7.7.7 una giornata magica sul Garda

Questa volta le maliarde sono state incorniciate dal fascino gardesano di una giornata estiva, tersa e luminosa.

7.7.7 – 7 Luglio 2007 , proprio per la facilità e la magia dei numeri, questa data è stata scelta quale giornata di sensibilizzazione mondiale per la salvaguardia del nostro pianeta e ieri a Torri del Benaco anche il nostro Club orchidofilo ha voluto testimoniare nel suo piccolo, in favore della salvaguardia delle meraviglie della natura.

Che a Torri ci sia stata una bella mostra di orchidee rare, forse non ce ne siamo accorti neppure noi che l’abbiamo allestita, tanto siamo stati presi dalla discreta magia di quei luoghi incantati e troppo breve è stata una sola giornata di permanenza.

La cronaca
I quattro moschettieri (Alberto, Antonio, Graziano e Guido), partiti di buon mattino dalle rispettive dimore con i preziosi carichi di orchidee fiorite da portare in esposizione sul lago di Garda, sono giunti a destinazione dopo due ore di viaggio ed il panorama della piccola baia del lago, complice anche la giornata limpidissima, si è presentatato sin da subito affascinante.
Poco più tardi giunge anche Vincenzo da Villafranca con il suo prezioso carico di ottimi e freschissimi vini veronesi.

Baia di Torri – foto Vincenzo – diritti riservati

Elena e Guido davanti agli stand del Flover- foto Vincenzo
Ad attenderci davanti al castello scaligero c’era la dolcissima Elena del Flover.
Con gli amici del Flover di Bussolengo ci si conosce da tempo, pertanto è stato facile allestire la mostra all’interno di un loro raffinato gazebo, messoci gentilmente a disposizione.

L’allestimento
La meridiana del campanile doveva ancora rintoccare le ore 10 del mattino quando si è iniziato a tirar fuori le piante dalle rispettive automobili (poco meno di un centinaio), e quasi subito lo stand espositivo, già si mostrava con tutto il suo fascino.

Poco dopo, il pubblico, non molto per la verità e visibilmente attratto dalle tantissime amenità del luogo, poteva ammirare le bellissime specie ed ibridi di orchidee messi in mostra, ma stranamente l’atmosfera era di completa distrazione, come se le orchidee esposte fossero solamente di complemento ad uno spettaccolo naturale già di per sè entusiasmante.

Stand allestito da Orchids Club Italia – foto Vincenzo

Col trascorrere del tempo il pubblico presente, eterogeneo e qualificato (francese, tedesco, inglese), comincia a frequentare il nostro stand e pronunciando alla perfezione nomi e cognomi di molte piante esposte, chiede informazioni e consigli.

Scorcio dello stand di Orchids Club Italia

La magica atmosfera delle orchidee esotiche messe in bella mostra proprio davanti all’ingresso del castello Scaligero, crea stupore e sorpresa generale.
La mattinata trascorre tranquilla e cogliamo l’occasione per fare un piccolo bilancio della nostra attività.
Si discute di quanto fatto e di quello che vogliamo fare in futuro. Si parla anche di quello che bolle in pentola nell’ambiente orchidofilo nazionale.
Si decide l’uso dei due bozzetti per il logo del Club fra i due giunti ex equo al concorso, con questa motivazione: affinare il progetto presentato da Linda per il neccessario perfezionamento grafico (dimensioni per gli usi futuri di riproduzione) per realizzare spille, carta intestata e gadgets vari. Il disegno artistico presentato da Giulio è utilizzato per sfondi in filigrana su documenti del Club e su foto da proteggere con copiright.

La presenza del Flover

Scorcio degli stand Flover- foto Vincenzo
La nota azienda di Bussolengo ha aderito all’evento con la creazione di uno spazio coreografico a tema: le orchidee e le essenze del Garda.
Per l’occasione, la piazzetta antistante il municipio è stata addobbata con maestria.
Piccole isole verdi e vari gazebi con Phalaenopsis, Oncidium, Cambria, Vanda ed altre orchidee per chi intende iniziare la magica avventura, sistemate con grazia, si mescolavano alla piccola oggettistica ed a complementi per l’arredamento di spazi esterni.
Sin dal mattino il sole ha fatto impazzire Elena ed i suoi collaboratori; ad un certo punto non sapevano più cosa inventare per proteggere le piante.

Il pranzo
E’ l’ora di pranzo, la gentile Elena si sacrifica rimanendo sul posto e noi orchidofili (le mogli sono già a passeggio sul lungo lago) ci incamminiamo verso il ristorante “Da Carlo” per un fugace pranzo di lavoro.

Convegno
Durante il tragitto sul lungo lago ci imbattiamo in uno dei convegni di programma, che vede la figlia di De Gasperi, relatrice: dalle poche battute carpite dall’intervento si può cogliere che il tema verte sulla figura politica paterna legata all’esperienza Garibaldina nell’unificazione dell’ Italia – come si vede nella foto non manca nemmeno la controfigura di Giuseppe Garibaldi.

La siesta- foto Vincenzo
La siesta degli eroi – foto Vincenzo
Seppur fugace, il pranzo lascia il segno e nonostante i 500 metri della passeggiata lungo lago di ritorno, nell’ora successiva interviene un certo torpore generale, che richiede una breve siesta: le mogli sono in visita al museo.

Le orchidee
Schoenorchis fragrans – diritti riservati
Come da consuetudine ormai consolidata, le esposizioni del nostro Club sono molto curate nei particolari e presentano orchidee molto originali e qualche esemplare da premio.
Luglio non è certo un mese felice per poter ammirare orchidee da collezione in fiore, ma ciò nonostante siamo riusciti a portare in mostra delle belle piante.
La foto sopra presenta una nutrita colonia di Schoenorchis fragrans (Parish & Rchb. f.) Seidenf. & Smitin. 1963.
Sinonimi: Saccolabium fragrans Parish & Rchb. f. 1874.
Il genere Schoenorchis, è stato stabilito da Blume nel 1825, con la descrizione della specie tipo: Schoenorchis juncifolia, comprende 10 specie originarie dell’Asia: dall’Himalaya alla Nuova Guinea.
Le specie di questo genere sono epifite, di piccolissime dimensioni e vengono anche chiamate con il nome comune “orchidee da occhiello.”

La più bella
A mio parere la “best in show” è l’Oncidium pumilum portato da Antonio Camani. Per l’esatezza questa specie nel 1993 è stata inclusa in un nuovo genere “Lophiaris” composto da circa 23 specie, praticamente gli ex Oncidium con le foglie ad orecchio d’asino, successivamente nel 2001 è stata raggruppata nel genere Trichocentrum.
Peccato che non tutti i fiori delle numerose infiorescenze siano aperti, sarebbe una sicura medaglia d’oro: sicuramente lo è per la coltivazione, complimnti ad Antonio. A puro titolo di cronaca, al nostro Antonio sono giunte molte richieste di una piccola divisione.

Oncidium pumilum – diritti riservati
Oncidium pumilum Lindley 1825

Sinonimi: Epidendrum ligulatum Vell. 1931

Oncidium minutiflorum Schltr. 1925

Lophiaris pumila (Lindl.) Braem 1993

Trichoc. pumilum (Lindl.) M.W.Chase & N.H.Williams 2001

Angraecum scottianum – diritti riservati
Angraecum scottianum Rchb.f 1878
Meritoria di attenzione è anche la pianta di Angraecum scottianum della collezione Graziano Grando (il fiore di questa specie e quello dell’A. germinianum richiamano il logo di Orchids Club).

Graziano ha portato in esposizione anche i suoi leggendari Paphiopedilum .

Paphiopedilum x aspersum – diritti riservati
Paphiopedilum x aspersum
Pubblicazione della scoperta: Dr. L. A. Averyanov in KOMAROVIA (2002) 2 :17-18O”, presentato come ibrido naturale fra (Paphiopedilum barbigerum v. lockianum e Paphiopedilum henryanum)
Origine della pianta: Vietnam del Nord, 1000 – 1100 metri di altitudine, zone calcaree.

Encyclia vespa – diritti riservati
Encyclia vespa (Vell.) Dressler

Interessante anche la varietà di Encyclia vespa portata in esposizione da Alberto Ghedin.
La pianta in questione ha gli pseudobulbi oviformi, spesso sono più fusiformi o comunque allungati quasi a forma di canna: questo tema sarà oggetto di un approfondimento, che Alberto potrà inserire in un commento a questo post.

Una vera esplosione di colori è la mia Cattleya leopoldii generosa e puntuale come ogni anno con la sua fioritura.
L’anno scorso è stata la regina della notte bianca di Schio, quest’ anno, forse per gelosia di qualche altra pretendente non è stata invitata (non abbiamo avuto notizie da Schio) e lei ha deciso di mostrarsi al raffinatissimo pubblico di Torri del Benaco.

Cattleya leopoldii – diritti riservati

Cattleya leopoldii i Versch. 1854 sottogen. Falcata sez. Guttatae. Sinonimi: Cattleya tigrina; Cattleya guttata Lindley var. leopoldii Lem 1885; Epidendrum eliatus var. leopoldii Rchb.f 1862.

Gli amici e l’angolo dei desideri
L’angolo dei desideri, ovvero scambi di orchidee inusuali, ha creato occasione di interesse: l’ormai famoso Paphiopedilum appletonianum per Roberta, che all’ultimo momento non è potuta essere presente, se l’è aggiudicato Alberto (non temere Roberta…quella specie ha ancora fratelli), altre piante sono andate a destinazione ed ora attendiamo con trepidazione qualche divisione “particolare.
Il pomeriggio è stato molto interessante soprattutto per le visite di tanti nuovi amici delle orchidee e del Club.
Appena dopo l’ora di pranzo, sono giunti in bici da Brescia (traghettando il lago) Alessio e la sua splendida moglie.
Più tardi abbiamo ricevuto la graditissima visita di Graziella e Graziano dell’AIPC, insieme a Fatima sua sorella, giunta con il marito ed i suoi due deliziosissimi bambini dalla Sardegna.
Sono venuti a trovarci molti amici di Verona, di Rovereto ed anche dell’interland milanese: grazie a tutti.

E’ sera, si torna a casa.
In attesa del brindisi finale
Il sole sta già facendo capolino oltre le montagne Bresciane, c’è ancora gente che passeggia ma le nostre orchidee, stanche e molto asciugate dalla brezza del lago hanno voglia di tornare nelle loro serre, noi si beve uno spritz, si fanno i bilanci della giornata e ci si ripromette di tornare l’anno prossimo, intanto il sole scompare verso ovest ed il lago si colora di sfumature color argento, la magica giornata volge al termine, bella e struggente.

Tramonto sul lago

Ulteriori notizie ed altre foto della mostra le puoi trovare sul sito di Alberto Ghedin

17 pensieri su “7.7.7 una giornata magica sul Garda

  1. Elisa

    Che bello l’ Angraecum scottianum! L’ho acquistato anch’io al Manicomio, speriamo fiorisca, prima o poi (mi sembra così piccolo attualmente!!!).
    Comunque la pianta che mi piace di più è sicuramente la Cattleya (leopoldii o tigrina…che dir si voglia!): bellissima!

    Qui in Carinzia oggi piove forte e ci sono poco più di 10 gradi…sigh e la maggior parte delle mie “piccole” fuori!!!
    Menomale che sta fiorendo la Phal Amboiniensis: uno spettacolo che davvero ti rincuora!
    Un bacione a tutti!

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  2. Massimo M.

    Gianni sul sito del Royal Botanic Gardens di Kew, che mi risulta essere il più aggiornato per quel che riguarda le specifiche tassonomiche, è confermato quanto ho detto, cioè digitando Cattleya leopoldii questo è quello che ne deriva:

    Cattleya leopoldii Verschaff. ex Lem., Ill. Hort. 1(Misc.): 68 (1854).
    This name is a synonym.

    Accepted Name: Cattleya tigrina A.Rich., Portef. Hort. 2: 166 (1848).

    Family: Orchidaceae

    Homotypic Synonyms:

    Cattleya guttata var. leopoldii (Verschaff. ex Lem.) Linden & Rchb.f., Pescatorea 1: t. 43 (1860).

    Epidendrum elatius var. leopoldii (Verschaff. ex Lem.) Rchb.f., Xenia Orchid. 2: 33 (1862).

    Original Compiler: R.Govaerts

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  3. Axo

    Molto bello davvero, desidero ringraziare moltissimo anch’io i Moschettieri per l’accoglienza piu’ che amichevole, quasi “familiare” che hanno riservato a due “ciclisti” perfetti sconosciuti come eravamo in pratica io e mia moglie – ringrazio molto anche da parte sua per i complimenti.
    Avevamo sete e ci avete dissetati a Prosecco fresco, avevamo soprattutto occhi stanchi e desiderosi di bellezza che ci avete riposato e inebriato di immagini stupende di orchidee!
    Avevamo fame di conoscenza e anche qui Guido ci ha saziato facendoci da cicerone rivelandoci i segreti piu’ interessanti delle Maliarde e dei personaggi che ci girano intorno!
    Sono pure tornato a casa con un “ricordino” vivo e vegeto quindi… grazie ancora e speriamo di rivederci presto!
    P.S: caro Guido anche i fiori estirpati sono sopravvissuti fino a casa e per due sere ci hanno regalato il loro aroma delicato!

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  4. Alberto

    Guido, grande post come sempre:
    Prosthechea vespa (Vell.) W.E.Higgins, Phytologia 82: 381 (1997 publ. 1998).
    Qui i botanici si sono proprio sbizzarriti:
    Homotypic Synonyms:
    * Epidendrum vespa Vell., Fl. Flumin. 9: t. 27 (1831).

    Encyclia vespa (Vell.) Dressler, Phytologia 21: 441 (1971).

    Anacheilium vespa (Vell.) Pabst, Moutinho & A.V.Pinto, Bradea 3: 184 (1981).

    * Basionym/Replaced Synonym

    Heterotypic Synonyms:
    Epidendrum variegatum Hook., Bot. Mag. 59: t. 3151 (1832), nom. illeg.

    Epidendrum crassilabium Poepp. & Endl., Nov. Gen. Sp. Pl. 2: 1 (1836).

    Epidendrum coriaceum C.Parker ex Hook., Bot. Mag. 64: t. 3595 (1837), nom. illeg.

    Epidendrum coriaceum Focke, Bot. Zeitung (Berlin) 11: 228 (1853).

    Epidendrum variegatum var. coriaceum Lindl., Fol. Orchid. 3: 38 (1853).

    Epidendrum variegatum var. crassilabium (Poepp. & Endl.) Lindl., Fol. Orchid. 3: 38 (1853).

    Epidendrum variegatum var. virens Lindl., Fol. Orchid. 3: 38 (1853).

    Epidendrum pachysepalum Klotzsch, Allg. Gartenzeitung 23: 274 (1855).

    Epidendrum christii Rchb.f., Linnaea 41: 112 (1876).

    Epidendrum longipes Rchb.f., Otia Bot. Hamburg.: 10 (1881).

    Epidendrum feddeanum Kraenzl., Repert. Spec. Nov. Regni Veg. 1: 188 (1905).

    Epidendrum saccharatum Kraenzl., Orchis 18: 113 (1908).

    Epidendrum fuertesii Cogn. in I.Urban, Symb. Antill. 7: 180 (1912).

    Epidendrum rhabdobulbon Schltr., Repert. Spec. Nov. Regni Veg. Beih. 7: 146 (1920).

    Epidendrum baculibulbum Schltr., Repert. Spec. Nov. Regni Veg. Beih. 19: 116 (1923).

    Epidendrum rhopalobulbon Schltr., Repert. Spec. Nov. Regni Veg. Beih. 27: 72 (1924).

    Auliza wilsonii Acuña, Bol. Estaçión Exp. Agron. Santiago de las Vegas 60: 85 (1939).

    Epidendrum variegatum var. angustipetalum Hoehne, Arq. Bot. Estado São Paulo, n.s., 2: 82 (1947).

    Hormidium baculibulbum (Schltr.) Brieger, Proc. World Orchid Conf. 3: 315 (1960).

    Hormidium coriaceum Brieger, Publ. Ci. Inst. Genét. Esc. Super. Agric. Luis de Queiroz 1: 20 (1960).

    Hormidium variegatum Brieger, Publ. Ci. Inst. Genét. Esc. Super. Agric. Luis de Queiroz 1: 20 (1960).

    Encyclia crassilabia (Poepp. & Endl.) Dressler, Brittonia 13: 264 (1961).

    Encyclia vespa subsp. triandra Dod, Orquídea (Mexico City), n.s., 13: 215 (1993).

    Encyclia christii (Rchb.f.) Dodson, Orquideologia 19: 149 (1994).

    Prosthechea christii (Rchb.f.) Dodson & Hágsater, Monogr. Syst. Bot. Missouri Bot. Gard. 75: 956 (1999).

    Prosthechea vespa subsp. triandra (Dod) Nir, Orchid. Antill.: 407 (2000).

    Prosthechea crassilabia (Poepp. & Endl.) Carnevali & I.Ramírez in J.A.Steyermark & al. (eds.), Fl. Venezuelan Guayana 7: 538 (2003).

    Prosthechea pachysepala (Klotzsch) Chiron & V.P.Castro, Richardiana 3: 174 (2003).

    Anacheilium crassilabium (Poepp. & Endl.) Withner, P.A.Harding & Campacci, Cattleyas & Relatives: Debatable Epidendrums: 74 (2004).

    Prosthechea longipes (Rchb.f.) Chiron, Richardiana 5: 148 (2005).

    Prosthechea vespa subsp. duartiana Chiron & V.P.Castro, Richardiana 5: 91 (2005).

    E. vespa. Questa è la descrizione tratta dal libro di Rebecca T.N.:” interessante specie ha fiori piuttosto tozzi, cerosi, audacemente maculati capovolti sulle spighe erette rigide. Le piante possono avere pseudobulbi arrotondati o allungati, con marcate giunture alla sommità, dove sono attaccate la seconda e la terza foglia. La spiga florale è fatta di l0-20 fiori, dolcemente profumati, malgrado I’aspetto e la coloratura che ricorda un rettile; bruno verdastra con macchie rosse. Il labbro non ha lobi laterali e il lobo mediano è molto corto, con una cresta pluri lobata e una parte esterna che si apre a campana e sembra un paio di baffi, striata di rosso nel senso verticale. La specie è diffusa in tutta I’America tropicale; una delle zone dove è più frequente è il Machu picchu, in Perù. Le piace un habitat fresco e fiorisce in primavera. È nota anche con il nome di E. crassilabium.”

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  5. Gianni

    anche se una cara amica al momento non si fa sentire perche`gli impegni sono piu`grandi di lei, (anche se e`abbastanza alta)
    Oggi nove Luglio la nostra carissima amica Elettra compie XX anni.
    Cara Elettra, cento di questi giorni, un milione di auguri e felicita`e un infinita`di orchidee fiorite
    Gianni

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  6. Gianni

    Massimo devo contraddirti, il casino tassonomico e`cominciato con Cattleya guttata var. leopoldii, poi sono state divise e sia la C. guttata che la C. leopoldii sono sono nomi validi il synonimo e`C. tigrina almeno cosi`le descrive Whitner ultimamente, la definizione di Braem non e`valida.
    ciao
    Gianni

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