Archivio mensile:Marzo 2007

8 Marzo si dice Donna!

Sana tiratina d’orecchie ed una lancia spezzata in favore dell’altra metà del cielo!

Questa bella Cattleya è dedicata a tutte le donne del mondo

….”Birbanti, tutti, gli ometti del Club.
Nessuno che si sia ricordato di fare gli auguri alle ns. donne nel giorno a loro dedicato !!!!!!!!
Beh, se ci perdonano in toto, li faccio io anche se con grave ritardo.
E’ vero che passato il santo , passata la festa… però fate uno sforzo e regalateci un sorriso (bello come una orchid) in segno
di accettazione.”

Con grande simpatia.
Vincenzo.

Orchids.it quota 100.000

Domenica prossima questo blog toccherà il traguardo dei 100.000 visitatori

Giusto 3 anni fa di questi giorni, nasceva ufficialmente www.orchids.it , un blog spartano, con la vocazione di raccontare tutto quello che sta attorno (piacevole e spiacevole) al magico mondo delle orchidee.

Strada facendo abbiamo incontrato tante amiche ed amici,…e di tanto in tanto, qualche astiosa e malcelata gelosia…è la vita!

Seppur snobbato e tacitato “dall’intellighenzia orchidofila nazionale”, questo blog è l’approdo giornaliero e fonte viva di informazioni, per moltissimi appassionati delle orchidee,…italiani e non solo: molti blog e siti orchidofili internazionali sono linkati a noi.

Abbiamo dato un’occhiata alle statistiche e ad oggi siamo attorno alle 99.580 visite…mediamente registriamo 300-400 visite giornaliere e pertanto Domenica prossima oltrepasseremo sicuramente le 100.000!

Noi siamo molto felici di questo traguardo e vi stringiamo tutti 100.000 in un grande abbraccio

Nota: le rilevazioni statistiche sono iniziate il 18 Novembre 2005…

Orchidmania: storie, miti e misteri.

Sensuali e misteriose come i luoghi della loro provenienza
Storie fantasiose, passioni sfrenate, un amore febbrile, una vera e propria mania; per gran parte dell’Ottocento il vecchio continente e sopratutto l’Inghilterra, vennero travolti da un’ammirazione incontenibile per le orchidee esotiche.
Irresistibli oggetti del desiderio arrivati da ogni parte dei nuovi mondi, nei giardini e negli orti botanici europei nella seconda metà del Settecento, circondati da un alone di mistero trasformatosi in entusiasmo sfrenato di gran lunga superiore a quello suscitato un paio di secoli prima dalla “tulipano-mania”.

Fiori sensuali
Nella foto a sinistra possiamo ammirare l’Angraecum magdalenae Schltr. & H. Perrier. (1925)

In quel periodo, le orchidee tropicali sembravano fatte apposta per rispondere alla mania esotica dell’Inghilterra Vittoriana. Fiori sensuali, strani, spettacolari, grandi come mai se n’ erano visti in precedenza oppure minuscoli come preziose miniature, accesero l’immaginario della società più opulenta dell’epoca.
Le inedite fragranze dei fiori delle orchidee esotiche, estasiavano le nobildonne che nelle occasioni mondane, non esitavano ad esibire le rarità appena giunte dalle colonie.

Piante misteriose

Ad eccitare la fantasia si aggiungevano le radici delle specie epifite, che invece di nascondersi nella profondità della terra pendevano sospese nell’aria come per incanto, e poi quelle bacche piene di una misteriosa polvere impalpabile: la scoperta, in seguito, che si trattava solo di una miriade di minuscoli semi non cambiò di molto l’impressione originaria, visto che per molto tempo non si riuscì assolutamente a farli germinare.

In più, le orchidee arrivavano da luoghi dei quali si conoscevano a stento i nomi e le coordinate geografiche, un mondo che per l’Europa era ancora in gran parte da scoprire: vivevano nel cuore di giungle tropicali popolate da animali feroci, percorse da rumori sinistri, e molti erano anche fermamente convinti dell’esistenza, in quegli angoli remotissimi, di piante capaci di divorare esseri umani.
Circolavano con insistenza voci inquietanti che riferivano addirittura la presenza di orchidee carnivore: una credenza rafforzata dalla vendita, a un’asta londinese, di un Dendrobium abbarbicato a un teschio umano, una bizzarria scovata da un cacciatore di piante in una zona impervia della Nuova Guinea.

All’epoca, le orchidee esotiche se le potevano permettere soltanto gli aristocratici, nelle loro costosissime serre

All’inizio dell’Ottocento le orchidee esotiche si potevano trovare negli orti botanici oppure nelle lussuose residenze di qualche aristocratico che poteva permettersi giardinieri e serre costosissime, come ad esempio William George Spencer Cavendish, sesto duca del Devonshire, che per soddisfare una passione nata davanti a un esemplare di Oncidium papilio esposto in una mostra londinese, spedì nell’Assam, John Gibson, famoso cacciatore di orchidee dell’epoca.
Questi, risalendo il corso del Brahmaputra e dei suoi affluenti, riuscì a trovare un centinaio di specie che poi spedì nella nebbiosa residenza del duca a Chatsworth, per essere custodite nella fantastica serra costruita dal capogiardiniere, Joseph Paxton.
Un paradiso tropicale che suscitò l’ammirazione di tutti, perfino della regina Vittoria e del principe Alberto, che in una gelida serata invernale del 1843 lo visitarono in carrozza scoperta e alla luce di ben 12.000 lampade predisposte proprio per l’occasione.

Papilionanthe teres

L’orchidea farfalla originaria del sud est asiatico, carica di fascino e di storia

Collezione Guido De Vidi – diritti riservati

Papilionanthe teres (Roxb.) Schltr., Orchis 9: 78 (1915).

Papilionanthe teres è endemica in Nepal, Nord est dell’India, Bhutan, Miamar, Tailandia, Cina del sud, Indocina.
William Roxburgh la descrive per la prima volta in Flora Indica (1820-24) e nel 1832 la registra con il nome di Dendrobium teres.
Nel 1833 John Lindley la registra con il nome di Vanda teres.
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A Pordenoneorchidea 2007 la vita è bella…e con Orchids Club Italia ancor di più

“Pordenoneorchidea” 2007, oltre le più rosee aspettative.

Anche quest’anno il Villaggio di Primavera (anche fuori si respirano le prime avvisaglie della primavera, ormai alle porte) è decollato molto bene: una vera marea di visitatori e grande ammirazione per l’esposizione orchidofila curata dai soci di Orchids Club Italia.

Vista d’insieme meravigliosa e piacevolissima armonia dell’isola amatoriale, composta da Orchids Club Italia, Associazione Italiana Piante Carnivore e la casa delle sete dipinte di Patrizia Cigaina.

Madrina dell’esposizione, la veterana di “Pordenoneorchidea”: Slc Jewel Box ‘Dark Waters’ (foto sopra), già vincitrice di una passata edizione e lanciatissima per riconquistare il titolo di “la più bella sei tu 2007.

Nella foto a sinistra si può ammirare uno dei 10 steli della Vanda lilacina var. coerulea esposta a Pordenoneorchidea. Moltissime le specie rare esposte, di oltre 10 collezionisti del Club (vedi anche il sito di Alberto).

Tantissimi complimenti per la qualità indiscussa dell’esposizione, sicuramente da annoverare fra le più qualificate esposizioni amatoriali italiane.

La mostra dura fino a Domenica 11 Marzo ed “Orchids Club Italia” vi aspetta numerosi al Villaggio.

Attendiamo anche le prenotazioni per il pranzo con Nero Wolfe, in programma Domenica prossima.

Vi piace questa edizione? …Dite pure la vostra opinione!