Il genere Cattleya, aria di rinnovo?

Leggendo l’articolo di Cassio Van den Berg pubblicato su neodiverisity.org non avevo notato che in calce all’articolo vi era anche un’indicazione su come, secondo lui, i genere delle Cattleya brasiliane si dovrebbe allargare inglobando altri generi.
Il mio precedente articolo dovrebbe quindi essere implementato con queste nuove informazioni; la seguente riclassificazione è interessante poiché vi sono delle note a spiegazione di nomi e/o modifiche che sono spesso illuminanti.
Il genere Cattleya in base alle nuove informazioni derivanti dalla sistematica molecolare sarebbe opportuno includesse i seguenti generi: Sophronitis (Lindley, 1828), Maelenia (Dumort. 1834), Eunannos (Porto & Brade 1933), Hoffmannseggella (H.G. Jones 1968), Dungsia (Chiron & V.P. Castro 2002), Hadrolaelia (Chiron & V.P. Castro 2002), Microlaelia (Chiron & V.P. Castro 2002), Cattleyella (Van Den Berg & M.W. Chase 2004), Schluckebieria (Braem 2004), Chironiella (Braem 2006) e Brasilaelia (Campacci & Gutfreund 2006).

Quelli indicati per primi sono i nuovi nomi proposti, i secondi indicati con l’asterisco i basionimi e per terzi i nomi attualmente accettati:
Cattleya acuensis – Sophronitis acuensis* – Hadrolaelia acuensis;
Cattleya alagoensis – Sophronitis alagoensis*;
Cattleya alaorii – Laelia alaorii* – Sophronitis alaorii, Hadrolaelia alaorii;
Cattleya alaorii f. dietliana Laelia alaorii f. dietliana* – Sophronitis alaorii f. dietliana;
Cattleya alvaroana – Laelia alvaroana* – Sophronitis alvaroana, Hoffmannseggella alvaroana;
Cattleya angereri – Laelia angereri* – Sopronitis angereri, Hoffmannseggella angereri;
Cattleya bicalhoi – Laelia dayana* – Sophronitis dayana, Hadrolaelia dayana (per l’ibrido naturale Rolfe usò già il nome Cattleya x dayana, quindi sarebbe necessario un nuovo nome per trsformare Laelia dayana in Cattleya; il nome onora H.D. Bicalho che pubblicò un dettagliato resoconto sulle differenze di questa specie in relazione con la C. pumila e la C. praestans);
Cattleya blumenscheinii – Laelia blumenscheinii* – Sophronitis blumenscheinii, Hoffanseggella blumenscheinii;
Cattleya bradei – Laelia bradei* – Sophronitis bradei, Hoffannseggella bradei;
Cattleya brevicaulis – Hoffmannseggella brevicaulis* – Sophronitis brevicaulis, Dungsia brevicaulis;
Cattleya brevipedunculata – Sophronitis wittigiana var. brevipedunculata, Hadrolaelia previpedunculata;
Cattleya briegeri – Laelia briegeri* – Sophronitis briegeri, Hoffmannseggella briegeri;
Cattleya caulescens – Laelia caulescens* – Hoffmannseggella caulescens, Sophronitis caulescens;
Cattleya cernua – Sophronitis cernua* – “Cattleya cernua“, Sophronitis pterocarpa (il nome “Cattleya cernua” (Lindley) Beer viene elencato dall’ International Plant Names Index (IPNI), ma un attento esame della pubblicazione originale (Beer 1854) rivela che è un nome non valido. La combinazione è semplicemente un riferimento incrociato del trattamento sotto le Sophronitis, sottintendendo che il nome non fu accettato dall’autore, il quale rese invalida la combinazione presso l’International Code of Botanical Nomenclature (ICBN, McNeill et. al 2006), art. 34.1, punto a): “Il nome non è validamente pubblicato quando non accettato dall’autore nella pubblicazione originaria”. Zappi (1994) propose al comitato IAPT la conservazione della C. violacea (Kunth) Rolfe contrariamente alla “C. violaceaBeer per la stessa ragione che nella “C. cernuaBeer. Il comitato rifiutò questa proposta sulla base che la “C. violaceaBeer era sicuramente non valida e la conservazione non era necessaria (Brummitt 1996). Sophronitis pterocarpa è il nome che è stato applicato ad un presunto taxon distinto dal Paraguay all’ovest Brasile. Sebbene l’esame del tipo rivela essere conspecifico con la C. cernua. L’esemplare tipo fu prelevato anche a Rio De Janeiro dove si trovava solamente la C. cernua. Se il taxon in Paraguay rappresenta una nuova entità tassonomica richiederà un nome differente;
Cattleya cinnabarina – Laelia cinnabarina* – “Cattleya cinnabarina” (non valido), Hoffmannseggella cinnabarina, Sophronitis cinnabarina (la combinazione proposta da Beer (1854) non è valida per la medesima ragione indicata nel commento relativo alla C. cernua. Dunque, una valida combinazione viene qui proposta);
Cattleya coccinea var. rossiterianaSophronitis rossiteriana*;
Cattleya colnagoi – Hoffmannseggella colnagoi* – “Sophronitis colnagoi” (non valido) (quando Baptista e al. (2005) proposero 22 nuove combinazioni (inclusa “Sophronitis colnagoi“) nell’introduzione enunciarono chiaramente:” Malgrado crediamo che il nome usato sia quello corretto, decidemmo di fare nuove combinazioni per alcune di queste specie”. Ciò implica che gli autori non accettarono i nomi che furono loro proposti, che li resero invalidi secondo l’articolo 34.1 dell’ICBN. Per questa ragione le combinazioni in Sophronitis e Prosthechea Knowles & Westc. (che questi autori esplicitamente non accettarono su altri fogli), se negativo le combinazioni proposte su questo foglio devono essere considerate non valideù);

9 pensieri su “Il genere Cattleya, aria di rinnovo?

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    1. Alberto G.

      Scusa non volevo essere dotto! La filosofia della scienza (epistemologia) come vede queste discussioni tassonomiche? Hai qualche riferimento bibliografico in merito?
      Grazie
      Alberto

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      1. Massimo M.

        Al momento non ho trovato in rete alcuna pubblicazione che rapporti la filosofia della scienza alla tassonomia. Magari facendo una ricerca mirata qualcosa salta fuori. Se mi dovesse capitare qualcosa per le mani non esiterò a pubblicarlo.
        Ciao

      1. Massimo

        Accidenti che malloppone, il documento tratta l’argomento in senso lato e farne una traduzione, visto che si tratta di una quarantina di pagine, sarebbe un tantino pesante. Lasciamo agli interessati la possibilità di consultarlo in lingua. Bravo non dev’essere stato semplice scovarlo!
        Ciao

      2. Guido

        Con l’aiuto del traduttore – le mie conoscenze della lingua inglese sono limitatissime – ho cercato di fare una incursione nel link… non sarebbe male se qualche angelo custode riuscisse a postare la traduzione. Trovo molto interessante il pensiero filosofico applicato alla tassonomia dei generi e delle specie.
        Guido

      3. Alberto G.

        L’argomento è molto interessante, anche se come dice l’autore dell’articolo, si tratta unicamente del suo pensiero, ma non vuole convincere nessuno, solo essere compreso. Con un po’ di tempo potrei provare a ‘postarne’ la traduzione.
        Alberto

  2. Alberto G.

    Bel guazzabuglio! Chissà cosa ne penserebbe Linneo! Sai di qualche riferimento epistemologico sulla tassonomia delle piante?
    Ciao
    Alberto

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