Archivio mensile:Novembre 2007

Vanda & vanda

Primi piani

Immagina di passeggiare nella mia serra lungo la via delle Vanda, di sera. Lo spazio lasciato libero dalle orchidee è poco, anzi nullo e quindi…i loro fiori ti sfiorano e ti guardano da vicino. E’ come penetrare in una fitta foresta carica di aromi e di umidità, e nel tuo difficile avanzare che ti obbliga a strani contorsionismi, ti immergi in dimensioni evanescenti. Effetti strani e colori intensi.
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Dendrobium oligophillum: una miniatura da non perdere.

Orchidea piccola e profumata…sta bene in terrario, in piccola serra ed anche coltivata in casa.

Specie epifita a sviluppo simpodiale, endemica nel sud del Vietnam (Provincia Dong Nai 75 km a NE di Saigon, altitudine 100m, foreste secondarie semi decidue), nella parte sud est della Tailandia – foreste primarie sempreverdi, sia in pianura che in zone collinari (650 metri).

Collezione Guido De Vidi – foto 15.11.07
Dendrobium oligophyllum , Gagnep., Bull. Mus. Natl. Hist. Nat., II, 21: 743 (1950).
Sezione: Distichophyllae
Sinonimi: Dendrobium tixieri Guillaumin, Bull. Mus. Natl. Hist. Nat., II, 34: 408 (1963).

Origine del nome di specie: deriva dal latino oligos, pochi e phillum, foglia – poche foglie.

Gli pseudobulbi di questa orchidea sono lunghi da 3 a 9 centimetri, le foglie distribuite in forma distica (da 4 a 7 per fusto), non raggiungono 4 centimetri di lunghezza.

I fiori, generalmente da 2 a 4 per infiorescenza misurano 2 centimetri, sono di colore bianco cristallino con la gola verde ed ogni fiore rimane perfettamente integro per 3 – 4 settimane.

Coltura
Questa miniatura può essere coltivata sia su zattera che in piccoli vasi di 4 centimetri con substrato di sfagno: ambiente ventilato, luce media e temperature tipiche della serra intermedia: 13 – 30°C.
Dendrobium oligophyllum in teoria non richiede alcun periodo di riposo, ad ogni buon conto nella stagione invernale è consigliabile garantire una leggera asciugatura, le bagnature e le fertilizzazioni potranno essere riprese normalmente quando spuntano le nuove vegetazioni.
Il normale ciclo vegetativo di questa specie inizia in primavera e prosegue per tutta l’estate, sul finire della stagione estiva o al più tardi in autunno, si formano corte infiorescenze con 2 – 4 fiori particolarmente profumati: questo è indubbiamente un motivo in più per includere nella propria collezione questa deliziosa miniatura.

Nota: Leggi anche questo post che descrive una piccola orchidea della tribù delle Vandeae, bella ed insolita.

Non solo orchidee…nella vita!

Oasi e antiche tradizioni

Già vedo la delusione delle amiche e degli amici vegetariani, perdonatemi, da buon onnivoro cerco di far “di necessità virtù”.
Oltre a dilettarmi con la coltivazione delle orchidee, condivido l’oasi di casa con animali, piante aromatiche e da orto.
A “Rio Parnasso” ci pensa tutto la natura ed è così che cresce spontaneamente di tutto un po…compresi anche vari pennuti che nutro a mais, erba e tarassaco (anatre ed oche fungono da taglia erba ecologico, qualche volta durante i rinvasi estivi delle orchidee, furtivamente si beccano pure qualche pseudobulbo.

L’inverno è prossimo e…come si usava una volta, la stagione è propizia per far scorte di cibo: frutta, verdure, funghi e carni.
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La felicità di Luciana

E’ giunta questa mail a info@orchids.it …è troppo bella!

Luciana, benvenuta fra le orchidee… ecco pubblicata la tua mail, così la tua felicità sarà condivisa dai tantissimi visitatori del blog.

“…. carissimi, qualche tempo fa ho scoperto questo blog, e non riesco più a smettere di leggervi. Sono ubriaca di orchidee! Devo dire che per me una volta le orchidee erano orchidee e basta, ma ora tutte queste notizie mi hanno aperto un mondo nuovo. Possiedo 2 Phalaenopsis, 1 Cymbidium e 2 (forse manderò una foto) Oncidium. Le coltivo in vasi di vetro mantenendo l’umidità controllata e finora con successo: una delle due phal salvata da un brodo primordiale di gel in cui stava in negozio, ora ha un figlio e sotto si sta schiudendo una nuova fioritura. Sono così felice che dovevo comunicarlo a qualcuno e voi mi piacete tanto! baci e a presto. Luciana”

PS) – Siamo molto felici anche noi del blog… questi sono i risultati statistici rilevati da Google, dal 18 Novembre 2005.

I visitatori unici sono: 76.881

Grazie di cuore a tutti voi.
www.orchids.it

Cattleya Portia coerulea, giovane e bella, da 110 anni

Cattleya Portia, o Porcia?
Effettivamente è facile cadere nell’equivoco, ma il mistero è presto risolto: esistono entrambi i nomi e molti esperti li considerano ancora fra i migliori ibridi di Cattleya creati dall’uomo.

Cattleya Portia è un ibrido primario di Cattleya bowringiana x Cattleya labiata ed è stato registrato da James Veitch & Son nel1897.
Cattleya Porcia è figlia di C. bowringiana x C. Armstrongiae (Hardyana x loddigesii) ed è stata registrata dalla Signora HG Alexander nel 1927.
Questi incroci hanno prodotto due cultivar spettacolari, attualissimi ed ancora ricercati nelle collezioni: Cattlya Porcia ‘coerulea’ e Cattleya Porcia ‘Cannizaro’

La foto sotto mostra una delle mie C. Portia coerulea in fiore, fotografata lo stesso giorno dello scorso anno: bellissima e puntuale come sempre…cercatela e inseritela nella vostra collezione.

Collezione Guido De Vidi foto 12.11.07

Cattleya Portia coerulea ‘Sir Jeremiah Coleman’ (C. bowringiana x C. labiata)