Alle 16 e 30 di sabato 7 aprile tutto è pronto per l’avvio, l’atmosfera è quella delle grandi occasioni ed il pubblico anche.
Inizia bene quel viaggio ideale fra le orchidee, che noi, con un pizzico di ambizione abbiamo voluto titolare: “Dal parco dello Storga al Machu Picchu”
Il primo piano della Renanthera matutina [Blume] Lindley 1833 (foto Daniel De Vidi) da il benvenuto ai primi visitatori di questa bella mostra di orchidee esotiche, organizzata dal nostro Club.
Un centinaio di specie botaniche ed ibridi straordinari, sono usciti dalle collezioni dei soci di Orchids Club Italia, per farsi ammirare nella Marca Trevigiana in questo fine settimana di Pasqua.
“ore 23 del 10 Aprile 2007: il post è finito, leggetelo e commentatelo.
(foto Vincenzo Ghirardi)
Molte le autorità presenti all’inaugurazione, l’arco consigliare Provinciale ben rappresentato e piacevole sorpresa, presenziava anche il Sindaco di Villorba, Liviana Scattolon, grande appassionata di orchidee (foto a sinistra durante il suo saluto iniziale, visibilmente partecipe ed entusiasta).
(le 2 foto a sinistra sono di Vincenzo Ghirardi)
Sin dalle prime battute si nota un’inaspettato interesse per la manifestazione.
Numerosi i visitatori di questo primo scampolo dell’ evento e sala conferenze piena di partecipanti alla conversazione sulle orchidee spontanee del Sile e dello Storga, magistralmente condotta dagli amici del Club: Gabriella Muraro e Carlo Ivano De Marchi.
La conversazione, molto seguita dagli appassionati presenti, ha sapientemente evitato di impantanarsi in terminologie cattedratiche ed ha altresì assunto le sembianze di un viaggio ideale nei territori della Marca Trevigiana, alla scoperta delle varie specie di orchidee spontanee ancora presenti.
Carlo Ivano ha fatto notare anche i pericoli di estinzione (in qualche caso già in essere) dovuti all’inurbamento nei suoi molteplici aspetti: edificazioni, coltivazioni e calpestio delle stazioni di orchidee esistenti nelle zone paludose delle sorgenti del Sile e dello Storga.
La mostra
Vista d’insieme di un lato dell’esposizione (foto Daniel De Vidi).
La via dei Paphiopedilum e delle terricole (foto Alberto Ghedin).
Come potete notare, per l’allestimento della mostra sono stati utilizzati vari carri esposti al Museo Etnografico e testimoni di un’epoca andata in cui il lavoro contadino era duro ed umile: niente male come rivalutazione!
A tal proposito, merita veramente una visita al Museo.
Una piacevole utopia
foto Alberto Ghedin L’utopia di organizzare le mostre di orchidee “per mostrare” e di farlo da protagonisti, con Orchids Club Italia si materializza e diventa realtà.
Noi pensiamo che gli obiettivi a cui devono far capo le associazioni orchidofile amatoriali, siano soprattutto divulgativi del collezionismo, della conoscenza e non di mero supporto al mercato.
Realizzarli non è sempre facile, ma visti i nostri risultati, vale sicuramente la pena di provarci.
Il mercato delle orchidee, nelle sue due faccie (commerciale e collezione) è sicuramente utile, anzi indispensabile per la crescita del collezionismo stesso, ma non deve occupare i suoi spazi e soprattutto non lo deve usare.
Lavoro di gruppo
foto Vincenzo Ghirardi
Nel solco di quanto scritto sopra, l’evento orchidofilo di Treviso è una manifestazione da manuale: tre giorni di esposizione pura, di spettacolo, di ricreazione e di divulgazione a 360 gradi, compresa la non facile impresa di presentare in un unico contenitore, il collezionismo delle specie esotiche e le problematiche delle orchidee spontanee: il tutto senza l’ausilio di contributi economici Istituzionali, senza il richiamo dei venditori e senza scomodare nomi altisonanti dell’orchidologia italiana.
L’evento è nato da una felice intuizione dell’amico Alberto Ghedin e si è materializzato per merito dell’impegno spontaneo di tante appassionate ed appassionati, protagonisti della vitalità del nostro Club e per la generosa collaborazione del Gruppo Folcloristico Trevigiano, associazione che ci ospita nella sede del Museo dove ha luogo la manifestazione.
Come potete vedere, si può!
Carissimo Guido e carissimi orchidofili,
se lo spettacolo delle orchidee ci ha illuminato le vacanze pasquali, altrettanto la bellezza dell’ambiente in cui e’ stata allestita la mostra.
Complimenti Guido non potevi scegliere posto migliore.
Inoltre il servizio di Rai3 ha sicuramente incollato migliaia di telespettatori, ma soprattutto ha dato la giusta dimensione del valore espositivo.
Saluti a tutti gli orchidofili e alla prossima meravigliosa esposizione.
Mason Giancarlo e Betty
Grazie a tutti per i complimenti, Elisa il 25 c’è la mostra a S. Donà di Piave e poi tutti a casa di Graziano a festeggiare…mi raccomando non mancare.
In merito all’annuncio riportato è veramente sconcertante immaginare 60000 persone su e giù per il parco a “reperire” orchidee spontanee, ma lungi da me polemizzare, ogn’uno si assume le responsabilità di quel che fa e di quello che scrive: le spontanee hanno tanti nemici ed il più pericoloso è proprio l’uomo.
Nelle conversazioni sulle orchidee spontanee, organizzate nella mostra di Treviso, sono stati evidenziati due aspetti, che spesso sfuggono dall’elenco delle insidie per le orchidee spontane dei nostri territori:
1) – l’antropizzazione ed il calpestio eccessivo dei luoghi.
2) – la commercializzazione attraverso la germinazione in laboratorio, anche di orchidee spontaneee dei nostri luoghi, perchè giustifica il possesso, filosofia pericolosa se applicata anche alle nostre spontanee terricole.
Sappiamo benissimo proprio noi collezionisti, quanto è forte il continuo desiderio di possedere nuove specie nelle collezioni.
Dopo aver commesso anch’io i miei peccati, ho definitivamente deciso di separare drasticamente, collezionismo canonico da studio e conoscenza delle spontanee, con un imperativo assoluto: lasciarle dove sono e disturbarle il meno possibile.
L’assoluto divieto di raccolta di specie protette dovrebbe essere un sentimento generalizzato da coltivare sin dai primi anni di scolarizzazione.
Speriamo bene.
Guido
Complimenti!
Anche questa manifestazione mi sembra sia riuscita benissimo e si aggiunge a uno dei molti successi di Orchids Club Italia. Putroppo non c’ero…ma fa molto piacere constatare che sia andato tutto così bene. Fa inorgoglire anche me! Bravi e…grazie per il tempo dedicato all’evento, che non dev’essere stato poco!
Ciao a tutti
Elisa
sono molto allarmato da un avviso sconcertante e pericoloso per le nostre orchidee spontanee, letto nel Portale della cultura del Lazio – dettaglio evento:
“….anche per questa ragione l’evento monteporziano non si limita a richiamare solo “gli addetti ai lavori”, ma, secondo
stime della protezione civile, porta nella cittadina dei Castelli Romani un movimento di circa 60 mila persone nei tre
giorni di manifestazione, attirate dalla presenza di pregiate rarità botaniche, ma anche dalle orchidee spontanee
reperibili proprio nel Parco dei Castelli Romani….”
se le istituzioni danno questi esempi, Dio salvi le spontanee!
Molte grazie Guido per aver citato il mio nome accanto alle foto che
hai allegato al post, ciò mi onora oltremodo. In realtà, tanto per far
capire agli amici del blog la portata di questo evento, gli scatti sono
stati ben 192 e forse qualcuno in più sarebbe stato necessario.
Voglio dire che, vista la quantità ma, sopratutto, la qualità del
“materiale” esposto oltre ai personaggi intervenuti, ho avuto qualche difficoltà a riporre la macchina fotografica. Spero proprio che questa
sia la prima di una lunga serie di iniziative in collaborazione con la
direzione del parco dello Storga dedicate solo alla passione per le
nostre maliarde e per quelle spontanee ‘nostrane’ degne di grande
rispetto e considerazione.
Cordialmente, Vincenzo.
Veramente tanti complimenti! La mostra era meravigliosa e la festa di contorno anche (per non parlare dei luoghi, che rimangono fra i più belli ed ordinati della ns. meravigliosa Italia). Sono rimasta stupefatta dalla quantità di varietà esposte e dalla gentilezza e competenza di chi ha spiegato vita e sopravvivenza delle orchidee.
Grazie molte anche perchè non è facile organizzare una manifestazione così bella, soprattutto non commerciale come invece usa adesso.
Tanti saluti da Roma. Donatella.