Peristeria elata, il fiore dello Spirito Santo

Nonostante l’inclemenza del tempo, che ci tiene con i pensieri e con le azioni ancora legati ai rigori invernali, la stagione dice che siamo in primavera e già si respira la piacevole atmosfera di Pasqua.

Aspettando con ansia i tepori primverili – comunque la pensiate – auguro a tutti una Pasqua serena, con il fiore di un’orchidea che più simboleggia questa festa: il fiore dello Spirito Santo.

Peristeria elata, il fiore nazionale di Panama, nota anche come il fiore dello Spirito Santo.

Il genere Peristeria
Il nome del genere deriva dalla parola greca “peristerion” che significa colomba, per la sorprendente somiglianza dei fiori (colonna, antera e lobi laterali del labello), – soprattutto della sua specie tipo – ad una piccola colomba che spicca il volo.

Tutte le specie del genere Peristeria finora descritte sono epifite o terricole e vivono ad altitudini di 600 – 1200 metri sul livello del mare. Amano substrati vaporosi e abbastanza grassi, che si trovano ai bordi esterni delle foreste tropicali umide.
Le piante, morfologicamente abbastanza simili a molte specie di Phaius, sono caratterizzate da grandi pseudobulbi ovoidi con parecchi internodi e 2 – 3 foglie apicali, sottili con numerose carenature longitudinali. Le infiorescenze, solitamente si formano con il nuovo sviluppo, compaiono dalla base dello pseudobulbo e sono pendenti in tutte le specie con l’unica eccezione della Peristeria elata. Le specie a fioritura pendula conviene coltivarle in cestini di legno o metallici, mentre la Peristeria elata può essere coltivata in vaso capiente.
cestini di legno o metallici, mentre la Peristeria elata può essere coltivata in vaso capiente.

La specie tipo
La specie tipo è Peristeria elata descritta da Hooker, Bot. Mag. t. 3116. (1831)

Peristeria elata Hooker 1831
Questa orchidea è il fiore nazionale di Panama (decreto Presidenziale – 21 Ottobre 1980) ed è considerata orchidea in forte pericolo di estinzione, inclusa quindi in appendice I del CITES (vendita vietata di piante raccolte in sito).
È conosciuta con i nomi popolari di ” orchidea dello Spirito Santo o colomba alata”.Il fiore dello Spirito Santo è affascinante perché assomiglia ad una piccola colomba bianca con le ali aperte, che sta spiccando il volo.
Peristeria elata è endemica nell’America Centrale, Panama, Costa Rica, in Colombia e nel Venezuela.
In natura questa orchidea può essere trovata in boschi molto umidi, come pianta epifita sopra dei tronchi ricoperti di muschio oppure come terricola in substrati di foglie decomposte ai margini di foreste secolari. Peristeria elata può quindi essere considerata sia epifita che terrestre.

Le piante producono pseudobulbi molto grandi, le inflorescenze erette spuntano alla base di germogli nuovi e possono raggiungere oltre un metro di altezza in piante bene sviluppate. Il periodo di fioritura va da luglio a ottobre. Lo stelo fiorale produce più di 20 fiori che si aprono in successione nel tempo. I fiori carnosi e cerei, emanano una fragranza squisita, ogni fiore ha una bractea larga 2 cm; pedicello 5(6) cm; sepali laterali 2,5×3 cm; sepalo dorsale 3,5×3,5 cm, concavo; petali 2,5×1,5(1,7) cm; colonna larga1,5 cm; labello largo; ipochilo 1 cm per lato; epichilo 1,5 cm; labello con macchie lilla, tutto il resto del fiore è color bianco avorio.

Stato di conservazione
Questa specie è tra le orchidee più in pericolo di estinzione in sito, la colpa è da imputare sia alla sua bellezza che scatena molti trafficanti in una massiccia raccolta nel suo ambiente naturale, che alla continua ed innarestabile deforestazione dei suoi siti endemici.

Coltivazione
Coltivare con successo questa specie non è facile, soprattutto non è facile farla fiorire nelle nostre serre europee (a tal proposito mi farebbe piacere scambiare esperienze con altri coltivatori).
Da diversi anni coltivo questa specie e in questo lasso di tempo ho potuto rilevare due aspetti essenziali per portarla a fiore; il primo – fondamentale – è quello di non eccedere con l’umidità quando i nuovi pseudobulbi sono in maturazione, il secondo garantire tanta luce appena filtrata, magari spostando la pianta all’aperto in spazi ventilati e semi ombreggiati durante la fase di prefioritura (primavera estate).
Il substrato deve essere vaporoso, ricco di materiale organico, acido e tenuto ad umidità costante, ma non eccessiva.
Nel suo areale questa orchidea cresce molto bene in terreni ricchi di materiale organico e ventilati, posti fra i piccoli arbusti dei pendii, mentre non gradisce ambienti troppo ombreggiati delle foreste secolari e fitte. Quindi per il successo della sua coltura, è utile tenere la pianta in ambiente umido, avendo cura di mantenere il substrato del vaso con buon drenaggio, di annaffiare regolarmente con acqua priva di cloro, possibilmente piovana – le piante di Peristeria elata non hanno molti nemici batterici e/o fungini, le parti più vulnerabili sono gli pseudobulbi turgidi sui quali l’eccessiva umidità ed il ristagno d’acqua tra le sottili guaine procurano con inusitata velocità e violenza, macchie di marciume, che diventano veicoli di propagazione betterica e fungina, a volte con esiti anche letali per le piante.
In natura la Peristeria elata è sottoposta al clima monsonico, caratterizzato da una fase piovosa ed una più asciutta, questo va riprodotto anche in coltivazione, riducendo le bagnature quando interviene il riposo vegetativo.
Le fertilizzazioni possono essere date con cadenza quindicinale durante il periodo di sviluppo e dimezzate durante la fase asciutta.

Impollinazione

In questo capitolo, oltre a prendere nota dei metodi di impollinazione naturale da parte degli gli insetti pronubi, seguiremo in sequenza, le operazioni di impollinazione artificiale di un fiore di Peristeria elata.
Da molti anni, nella mia collezione è presente una sola pianta di Peristeria elata.
Vista la sua rarità, a chi è in grado di riprodurla da seme, può tornare utile effettuare l’impollinazione artificiale. La sequenza delle foto a sinistra evidenziano le azioni meccaniche da compiere per effettuare l’impollinazione artificiale dei fiori.
In natura il periodo di fioritura comprende i mesi di luglio, agosto, settembre ed ottobre, in questo periodo i fiori di Peristeria elata sono impollinati dalle api delle orchidee (euglossine), precisamente dai maschi
che, attratti dall’aroma dei fiori, vanno a cercare in essi la sostanza chimica che serve loro da attrazione per le femmine.

Impollinazione di euglossine
Il termine “impollinazione di euglossine” è usato nei casi in cui i fiori di orchidea sono visitati soltanto dalle api maschio del gruppo delle euglossine.
Questo “mezzo” di impollinazione, coinvolge almeno quattro generi di api euglossine ed è utilizzato da un certo numero di generi di orchidee, oltre che da alcuni generi di Araceae e di Gesneriaceae.
Fra le orchidee, questi sistemi di impollinazione hanno consentito lo sviluppo di insoliti meccanismi fisici di impollinazione.
In certi casi il pollinarium è espulso con forza dall’orchidea verso l’insetto pronubo “Catasetum ad esempio”, in altri casi le api sono obbligate a dei percorsi viscidi e predeterminati che le costringono a cadere proprio sopra il pollinarium. La disposizione dell’ape all’interno del fiore ed il posizionamento del pollinarium sull’ape sono spesso molto precise, ed inoltre l’odore del fiore è mirato ad attrarre, in molti casi, una singola specie di api.

Salvaguardia della purezza delle specie vegetali
Questi esempi fanno capire quanto sia precisa e nello stesso tempo affinata la correlazione insetto pronubo e fiore da visitare, questo per la salvaguardia della purezza delle specie vegetali, che seppur affini (quindi ibridabili) riescono a mantenersi pure proprio per questo alto grado di selettività.
Modificazioni ambientali repentine e spostamenti di specie per dispersione possono alterare ed accelerare le normali e lente mutazioni morfologiche.

Le api delle orchidee
Le api delle orchidee appartengono al gruppo delle corbiculate di cui tutti i membri sono parassitari e non possiedono il comportamento “eusocial” – gerarchizzazione sociale. La maggior parte della specie sono solitarie, solo qualche specie vive in comunità con qualche parvenza di eusocialità. In tutto ci sono circa 200 specie descritte, distribuite in cinque generi: Euglossa, Eulaema, Eufriesea, Exaerete ed Aglae, tutte presenti in centro e sud America. Tutti i generi, tranne Eulaema sono caratterizzati da colorazione metallica brillante, soprattutto verde, con riflessi dorati ed azzurro scuro.

6 pensieri su “Peristeria elata, il fiore dello Spirito Santo

  1. Pingback: Peristeria elata: l’orchidea a forma di colomba o fiore dello Spirito Santo - Cafe Virtuel

  2. lucchese naida

    Grazie dei Vs. suggerimenti e delle Vs. bellissime fotografie. Vorrei avere modo di partecipare ai Vs, prossimi incontri, Vi ho conoasciuti in Fiera a Pn Attendo vs, notizie. Grazie Naida

    Rispondi
    1. Guido Autore articolo

      Ciao Naida, grazie per l’attenzione. Se ci darai il consenso inseriremo il tuo indirizzo di posta elettronica nella mailing list di “Orchids Club Italia”. Così facendo riceverai le notizie delle nostra attività.
      A presto
      Guido

      Rispondi
      1. lucchese naida

        Certo che Vi dò il consenso, da come parlavate in Fiera forse avreste fatto un incontro qui ad aprile, attendo tue notizie:Grazie Naida

  3. lucia tosti

    grazie Guido, come sempre le tue descrizioni sono carnose come le creature che ci fai conoscere. Che bella questa orchidea! e’ suggestiva la somiglianza che ci ricorda la comune origine di ogni specie vivente pianta, insetto, animale eccc. io ho creato un nido per api solitarie nel mio giardino, certo non sono le euglossine ma per i miei fiori vanno benissimo. Di recente i bombi si sono aggirati tra i fiori di un albicocco bonsai , era gennaio, ed ora ci sono frutticini in abbondanza, tutto mentre le api mellifere se ne stavano nei loro nidi a riposare in gruppi compatti. ti auguro una pasqua piena di fioriture meravigliose ed inaspettate. chissà se, passati i guai, ci potremo un giorno incontrare. lucia

    Rispondi

Ciao! Che ne pensi?