Archivio mensile:Marzo 2019

Tornano le Orchidee a Spercenigo… Giovedì 25 Aprile, just one day

Pubblico ammira le orchidee in mostra a Spercenigo.

Della serie “proprio una bella giornata” Giovedì 25 Aprile 2019, solo per un giorno sarà riproposta l’ormai tradizionale esposizione di orchidee dal tema: Una Mostra Popolare.
Le orchidee, non solo “simbolo elitario”, ma anche supporto culturale per contribuire al mantenimento della scuola materna di un piccolo paese della Marca trevigiana: Spercenigo

Spercenigo è una minuscola frazione del Comune di San Biagio di Callalta, 10 km ad est di Treviso.
L’attivissimo gruppo locale, da anni organizza la festa dei fiori per raccogliere fondi da devolvere alla locale scuola materna. In questa ottica, a cura di Orchids Club Italia, prende forma l’isola delle orchidee e delle piante rare.
Tutti possono portare le proprie orchidee in esposizione, anche nella prima mattinata del 25 Aprile.

Sulle orme di Nero Wolfe 
Il minuscolo paese di Spercenigo è famoso per la genuina ristorazione. Sul finire del 1800 e nella prima metà del ventesimo secolo, le osterie della zona erano l’approdo dei carrettieri in transito verso il Piave, per rifocillarsi con la “trippa mille foglie”. Uno spaccato di vita genuina da rinverdire proprio con l’occasione di questa esposizione di orchidee, con un convivio popolare allo stand gastronomico della festa.
Nero Wolfe si sa, amava le orchidee ed anche la buona cucina, famose sono le sue ricette, fra tutte spicca quella più agognata e rincorsa per tutta la vita: SALSICCE MEZZANOTTE.
Con questa metafora della vita, cogliamo il pretesto per ritrovarci a pranzo insieme.
La mostra apre i battenti Venerdì 25 Aprile, l’inaugurazione è prevista per le ore 11, poi, sulle orme di Nero Wolfe, chi lo desidera potrà abbandonarsi ai piaceri luculliani.

Nella sala dell’esposizione ci sarà lo stand di vendita di Luigi Callini (Orchidee del Lago Maggiore).
Gli appassionati delle orchidee da collezione potranno tuffarsi nell’angolo dei desideri delle orchidee rare in vendita, provenienti dalla collezione rio Parnasso, la più premiata d’Europa.
Vi aspettiamo con o senza le vostre orchidee fiorite. Per il pranzo organizzeremo una tavolata nello stand gastronomico: per prenotazioni chiamare 3495444568.

Programma 
25 Aprile ore 9: apertura mostra.
– ore 11: Caccia all’orchidea perduta. Partendo da un’indicazione iniziale si arriverà a scoprire una strana orchidea del Borneo presente in esposizione, che sarà donata al primo scopritore. Regolamento e condizioni di partecipazione saranno illustrati in loco.
– ore 12: pranzo popolare, prenotazioni 3495444568.
– ore 16: Lectio Magistralis – Orchidee, streghe o fate? A cura di Guido De Vidi.

Brylobium hyacinthoides ex Eria hyacinthoides


Bryobium hyacinthoides – collezione rio Parnasso

Orchidea dalle infiorescenze simili a quelle dei Giacinti, specie già nota come Eria hyacinthoides.

Come tante altre specie, anche questa, inizialmente descritta da Blume nel 1825, come Dendrolirium hyacinthoides ha successivamente cambiato nome di genere ed anche di specie. Le varie collocazioni, ed i relativi cambi di nome possiamo per comodità considerarli come sinonimi della stessa pianta: Dendrolirium ebulbe Blume 1825 – Dendrolirium hyacinthoides Blume 1825 – Eria ebulbis Lindley 1830 – Eria endymion Ridl. 1896 – Pinalia ebulbis (Blume) Kuntze 1891 – Pinalia hyacinthodes (Lindl.) Kuntze 1891.

Carl Ludwig Blume (29 giugno 1789 – 3 febbraio 1862) botanico tedesco/olandese, nella sua vita ha effettuato vasti studi della flora dell’Asia meridionale, specialmente a Java, allora una colonia dei Paesi Bassi).

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Bryobium hyacinthoides (Blume) Y.P.Ng & P.J.Cribb (2005)

Tassonomia
Il nome generico è la combinazione degli epiteti greci (brýon) = muschio e (bios) = vita; il nome specifico è la combinazione del sostantivo greco (hyacinthos) = giacinto e del suffisso (oeidés), da (êidos) = forma, aspetto, con riferimento alla morfologia dell’infiorescenza simile a quella del Giacinto (Hyacinthus orientalis L., 1753).

Descrizione
Recentemente (10 Novembre 2005), questa specie è stata inclusa nel genere Brilobium e speriamo che per un po’ stia lì tranquilla: Bryobium hyacinthoides (Blume) Y.P.Ng & P.J.Cribb in Orchid Rev. 113(1265): 272. 2005
E’ una deliziosa orchidea, fragrante di dimensioni contenute, e bella anche come pianta.
Epifita e/o litofita a sviluppo simpodiale è originaria della penisola Malese, Sumatra e Java. Ama climi freschi e vive ad altitudini che vanno dai 500 ai 1500 metri.
Questa orchidea produce foglie oblunghe, strette e lanceolate, che crescono all’apice di pseudobulbi avvolti da guaine.
Le infiorescenze escono dalle guaine basali, formando steli corti con 30 – 40 fiori bianchi, profumati, con il labello vagamente dipinto di ocra gialla.
Brylobium hyacinthoides fiorisce in primavera estate, ma può capitare che in condizioni di vita ottimale, qualche grosso esemplare sia rifiorente.

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Coltivazione
Bryobium hyacinthoides va coltivato in vaso con substrato di bark misto a torba filamentosa e agriperlite, si consiglia di tenerla nella parte fresca/intermedia e bassa della serra.
Nonostante questa specie sia poco conosciuta e proposta dai venditori, è facilmente coltivabile anche in casa.

Cibo e acqua
Concimare e bagnare durante tutto l’anno, attuando il classico rallentamento di cibo ed acqua nella stagione fredda.

Orchidologia? In Italia c’è chi pensa al futuro

E’ un periodo strano, questo che stiamo vivendo nel mondo orchidofilo italiano, inteso esso, come amatorialità e studio delle orchidee.

Da un lato si vive in un temporaneo stato confusionario: spesso viene meno l’orgoglio di appartenenza ad una associazione, la “tessera” diventa feticcio da collezionare al posto delle orchidee, un sabato si aderisce ad un’associazione ed il sabato dopo si accetta tessera e distintivo di un gruppo per certi versi concorrente. A mio avviso, se si vuol essere super partes, si deve rimanere fuori dall’agone della disputa, ma tant’è, l’opportunismo a volte gioca brutti scherzi.

La libera scelta di stare al di sopra delle parti, nulla toglie alla volontarietà operativa mossa in aiuto dell’associazionismo. Paradossalmente si mantiene la mente libera di guardare avanti, di dire quel che si pensa, esorcizzando il presente e tutto quello che esso contiene di negativo. Questo è potuto avvenire a PordenoneOrchidea, cioè realizzare un sogno, quello di vedere insieme tante associazioni e di progettare con loro il futuro scientifico e ricreativo dell’orchidofilia italiana. Attualmente non appartengo ad alcuna “squadra”, non ho tessere di alcun colore, ma mi sento ugualmente impegnato a contribuire alla crescita di quel mondo che in sintesi rappresenta la mia passione.

Ed è con questo spirito che, con l’assunzione dell’onere organizzativo della 20a edizione di PordenoneOrchidea, accarezzavo anche l’idea di mettere insieme un tavolo di discussione, rivolto alla ricerca delle fattibilità per riportare in Italia l’E.O.C. nei padiglioni fieristici di Pordenone Fiere.

Quel tavolo si è materializzato Domenica 3 Marzo negli uffici della Fiera, fra Presidente, altri dirigenti AIO, Presidente ATAO e Responsabile Marketing Manager della Fiera. All’ordine del giorno la disponibilità dell’ente Fiera ad ospitare l’evento europeo nella prima data disponibile dal calendario già programmato.

La riunione è stata franca e estremamente positiva:

Disponibilità della Fiera a supportare l’iniziativa, mettendo sin d’ora a disposizione il suo apparato organizzativo.

Analisi delle peculiarità logistiche (Aereo, disponibilità ricettive e ubicazione geografica estremamente accattivanti), che rendono la località facilmente raggiungibile dai paesi europei e internazionali.

Impegno alla stesura di un programma di massima AIO da presentare congiuntamente in sede regionale per possibili collaborazioni finanziarie.

Rafforzamento dell’impegno AIO – ATAO al fine di promuovere eventi propedeutici al raggiungimento dell’obiettivo finale che presumibilmente potrà essere collocato nel 2027.

Appuntamento alla prossima edizione di PNOrchidea.

Il progetto è assai ambizioso, ma la crescita dell’interesse per l’orchidofilia, per la vendita e produzione di orchidee in Italia, ci autorizza a pensare in grande. Naturalmente serve unità e raccolta attorno ai soggetti promotori.

EOC Padova 2006, lo stand di Orchids Club Italia