Archivio mensile:Settembre 2006

Quiz della sera

Imparare giocando


Divertiamoci con la ricerca: oltre alle risposte saranno utili anche vostre note scientifiche, che a gioco fatto serviranno per la stesura della scheda.

Domande:

Nome di genere e specie, chi ha scoperto queste orchidee e quando sono state registrate.

Quale delle due è la varietà brachiata e perchè.

Perchè del nome di genere e di specie.

Buon divertimento

Le orchidee nelle foto sono della collezione Guido De Vidi- diritti riservati

Laelie rupicole… eterno dilemma

Ciclicamente si parla di miniature ed ogni qual volta questo accade è quasi impossibile che le Laelie rupicole non vengano tirate in ballo.
C’è chi sconsiglia vivamente la loro coltivazione a chi non sia in possesso di una serra, altri ne sconsigliano vivamente la coltivazione a priori ed altri invece le reputano non più difficili di altre.
Navigando in rete ho trovato e tradotto un articolo che forse alcuni già conoscono e che in sostanza è una sintesi di esperienze di coltivazione e articoli apparsi sui bollettini dell’AOS.
L’articolo non sarà forse molto scorrevole da leggere ma la cosa è un po’ voluta al fine di essere il più possibile rispettosa del testo originale.

Eccovi l’articolo:

La coltura delle Laelie rupicole

Se chiedete a qualche coltivatore come coltivare le Laelie rupicole del Brasile, siete sicuri di ascoltare storie di fallimenti. E’ ironico, perché, comparata alle altre miniature quali le pleurothallidi, queste ultime sono notevolmente più difficili. La loro dimensione salva spazio ed il loro fiori coloriti le rendono degne di essere coltivate. Come per la coltivazione delle altre orchidee, è facile quando si sa quello di cui la pianta ha bisogno. Anche se la sperimentazione può essere richiesta in base alle vostre condizioni di coltivazione, è d’aiuto avere un punto di partenza.

Il requisito culturale più comune che vi sentirete dire per quanto riguarda queste Laelie è, “ha bisogno di abbondanza di luce per fiorire. Si svilupperanno bene nelle condizioni normali delle Cattleye, ma potreste non vedere mai un fiore”. Questo mito è probabilmente dovuto all’ambiente duro in cui si sviluppano in natura; spesso sugli affioramenti rocciosi in pieno sole con nient’altro che le erbe e detriti a proteggere le piante e di notte foschia come fonte principale di umidità.

Luce Stiamo provando a dare alle nostre orchidee la migliore coltura e, come con altri generi, non è sempre necessario (o consigliabile) duplicare la natura. Nel bollettino del AOS del maggio 1990, James Nickou ha segnalato, “ho trovato che (Laelie rupicole) fioriranno con i livelli di luminosità sufficienti per la maggior parte degli ibridi standard di Cattleya. Se coltivate in pieno sole potrebbero anche morire.” Continua dicendo che i coltivatori sotto luce artificiale dovrebbero disporle vicino ai tubi per la massima esposizione . So di coltivatori attendibili che fanno fiorire queste specie nel nuvoloso Oregon. In Florida del sud, le appendiamo in luogo alto e luminoso ma non al sole diretto e non ricevono tutto il giorno luce intensa. Si sviluppano vigorose e fioriscono puntualmente malgrado lo svantaggio di avere alte temperature di notte. Queste orchidee vengono dalle zone montagnose e traggono beneficio da un calo della temperatura nella notte.
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Vita del Club

Orchidee in mostra al Meeting Nazionale dell’A.I.P.C.

Nello spirito dell’ormai consolidata collaborazione con Associazioni di altre famiglie botaniche, Orchids Club Italia sarà presente al Meeting Nazionale dell’A.I.P.C. Ecco il programma della manifestazione.

Abbazia di Carceri – 30 settembre – 1 ottobre 2006

IX Meeting Nazionale Associazione Italiana Piante Carnivore
Con il patrocinio e la collaborazione di:
Provincia di Padova
Comune di Carceri

SABATO 30 SETTEMBRE:
ore 10:00 APERTURA MEETING accoglienza soci
Mostra Olimpiade Carnivora e mostra/scambio tra soci
Mostra lavori concorso “Mipiaceperchè”
ore 13:00 pranzo presso l’Abbazia con servizio catering
a ore 15:00 apertura mostra-scambio piante
ore 16:00 CONFERENZA SULLE PIANTE CARNIVORE
ore 21:00 cena presso ristorante in zona incontri.

DOMENICA 1 OTTOBRE:
ore 10:00 APERTURA
stand mostra-scambio, mostra Olimpiade Carnivora
ore 11:30 assemblea annuale dei Soci
ore 12:00 apertura votazioni Olimpiade Carnivora
ore 13:00 pranzo presso Abbazia con servizio catering
ore 14:30 Asta “carnivora” ed a seguire premiazioni Olimpiade e concorso letterario “Mipiaceperché”
ore 16:00 chiacchierata informale con ospite straniero su viaggi ed esplorazioni alla ricerca delle piante carnivore in natura
ore 17:30 chiusura manifestazione

Durante la manifestazione, come sempre saranno a disposizione dei soci la segreteria, la Banca
semi e materiali, il servizio Biblioteca e arretrati.

Graditi ospiti saranno associazioni di collezionisti di altre famiglie botaniche che esporranno le
loro beniamine per una cornice verde che arricchirà la manifestazione di ulteriori incontri.

E’ obbligatoria la prenotazione per i servizi pranzi – cene – pernottamento organizzati da AIPC
Per informazioni contattare: meeting@aipcnet.it – www.aipcnet.it
LA MANIFESTAZIONE E’ APERTA A TUTTI

Orchids Club Italia sarà presente con uno stand espositivo e con Portobello Autunno : scambi ed acquisti di orchidee da collezione.
Sono previsti anche degli incontri con il pubblico per conoscere il fantastico mondo delle orchidee e scoprire tutto quello che unisce la Famiglia delle Orchidaceae al mondo delle Piante Carnivore.
Gli orchidofili ed i soci di Orchids Club Italia sono invitati a presenziare questo importante appuntamento con la natura, senza dimenticarsi di portare le loro piante fiorite in esposizione.

Per informazioni e prenotazioni: spazio commenti di questo post oppure info@orchids.it

Orchidee sui tronchetti, sì o no?

Meglio dimostrarlo con le proprie esperienze.

Il desiderio di far vivere le nostre orchidee su tronchetti di legno per simulare l’ambiente naturale dove loro vivono, pone sempre il quesito: che legno scegliere?

Le caratteristiche principali devono essere: durata nel tempo e ruvidezza della superficie dove le orchidee attaccano le loro radici.
Non meno importanza riveste anche lo stato di salute del legno da usare e pertanto bisogna porre attenzione che non sia portatore di funghi, insetti, batteri e virus (quest’ultimi possono essere presenti solamente alla presenza di legno ancora vitale).
Per esempio la corteccia di sughero è ideale (pesa poco è molto ruvida e dura molto), ma se è aggredita dai tarli del legno o da altri parassiti non è consigliabile usarla.
Stesso discorso vale per i tronchi delle viti, ottimi se sono sani, ma assai deleteri se provenienti da vitigni malati. Non tutte le orchidee prosperano bene su tronchetti di legno, molte specie preferiscono appoggi vaporosi e penetranti (xaxim ed altre fibre) ed in certi casi conviene frapporre dello sfagno fra le radici ed il supporto legnoso.
Le orchidee collocate su zattere, richiedono ambienti con umidità controllabile (serra), nelle coltivazioni casalinghe, le zattere non sono consigliabili.
In tanti anni di coltivazione ho sperimentato diversi tipi di supporto per le orchidee, quercia, sughero, vite, olmo, fibre e materiali sintetici inerti. Tutti si deteriorano ed ognuno mostra i propri limiti, pertanto ho deciso di usare materiali di facile reperibilità, cercando di cogliere le peculiarità di ogni tipo.
Il buon sughero dalle mie parti è materiale raro, mentre la robina è praticamente infestante e di facile reperimento.
Da qualche anno, escluse le orchidee da far crescere su supporti di fibra, uso prevalentemente tronchetti e zattere ricavate da acacie o robine, sia di grossa stazza e quindi con corteccia molto ruvida ed anche piccoli tronchetti rotondeggianti ricavati dai rami.
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Cattleya Pão de Açúcar

Il colpaccio di Alberto

Eravamo assieme quella volta, allo stand venezuelano, quando Alberto mi chiese informazioni su questa Cattleya.
Istintivamente gli risposi “prendila sarà sicuramente interessante”, chissà per quale motivo il venditore mi ispirava: io acquistai due specie (già fiorite da me) e lui questa deliziosissima miniatura.

Scusa Alberto, ma non ho resistito a “rubarti” la foto … solamente per condividere la tua gioia: bella, molto bella!

Per la descrizione ed altre notizie ecco il link di Orchidcoltura