Quattro regole utili per gli acquisti
La “pandemia dell’orchidofilo”, sì proprio quella smania che ti assale al cospetto delle orchidee in vendita, che dilaga nelle mostre mercato di orchidee ed anche negli acquisti on line è la famosa febbre del collezionista di orchidee.
E’ la febbre causata dal famoso “orchivirus”, che come sintomo principale inibisce il valore del denaro
Vanda Thananchai – collezione Guido De Vidi – foto 21.03.08
ed amplifica il desiderio di possedere quante più orchidee possibili.
Ogni mostra mercato può raccontare aneddoti simpatici e per certi aspetti grotteschi, tipo indebitamenti temporanei pur di non lasciar scappare una specie rara, oppure, dopo aver fatto incetta di orchidee, dover chiedere 10 euro ad un amico per il pedaggio autostradale di ritorno a casa.
Penso che su questo tema, ognuno di noi abbia qualche storiella da raccontare… che dite? Raccontatela pure, tanto siamo tutti sulla stessa barca 😉
In attesa delle “confessioni” ecco quattro regole d’oro per non farci cogliere impreparati dalla febbre…anche se ho poche speranze di trovare ascolto.
Regola del principiante.
Il principiante è il più esposto all’aggressione. Ammaliato dall’irresistibile fascino di una bella esposizione o reduce da una visita alla serra di qualche amico orchidofilo è inevitabilmente preso dall’irrefrenabile desiderio emulativo ed alla prima occasione parte all’attacco degli acquisti.
Generalmente rimane colpito dalle piante più strane e difficili, e capita che scelga come sua prima orchidea una Masdevallia impossibile, oppure invaghito dal nome, una Dracula bella.
Il nostro neofita spende ovviamente una cifra, torna a casa con il suo bel trofeo, ma dopo qualche tempo le sue piante vanno in sofferenza e lui si trova impotente davanti al problema.
Emblematico il caso di un giovane appassionato giunto disperato da me con due pseudobulbi di Coelogine pandurata nella borsettina (tutto quel che rimaneva del suo primo acquisto propostogli da un commerciante), per avere qualche consiglio.
Quel ragazzo, pur di possedere la famosa orchidea nera, spese allora (20 anni fa), 80.000 delle vecchie lire, ovviamente rimase molto deluso dei suoi primi risultati e poco dopo si allontanò dalle orchidee lasciando in me la delusione di non essere riuscito a trattenerlo.
Questo per dire che l’approccio sbagliato al mondo delle orchidee (complice l’indifferenza di molti venditori), produce effetti negativi difficilmente controllabili.
La regola fondamentale per i primi acquisti è quella di non spendere eccessivamente. Conviene resistere alla tentazione di emulare da subito gli amici orchidofili di lungo corso è più utile acquistare qualche orchidea “commerciale” per farsi le ossa piano piano, cercando di apprendere notizie ed esperienze prima di avventurarsi in acquisti importanti.
Regola del collezionista senza serra.
Nel mondo del collezionismo orchidofilo, altro soggetto a rischio è il coltivatore di orchidee senza un’apposita serra…il famoso coltivatore della finestra.
I pericoli per la sua sopravvivenza come coltivatore sono molteplici e vanno dalle continue difficoltà ambientali di coltivazione, all’impossibilità di diventare autosufficiente nella gestione del suo hobby.
Il piccolo collezionista è indifeso nei suoi acquisti perché sedotto dalla mercanzia dei venditori e oltremodo combattuto dal continuo desiderio di aumentare il numero delle sue piante.
Il piccolo collezionista senza serra deve quindi condividere la sua passione con altri amici, soprattutto per scambiare esperienze e per gestire collettivamente acquisti o scambi, evitando in tal modo due insidie sempre latenti: l’acquisto di piante doppie (presentate alla vendita con un sinonimo del nome principale), oppure comprare le stesse piante dell’amico che invece potrebbero essere presto divisibili e quindi scambiabili.
Regola del collezionista con serra.
Il collezionista che possiede una serra può organizzare la sua passione per le orchidee in maniera sicuramente soddisfacente, ma corre pure lui dei pericoli, generalmente causati da troppa sicurezza nelle sue azioni.
Il possessore di una collezione a tre zeri, forte della sua esperienza pensa che tutto vada sempre bene ed invece le catastrofi sono sempre in agguato.
Il collezionista con serra è convinto che gli esemplari siano indistruttibili ma purtroppo non è così perché può scoppiare improvvisa proprio nella pianta più amata, una crisi irreversibile senza spiegazioni plausibili.
Per evitare di perdere irrimediabilmente le piante più amate della collezione, vale la regola del multiplo: coltivarne almeno due esemplari, meglio tre.
Regola per tutti.
Nella coltivazione delle orchidee non ci sono segreti da custodire, le proprie esperienze, se condivise con altri appassionati, aiutano tutti, anche chi le divulga.
La famosa gelosia del coltivatore che non ti fa vedere la sua collezione, oppure che tiene nascoste le sue “rarità” senza scambiarle con altri per la mala voglia di possederle da solo è il primo comportamento da evitare.
Il vero collezionista di orchidee, appena può, scambia le proprie piante con altri, addirittura le regala anche senza scambio.
Quel collezionista, nel momento di crisi sarà sicuro di trovare da qualche parte la sua pianta perduta e soprattutto sarà sicuro di trovare un amico ad accoglierlo.
Credo che prima ancora di comprare una orchidea, ma questa regola vale anche quando si compra deliberatamente una qualsiasi altra pianta, bisognerebbe informarsi quali sono le orchidee/piante che possono adeguarsi a quanto possiamo offrirgli, come luogo e tempo. Spesso gli insuccessi nascono dalla insaziabile virosi che vorrebbbe farci coltivare piante di ambienti caldo/umidi su un davanzale, magari fosse un bovindo! Per ogni situazione esistono orchidee affascinanti e in numero soddisfacente da poterci regalare fioriture continue tutto l’anno. Credo che in questo bisognerebbe educare soprattutto chi vende orchidee.
Alberto
Ciao a tutti,
mi fa piacere sapere di non essere il solo a cercare disperatamente notizie e spunti per coltivare orchidee sui davanzali delle finestre. Non è facile! Rassegnato, pensavo che il “balconaro” fosse preistoria! Di certo non potremmo mai ottenere l’eccelenza, ma qualche piccola soddisfazione sarà pur riservata anche a noi!
E’ con molto piacere che colgo lo spunto di Guido! Essendo neofita non sono molte le orchidee che mi hanno regalato una fioritura, ma quelle che più mi hanno dato soddisfazione e complici della trasmissione dell’ORCHIVIRUS sono state: la fioritura della Vanda (credo si tratti di un ibrido) e della Phalaenopsis Baldan’s Kaleidoscopic Golden Treasure, (Giudo se mi dai delle dritte potrei inviare le foto). Sono state accasate altre orchidee, ma non mi sento ancora di proporle come candidate, fino a quando, fiorendo, mi diranno di sentirsi a proprio agio sul mio davanzale.
Spero di potervi aggiornare al più presto con altri esemplari!
Ciao,
Matteo.
Ciao Daniele, è difficile fare una classifica…forse potreste farla proprio voi, scrivendo il nome di quella che coltivate con più facilità: le 10 più “gettonate” diventeranno le “top ten” del “balconaro”
Guido
Buongiorno Guido e buongiorno a tutti.
Potrebbe stilare una classifica delle “top ten” da davanzale?
Come sempre grazie.
Daniele
Regole d’oro Guido. Fidarsi dei più esperti e farsi consigliare, vi sono piante veramente rustiche e guarda caso sono quelle che si trovano più facilmente nei nostri mercatini. Occhio alla scelta spesso sono in vendita piante già molto accestite e già divisibili tra amici. Ciao Alberto
Penso che questo post sia da stampare ed attaccare in bella vista. Effettivamente la fase più delicata sono i primi periodi in cui è fondamentale approssimarsi alle orchidee un poco alla volta, buttarsi ancora inesperti in un acquisto numeroso di piante ed avere insuccessi brucerebbe la passione di chiunque.
Dal punto di vista personale sono stato molto cauto e devo dire con molta soddisfazione che coltivo orchidee da due anni e delle mie 37 piante ne ho persa una sola che peraltro era un ibrido.
Il concetto per me fondamentale rivolto ai coltivatori da balcone è poche ma buone, ossia preoccuparsi più delle piante che si possiede e meno di quelle che si potrebbe possedere. Saluti