Ieri mattina di buon’ora, io ed il mitico Giovanni, siamo partiti alla volta del Monte Grappa decisi di portare a casa qualche fotografia di orchidee spontanee che ancora non facevano parte del nostro bagaglio conoscitivo.
L’occhio ormai si sta affinando e l’individuazione degli areali che potrebbero portare a delle scoperte interessanti diventa via via meno complicata, così dopo una prima tappa infruttuosa (ma solo per il ritrovamento delle orchidee, altrettanto non si può certo dire per la flora spontanea) su uno dei tanti tornanti che portano verso la sommità della montagna, facciamo una seconda tappa in località Monte Pallone e dopo alcuni passi cominciamo a scorgere le prime “vittime” delle nostre attenzioni.
L’occhio si posa immediatamente su un gruppetto di Gymnadenia conopsea davvero belle per forma e dimensioni
Foto Massimo Morandin – diritti riservati
Allungo lo sguardo e appena più in la vedo un fiore a forma sferica e subito esclamo a Giovanni: “Bingo!!! Una Traunsteinera globosa!!”
Poco più in la un’altra e un’altra ancora…allora scatta la caccia all’esemplare da fotografia.
Tutt’attorno mescolate con le Gymnadenia conopsea una vasta colonia di Dactylorhiza maculata sub. fuchsii con macchie sul labello e sulle foglie diverse tali da indurmi a supporre a varianti diverse della stessa specie (Carlo help!!) vista anche la stretta vicinanza delle piante l’una all’altra.
Foto Massimo Morandin – diritti riservati
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Non solo orchidee
Foto Massimo Morandin – diritti riservati
Dopo aver cautamente sondato l’areale alla ricerca di altre cose nuove con mia somma soddisfazione mi sono imbattuto in due liliaceae che fino ad allora avevo solamente sentito nominare da Carlo e Gabriella: il Giglio martagone e il Giglio rosso.
Soddisfatti delle scoperte ma non ancora paghi vista l’ora non ancora tarda, decidiamo di spostarci alla ricerca di altre orchidee cambiando quota ed areale passando cosi dal prato, al margine di bosco misto (conifere e latifoglie).
La quota ci ha subito proposto orchidee che a quote più basse (collina e pianura) sono già sfiorite quali la Cephalanthera longifolia e la Neottia nidus-avis ancora in piena fioritura.
Foto Massimo Morandin – diritti riservati
Girin, girello su un sentiero parzialmente coperto da pietre Giovanni mi chiama e mi chiede “cos’è questa?”….tripudio una bellissima Orchis ustulata con il suo stacco netto tra il vinaccia dei petali ed il bianco macchiato di rosso del labello contribuisce non poco a irraggiare di una luce particolare una giornata iniziata con poche pretese.
Foto Massimo Morandin – diritti riservati
Si avvicina l’ora del rientro (e l’ora di pranzo) e decidiamo di spostarci poco più il la e riusciamo a concludere con un’altra novità (almeno per me) una bella macchia di Platanthera bifolia in mezzo a diverse orchidee già sfiorite (Dactylorhiza sambucina).
Paghi della mattinata facciamo rientro e ci diamo appuntamento per una nuova avventura….
Ciao e alla prossima.
Ok. Fatte le correzioni del caso. Grazie Carlo
Oh porca paletta, lo sai Carlo che hai ragione! Mi sono fidato troppo della mia memoria (ricordando quelle viste all’I. dei M.) e non ho verificato sul libro. Che pollo! Allora ne ho scoperte (solo in senso metaforico) 4 di nuove anzichè tre. Fantastico!! Provvederò alla correzione della didascalia.
Guido, aspetto allora la chiamata di Claudio e poi ci sentiamo. La mia mail ti chiedeva se ero ancora in tempo per i rinvasi e qualche suggerimento. Se puoi dalle un’occhiata.
Grazie a tutti per i complimenti.