Viaggio dentro i piccoli fiori di un genere poco gettonato dalle nuove generazioni di orchidofili
A dire il vero questo post nasce semplicemente per descrivere una specie appartenente al genere Cleisostoma e precisamente, Cleisostoma filiforme, ma mettendo insieme le prime informazioni mi rendo conto che conviene approfondire la ricerca su tutto il genere e le sorprese anche in questo caso non mancano.
Il genere
Cleisostoma Blume 1825
Specie tipo: Cleisostoma sagittatum
Sottofamiglia: Vandoideae
Tribù: Vandeae
Sottotribù: Sarcanthinae
Alleanza: Trichoglottis
Sinonimi: Carteretia- Echinoglossum – Sarcanthus
Origine: India, Cina, Asia sud-est, Indonesia, Filippine, Nuova Guinea, Australia, Isole del Pacifico
Una specie
Cleisostoma filiforme (Lindl.) Garay, Bot. Mus. Leafl. 23: 171 (1972).
Basionimo: Sarcanthus filiformis Lindl., Edwards’s Bot. Reg. 28(Misc.): 61 (1842).
Sinonimi: Saccolabium luisioides Gagnep., Bull. Mus. Natl. Hist. Nat., II, 22: 629 (1951).
Origine: Yunan, Hainan, Tailandia e Indo Cina
Fioritura: Agosto Settembre
Misura fiori: 10 mm.
Lunghezza infiorescenze: da 10 a 20 cm.
Foglie: teretiformi.
Portamento: gambi, foglie e steli fiorali pendenti.
Cleisostoma filiforme – collezione Guido De Vidi – foto 02.09.07
Descrizione, curiosità e tassonomia del genere Cleisostoma
L’origine del nome generico deriva dal Greco Kleistos (Cleis.) – chiuso o escluso – e da (stoma) – bocca, in riferimento all’apertura del dente cilindrico (dove è prodotto il nettare), circondato da tessuto carnoso, quasi a chiuderlo e a rendere difficile l’estrazione del nettare da parte dell’insetto impollinatore. Effettivamente è molto impegnativo vedere l’apertura, che c’è, probabilmente quel tessuto carnoso vistosamente colorato di giallo può assorbire di raggi UV e funzionare come obiettivo visivo a specifici pronubi impollinatori.
Cleisostoma è un genere composto da circa un centinaio di specie, epifite, con piccoli fiori, endemiche nelle foreste tropicali dell’India attraverso l’Asia sudorientale, la Nuova Guinea, le isole dell’Oceano Pacifico e l’Australia.
Le specie producono infiorescenze multi- fiorite, che possono essere più o meno corte, semplici o ramificate, erette o pendenti. I fiori sono in genere carnosi con un labello trilobato.
[…] Questa tribù racchiude, fra le altre, anche la sottotribù delle Sarcanthinae che raggruppa più di 20 generi: Abdominea, Acampe, Adenonchos, Aerides, Amesiella, Arachnis, Ascocentrum, Ascoglossum, Chiloschista, Cleisostoma , Doritis, Euanthe, Gastrochilus, Luisia, Neofinetia , Paraphalaenopsis, Phalaenopsis, Renanthera, Rhynchostylis , Robiquetia, Sarcochilus, Trichoglottis, Vanda, Vandopsis. Come si può notare, dal nutrito numero di generi di cui è composta la sottotribù Sarcanthinae e dal gran numero di specie comprese in ogni genere, gli ibridatori hanno avuto ed hanno buon gioco per sperimentare incroci, intergenerici (fra specie diverse dello stesso genere) e infragenererici (fra specie di generi diversi). Uno studio interessante sulle risultanze delle meiosi (processo caratteristico delle cellule eucarioti, durante il quale da una cellula si formano quattro cellule figlie, aventi la metà del patrimonio genetico di quella originaria, ovvero, la meiosi determina la ripartizione di ciascuna coppia di cromosomi omologhi – cromosomi su cui si trovano geni corrispondenti – presenti nelle cellule diploidi), rilevate su incroci intergenerici fra specie appartenenti all’alleanza delle Vanda, dal titolo “Meiotic Chromosome Behavior in Some Intergenderic Hybrids of the Vanda Alliance” di R. Tanaka, H. Kamemoto, è apparso su “American Journal of Botany, Vol. 48, No. 7 (Agosto 1961), pp. 573-582 doi:10.2307/2439369″. Gli obiettivi degli ibridatori sono quelli di migliorare la dimensione, la forma ed il colore dei discendenti, ma nello stesso tempo anche di ridurre le dimensioni delle piante, spesso molto grandi. Le regole tassonomiche sono rigide e consolidate, ad esempio un incrocio fra due specie dello stesso genere continuerà a portare lo stesso nome, mentre il figlio di due generi diversi (Ascocentrum x Vanda) assumerà il nome di Ascocenda, semplificato suonerà così: Ascenda. […]