciana, Elettra e la Mamma, poi Maya e famiglia, per non parlare dei vivaisti )nuovi, Francesco e i nostri nuovi pulcini Giulia e Stefano (in senso metaforico) tanto per cominciare devo congratulare gli organizzatori del garden perche non c’ erano solo le orchidee, ma anche una bravissima pittrice e un costruttore di presepi e paesaggi invernali anche lui bravissimo, certo l’ idea e` di attirare il pubblico con un po`di idee nuove e ci sono riusciti benissimo, perche`anche alcuni di noi sono tornati a casa con un bottino vario e non solo orchidee, i vivaisti (in ordine alfabetico) Bianco, Pozzi e Riboni, davano molti consigli utili a chi li voleva sentire, solo che sono rimasti un po`delusi perche`il pubblico voleva principalmente specie botaniche e non quelle commerciali,
    Pozzi poi ha prodotto una cartellina informativa in cui ci sono le date da tutte le mostre in cui anche lui sara` uno dei venditori o esposiztori e la trovo una buona idea informativa. Purtroppo domenica pomeriggio sono partito per tempo perche`senno`con il maltempo non arrivavo piu`a casa.
    Conclusione; ho trovato un Garden moderno ben attrezzato e ben organizzato e di crisi non se ne parla se per uscire devi fare la coda per quasi un ora, e penso che i nostri amici vivaisti ne siano rimasti contenti. Io penso che il sistema non e`male, (lo usiamo anche noi vero? o devo restare in germania nei prossimi mesi e farmi i c… miei invece di telefonare con tizio caio e sempronio per farli venire anche nel veneto.) certo i gestori dei Garden non pensano alle organizzazioni amatoriali o ai gruppi autonomi o non vogliono pensarci per paura di alimentare la concorrenza o per pura ignoranza (nel senso “ignorare” non dispregitivo)forse lo sbaglio e`anche nostro, ( bisognado recitare il mea culpa) perche`se uno e`a conoscenza di queste azioni basterebbe contattare la direzione e farle capire che con un piccolo gesto si portrebbe aumentare l’interesse anche alla definizione “mostra”
    Scusando il mio tono un po`rude precedente di venerdi`notte che come dice Vincenzo non erano attacchi personali ma ideali forse malintesi.
    un caro saluto a tutti
    Gianni
    ps. Guido, il programma di Pordenone non lo capisco molto bene forse ti telefono nei prossimi giorni, per Lubiana vedro se posso ma penso che se non vengo Andreja non mi parla piu`amichevolmente. a presto.

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  3. Massimo M.

    Domenica mattina ho fatto una capatina a Vicenza, per curiosità. Devo dire che in mezzo ad un predominio quasi assoluto di ibridi, non mancavano anche specie botaniche interessanti e a volte rare.
    Gli spazi a disposizione di Bianco e Pozzi non erano ampi, ma comunque adeguati.
    Nell’ottica di quanto espresso da Guido, mi ha rammaricato vedere alcuni ignari compratori portarsi via delle piante di improbabile coltura, che è vero sono stati ragguagliati sulle cure da dare alle piante acquistate, ma non scoraggiati quando intenzionati a comprare specie difficili anche ai non novelli.
    Ho visto una signora portarsi via una Calanthe (non ricordo la specie), magari mi sbaglio io e la signora sapeva benissimo cosa stava acquistando, ma il venditore non si è certo preoccupato di sincerarsene.
    Non sarebbe il caso di seguire con un occhio diverso coloro che intendono acquistare specie botaniche e che presumibilmente hanno o intendono avere una collezione di orchidee?
    Per non parlare poi dei cartellini a volte scritti incorrettamente (specie botaniche con l’iniziale maiuscola che le comprendeva, ingiustamente, tra gli ibridi), e dei prezzi che anche per piantine piccole difficilmente scendevano al di sotto dei 20 euro, un po’ care!!
    Peccato speravo in un diverso approccio con il “collezionista” ed invece, alla fine, è un acquirente come gli altri.

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  4. Roberta L.

    Chiedo scusa, so il valore che hanno le virgolette e ho virgolettato “cose fatte bene e in regola” per errore.
    Portate pazienza ma erano le tre di notte ed ero un po’ stanca. Voleva essere rafforzativo e invece ho ottenuto l’effetto opposto. Si dovrebbe intuire comunque da quello che scrivo che e’ un errore..

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  5. Roberta L.

    E’ esatto Vincenzo, penso che se c’e qualcuno che potrebbe sentirsi colpito eventualmente e’ solo colui o colei che ha qualche scheletro nell’armadio e chi legge sapra’ bene a che gruppo di pensiero appartiene e se offendersi o no.
    Ma non mi sembra che orchids abbia mai appoggiato i collezionisti senza scrupoli, venditori senza scrupoli, cacciatori di orchidee senza scrupoli (sto generalizzando solo su un certo tipo di persone) ma anzi si sia sempre fatto promotore delle “cose fatte bene e in regola”.
    Se sbaglio, allora non ho proprio capito niente!…
    Tornando in tema col post l’unica mia “piccola” polemica che sembra passare un po’ sottobanco e’ che si guarda alla lana caprina delle mostre mercato quando sono altri e piu’ gravi i paradossi e gli anacronismi (elencati nei miei commenti precedenti) che circondano questo campo. In questo mi trovo perfettamente in linea con quanto scritto dal grande Gianni.
    Ma e’ giusto che ci sia un post/o per tutto.
    Sempre e comunque nulla di personale.
    Con affetto
    Roberta L.

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  6. Vincenzo Ghirardi

    E’ più che evidente che ciascuno di noi espone i propri punti di vista senza, peraltro, intaccare l’amicizia che ci tiene uniti e vivi. Credo che se si vuole deliberatamente colpire qualcuno si intenda benissimo dai toni che sono tuttaltro che soft come quelli di cui
    sopra. Quindi sempre e comunque nulla di personale.
    Cordialmente, sempre.
    Vincenzo.

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