Epidendrum difforme ‘Alberto’ SM/EOC 2006

Foto in evidenza: Epidendrum difforme‘Alberto’SM/EOC – collezione rio Parnasso

Galeotto fu quell’Epidendrum, ricordi e passioni.
Vita in serra… a Dicembre.
Nelle nostre serre amatoriali, i mesi di Novembre – Dicembre, a mio avviso sono i più brutti e nello stesso tempo i più impegnativi.
Le giornate sono fra le più corte dell’anno, e quando va bene, quel sole freddo e basso all’orizzonte non riesce a scaldare più di tanto. Poi di notte e di giorno quando è nuvoloso o c’è nebbia, deve intervenire il riscaldamento artificiale e l’ambiente chiuso favorisce inevitabilmente la formazione di etilene, nemico numero uno dell’invecchiamento precoce dei fiori.

Mamma mia, con questa introduzione è assai difficile trovare motivi per raccontare qualche cosa di piacevole sulle orchidee, ma noi coltivatori amatoriali abbiamo un’infinità di risorse, difficili da spiegare, soprattutto a chi non coltiva.
La mattinata, accarezzata da un pallido sole che non prometteva nulla di buono, ma nello stesso tempo ti consigliava di bagnare, mi convinse di procedere ad una decisa bagnatura/fertilizzazione. Sì perché il riscaldamento artificiale ad aria calda, secca l’ambiente e nonostante tutto lasci pensare che in questo periodo non servano bagnature, le piante soffrono e chiedono acqua. Bene, si dirà, e il fog? Mah, con il fog, ultimamente ci vado piano perché ho notato che contribuisce alla formazione di quella patina di microscopiche alghe sulla pagina superiore delle foglie, che alla fine fa brutto a vedere.

Ed è così che verso le ore 10 del mattino iniziai le operazioni: prima la serretta piccola, una leggera spruzzata con sola acqua e poi bagnatura e fertilizzazione con 10-30-20. Tutto nella norma, molte miniature fiorite e qualche “grande fiore” a ricordarmi che anche loro ci sono.
serra_scorcioSerra grande- scorcio d’inverno.

Poi la serra grande. Ed è lì dentro che inizia lo spettacolo esotico. La vecchia serra è tutto: sottobosco di felci – circa una ventina di specie più o meno grandi, tillandsie, succulente a fare da microcosmo ambientale, piante giganti di orchidee, invecchiate insieme a me, a farla da padrone, miniature poste a tutti i livelli e in tutti gli spazi utili, all’apparenza sistemate per caso, ed invece ognuna al suo posto minuziosamente studiato.

Chi coltiva orchidee sa che le operazioni di bagnatura in una serra stipata all’inverosimile, assomigliano ad una ritualità Sciamana: si scelgono i tempi di permanenza con lo spruzzo sulle piante, si schivano i fiori e le specie che stanno dormendo, intanto con l’occhio si controlla l’insieme della popolazione.
Durante l’itinere, che nel mio caso dura più di un’ora, si parla con le varie orchidee, si scruta la situazione e qua e là si scopre qualche fioritura che ti ricorda eventi e fatti che hanno segnato la storia della tua passione.

epidendrum_difformeEccoli là quei fiori color verde traslucido, già bagnati dalla mia mano improvvida, ma ciò nonostante, anzi proprio per questo, con un fascino aggiuntivo.
Sì è proprio la pianta premiata all’EOC di Padova, alla quale assegnai (prassi tassonomica per personalizzare le orchidee che ricevono premi nelle esposizioni) il nome di cultivar ad onore di un amico e socio di Orchids Club Italia: Epidendrum difforme ‘Alberto’
Questa specie fiorisce nel periodo invernale – da Dicembre a Febbraio – e quindi la si piò considerare un’orchidea Natalizia, ma
per me assume anche altri significati ed ecco che mi soffermo a guardare la pianta, a riflettere e rivivere momenti belli ed importanti. Nella mia mente passa anche qualche flashback triste: amici che non ci sono più ed altri, onorati dalla tassonomia e dal sottoscritto a legare il loro nome alla specie di copertina: Alberto Ghedin al quale dedicai la pianta, lui, più avanti sarà complice, insieme al manipolo di Vistorta, di quella nota e vergognosa “porcata di Alano di Piave” contro di me. Rifletto e penso, ma poi i pensieri scivolano nelle cose belle, proseguo e vado avanti: di ieri teniamo il buono, il domani ci aspetta e possiamo prenderlo tutto.

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