Archivio mensile:Luglio 2005

Orchidee spontanee

Carlo, un amico del Club….assente giustificato all’incontro di Domenica (studio…esame andato in porto), ha inviato questa bella foto scattata agli inizi di luglio sull’Altipiano d’Asiago, che pubblico per la gioia degli amanti delle spontanee.

Epipactis atrorubens (Hoffm.) Besser

= Serapias atrorubens Hoffm.
= Epipactis rubiginosa (Crantz) Gaudin
= Helleborine atropurpurea (Rafin) Schinz et Thel.
= Epipactis atropurpurea Rafin.

NOMI ITALIANI
Elleborine crestata; elleborine violacea; elleborine rosso e nera

ETIMOLOGIA
Epipactis dal greco (Epipaktis) nome con cui si intendeva la pianta del veratro per la somiglianza delle foglie; atrorubens per il colore rosso scuro dei fiori.

PIANTA
Robusta, a fusto cilindrico alto 20-80 cm, fittamente peloso e sfumato di rosso scuro sopratutto nella parte alta dove a volte si presenta leggermente flessuoso.
Foglie presenti su tutto il fusto. Infiorescenza da lassa a ± densa (10-20 fiori), unilaterale e con i fiori inclinati verso il basso. Brattee dell’infiorescenza presenti. Rizoma generalmente orizzontale.

FOGLIE
Ovali lanceolate, di un bel colore verde scuro, sistemate lungo il fusto in modo alterno, amplessicauli, 5-10 x 2-5 cm; le superiori progressivamente più piccole, tutte evidentemente nervate.

FIORI
Profumati, di colore rosso bruno più o meno intenso. Tepali interni ed esterni ovato lanceolati più o meno simili (0,4-0,5 x 0,2-0,3) cm con striature interne più o meno evidenti. Labello 0,5 x 0,5-0,6 cm rosso bruno. Epichilo cuoriforme a margine crespato ed a struttura quasi doppia per la presenza di gibbosità nella parte centrale. Ipochilo concolore in forma di coppetta. Gimnostenio giallo evidente, contrastante con il colore rosso scuro dei tepali. Ovario pubescente, concolore al fiore 0,5-1 cm. Brattee dell’infiorescenza lineari lanceolate, più lunghe dei fiori nella parte inferiore, 1-2 x 0,5 cm, più corte nella parte superiore 0,5-0,8 x 0,2 cm. spesso ricurve.

FIORITURA
Giugno, luglio, agosto.

HABITAT
Al margine dei boschi ed anche dentro, su suolo calcareo ed asciutto.

Le note tecniche della scheda sono liberamente tratte da: www.provincia.asti.it/ edu/agricoltura/orchidee/

Lavori del Club

Resoconto dell’incontro di Luglio

Nella foto a sinistra, l’amico Gianni mentre racconta le sue esperienze di coltivazioe.
Nonostante il periodo decisamente vacanziero, eravamo una quindicina a Pordenone, ospiti della dolcissima Diana e marito.
La mattinata, limpidissima e fresca, faceva da cornice al luogo ameno dell’incontro: il giardino dei signori Baratella.
Ospite d’onore, il nostro amico Gianni, Veneziano di Ulm (Germania) in vacanza a Jesolo. E’ stata una bella occasione per conoscerci e per parlare di orchidee e di programmi futuri del Club.
Presto il Club si doterà di uno statuto democratico e di un regolamento operativo, che consentiranno agli aderenti di organizzarsi anche in piccoli gruppi operativi locali.
Nel mese di settembre, il Club sarà presente in due mostre di orchidee (usciranno i programmi specifici) e per i prossimi incontri c’è già la disponibilità di Graziano Grando di Concordia Saggitaria, che ci presenterà la sua serra a pieno regime e di Alberto Ghedin di Villorba Treviso, per l’inaugurazione della sua nuova serra.
In occasione della mostra EOC 2006 di Padova, ll Club chiederà l’iscrizione per partecipare con un proprio stand espositivo, dove verrà allestita una particolarissima coreografia.
Come di consuetudine, l’incontro è stato anche motivo di parentesi luculliana con specialità preparate da Diana ed altre giunte insieme ai partecipanti.
Verso le 2 del pomeriggio, saluti e baci ed appuntamento a settembre: Agosto Club mio non ti conosco.
Da parte di tutti, grazie a Diana per l’ospitalità.

Appunti fragranti

Ryncholaelia digbyana: fragranza e fascino.
Il quartier generale dei rinvasi è posto all’aperto nello spazio antistante la serra a ridosso della parete lato nord della mia abitazione. Seppur ombreggiato con le arelle, l’ambiente di lavoro risente del clima estivo e verso sera la stanchezza prende il posto del piacevole intreccio con le piante in “tagliando”.
Era tardi ieri sera, quasi le ore 9, quando entrando in serra per le sistemazioni finali fui attirato da un piacevolissimo profumo di agrumi. Una fragranza che non ti lascia indifferente, che ti obbliga a cercare la provenienza….ed ecco che alto, sopra la mia testa, scopro degli pseudobulbi legati al montante di ferro zincato, senza alcun supporto….come sì suol dire, a radice nuda: sono gli pseudobulbi della Rhyncholaelia digbyana, bei turgidi, lievemente colorati di rosso carminio quasi violasti con le brattee pronte a mostrare i fiori color verde-crema ed in una soltanto, il fiore è gia aperto. Il dolce profumo d’agrumi che si propaga dentro e fuori la serra, proviene da quel fiore ed allora cerco di imprigionarlo nella mia digitale per donarvelo, è gia buio e devo usare il flash.

Collezione Guido De Vidi-Diritti riservati.
Rhyncholaelia digbyana (Lindl.) Schltr.

Il nome di questa specie è stato dato in onore di Digby, collezionista Inglese del diciottesimo secolo.

Questa orchidea molto popolare, per diversi anni è stata chiamata Brassavola digbyana e con questo nome “B” è stata usata per moltissimi incroci con Cattleya e Laelia (Brassocattleya e Brassolaeliacattleya). Penso che in futuro si dovrà cambiare la nomenclatura d’uso consolidato, ad esempio Blc dovrà diventare Rlc… chissà chi riuscirà ad imporre il cambio di centinaia di nomi ormai registrati. I grandi fiori (10-12 cm)color verde-crema hanno il labello molto frangiato, caratteristica che è trasmessa anche nelle ibridazioni.

Rhyncholaelia digbyana è originaria del Messico, Costa Rica, Belize, Guatemala, Honduras ed il profumo notturno dei suoi fiori attira impollinatori notturni, probabilmente farfalle.
In natura, quest’orchidea epifita vive in spazi molto luminosi e ventilati dove sono possibili periodi di siccità.. qualche esemplare di R. digbyana prova a vivere anche sui cactus.
In coltivazione, possiamo tenere la nostra R. digbyana in ambiente da serra intermedia, basta avere l’accortezza di collocarla nella parte più luminosa e concedere dei periodi d’asciugatura fra le bagnature.

Per agevolare l’asciugatura delle radici, conviene sistemare la R. digbyana su zattere oppure addirittura appesa a radice nuda.

Le bagnature vanno ridotte lievemente, quando gli pseudobulbi sono maturi. La fertilizzazione equilibrata può essere praticata durante tutto l’anno.

PS) Questo testo era pronto gia ieri sera, ma al momento della sua stesura sul blog mi sono imbattuto nell’ articolone di un “orchidologo” di quelli che ti guardano dall’alto al basso, di quelli che,…per coltivare bene, e scrivere di orchidee, bisogna avere qualche laurea ed essere supportati da comitati scientifici, di quelli che…non mostrano le loro piante e davanti a sì tanta sapienza ho battuto ritirata.
Questa sera il profumo della mia R. digbyana è ricomparso più intenso di ieri, perdonatemi, non posso negarvelo.

Vita del Club delle orchidee

Incontro degli aderenti al Club Orchidee a Pordenone il 24/07 ore 10.
Tutti possono partecipare alla vita del Club. Non sono richieste quote d’iscrizione, basta dare i propri dati anagrafici e/o e-mail anche durante le riunioni programmate.

Cari amici orchidofili,
stiamo organizzando il prossimo incontro dell’associazione Orchidee per il 24 luglio, che ne dite?
La sede questa volta sarà la casa della signora Diana Baratella a Pordenone. La signora, che abbiamo avuto il piacere di conoscere a casa di Guido a fine maggio, si è infatti resa disponibile per ospitare una riunione del club. Speriamo che Pordenone inoltre possa essere un luogo abbastanza comodo per tutti: per chi viene dal nord e per chi viene dal sud.

MAPPA PER ARRIVARE SICURI
L’appuntamento è per le ore 10 e si presume di chiudere i lavori alle ore 12 con un meritato brindisi e non solo.
All’ordine del giorno ci saranno i seguenti argomenti:
-stesura dello statuto del club;
-visione del filmato intitolato “La finestra di Gianni” riguardante la tecnica e i risultati di un fantasioso collezionista di orchidee veneziano trapiantato in Germania;
-organizzazione della gita sociale del Club prevista per metà settembre all’esposizione di orchidee che si terrà a Villa Giulia sul Lago Maggiore.

Inoltre il nostro Guido De Vidi e Gianni.de in persona saranno a disposizione di chi vorrà chiedere consigli e delucidazioni su come agire al meglio nella coltivazione delle orchidee ed eseguiranno interventi anche direttamente sulle vostre piante.
Per i più esperti saranno a disposizione vari pseudobulbi, frutto dei rinvasi eseguiti da Guido nella serra di Pero.

Per quanto riguarda il “rancio” vi preghiamo di portare ognuno qualcosa, cibo o bevande, in modo tale che l’ospitalità non gravi tutta sulla padrona di casa.

Speriamo di incontrarvi numerosi come all’ultima piacevolissima riunione!!
A presto.
Ste&Pat

Oggi, nella mia serra.

Dal safari fotografico odierno: fiori piccolissimi, un gioiello miniatura e l’orchidea ragno.

Collezione Guido De Vidi -Diritti riservati
Smitinandia micrantha (Lindl.) Holttum 1969.

Sinonimi: Ascocentrum micranthum (Lindl.) Holttum 1947 – Cleisostoma micranthum (Lindl.) King & Prantl 1898 – Cleisostoma poilanei Gagnep. 1932 – Cleisostoma tixieri Guillaumin 1960 – Gastrochilus parviflorus (Lindl.) Kuntze 1891 – Pomatocalpa poilanei (Gagnep.) T. Tang & F.T. Wang 1951 – Saccolabium fissum Ridl. 1896 – Saccolabium micranthum Lindl. 1828 – Uncifera albiflora Guillaumin 1930
Pianta epifita originaria dell’Himalaia e del Borneo.
Questa orchidea a sviluppo monopodiale produce uno stelo pendulo sul quale si aprono progressivamente molti fiori di piccolissima dimensione ( meno di un centimetro) di colore porpora pallido.
La Smitinandia micrantha fiorisce in primavera e rimane fiorita per tutta la stagione estiva, può essere coltivata sia in vaso con substrato di bark che su zattera e per vivere bene richiede clima da serra intermedia, buona umidità, luce filtrata e fertilizzazioni costanti durante tutto l’arco dell’anno.

Collezione Guido De Vidi – Diritti riservati
Masdevallia schlimii Linden ex Lindl. 1846.
Il nome di questa specie è stato dato in onore del raccoglitore Belga Schlim (1800).
Sinonimi: Masdevallia polyantha Lindley 1846- Masdevallia schlimii var. polyantha (Lindl.) Woolw. 1896
Questa orchidea è una bellissima miniatura epifita/litofita Colombiana e Venezuelana.
Come la gran parte delle masdevallia, questa specie richiede clima fresco (in natura vive oltre i 2000 metri d’altitudine) ventilato e tanta luce.
Va coltivata in piccoli vasi con bark miscelato a sfagno e agriperlite. Il composto va tenuto sempre umido e fertilizzato moderatamente.

Collezione Guido De Vidi – Diritti riservati
Arachnis flos-aeris (L.) Rchb. f. 1886
Il nome di questa specie significa fiori dell’aria proprio per la loro spaziatura lungo lo stelo fiorale.
E’ un’orchidea epifita a sviluppo monopodiale, rampicante e di grandi dimensioni (può raggiungere 2–3 metri di lunghezza prima di fiorire), richiede tantissima luce e temperature da serra intermedia.

Arachnis flos-aerisè la specie tipo delle 20 di cui è composto il genereArachnis Blume 1825
Origine del nome: aracne (dal greco “ragno”) descrive perfettamente lo stile dei fiori di questo genere originario della
Birmania, Tailandia, Malesia, l’Indonesia e Nuova Guinea.