Riorganizzando il portamento e ripulendo l’aspetto del mio esemplare di Dendrobium anceps, per portarlo alla prossima mostra di San Donà di Piave, ho pensato bene di dare un’occhiata della documentazione presente su internet, e mi son trovato a rileggere un mio articolo scritto su questo blog in Maggio del 2010.
Questa orchidea non è certamente quella che la gente, guardandola, esclama “bella”. Non ricordo più come è giunta nella mia collezione, certamente tanti anni fa. L’ho coltivata con curiosità, aspettando i fiori perchè il cartellino di identificazione che riportava questi riferimenti – Dendrobium bilobatum – mi lasciava qualche dubbio. E dopo qualche anno i fiori sono arrivati, ed anche la classificazione: Dendrobium anceps.
Bisogna riconoscere che è una pianta molto generosa nella vegetazione, mentre i piccoli fiori color giallo, si perdono fra le ascelle degli steli vegetativi.
Volendo spezzare una lancia in favore di questo Dendrobium, va riconosciuta la sua vocazione ad essere condivisa con gli amici collezionisti perché produce facilmente keiki e nuove vegetazioni dotate di radici: forse è stato così che questa orchidea è giunta nella mia serra.
Dendrobium anceps Sw. 1800 SEZIONE Aporum
Sinonimi:
Aporum anceps (Sw.) Lindl. (1830)
Ditulima anceps (Sw.) Raf. (1838)
Callista anceps (Sw.) Kuntze (1891)
D. anceps, pur essendo un’orchidea interessante è una specie quasi dimenticata nelle descrizioni dei libri di coltivazione, e poco cercata dai collezionisti.
E’ difficile da far fiorire ed i suoi fiori piccoli, quando ci sono, si perdono fra le ascelle delle foglie distiche.
A prima vista la sua morfologia potrebbe trarre in inganno l’osservatore, infatti assomiglia a qualche pianta succulenta o cactacea. Nei suoi luoghi di endemicità, D. anceps è coltivato più come pianta ornamentale che per i suoi fiori, ma al collezionista attento, questa specie sa dare belle soddisfazioni; se qualche venditore la propone non lasciatevela scappare!
Specie endemica in Assam, Bangladesh, Himalaya orientale, Nepal, Bhutan, Sikkim, isole Andamane, Myanamar, Thailandia, Laos, Cambogia, Vietnam e Nicobare. Vive nelle valli tropicali e subtropicali, ad altitudini che oscillano da 200-1.400 metri. E’ un’orchidea epifita di piccole dimensioni con lunghi fusti penduli che portano molte foglie in doppia fila (da cui il nome-anceps), appiatite, carnose, decidue, distiche e ovato-lanceolate. Fiorisce in primavera – estate, su una breve infiorescenza terminale e laterale, con piccoli fiori giallo pallido (meno di 15 millimetri), singoli (ad ogni nodo di foglia), carnosi, profumati (leggero odore di mele cotte) e presenti ovunque lungo lo stelo, ma soprattutto al vertice.
Questa specie richiede un luogo fresco della serra intermedia, riposo asciutto e la cessazione di fertilizzanti nei mesi invernali. Può essere coltivata su supporti di felce arborea o in vaso con composto drenante.
L’insetto impollinatore non è conosciuto, forse una piccola ape a caccia di nettare.