La vostra posta

Care amiche e cari amici del blog, questo post è il nuovo contenitore delle vostre richieste di aiuto. E’ consultabile da tutti i frequentatori del sito e quindi sarà più facile ricevere risposte in tempo reale.
Quando il post uscirà dal video, sarà comunque raggiungibile attraverso la pagina “INFORMAZIONI”.

La via più semplice per chiedere consigli.
Scrivi la tua mail nello spazio dedicato ai commenti di questo post… se puoi linka anche una foto (per poterlo fare devi parcheggiarla su qualche album pubblico), vedrai che qualche “angelo ti aiuterà”.

Grazie della collaborazione.
Guido

548 pensieri su “La vostra posta

  1. mattia

    buonasera a tutti,
    chiedo a voi che di certo siete più informati di me, dove possa acquistare un esemplare di cymbidium tracyanum o altri cymbidium che non siano gl’ibridi che ho avuto modo di reperire con abbondanza in quasi tutti i garden.

    grazie di cuore

    mattia

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  2. Giovanni Zallot

    Ciao Guido. Sono GIovanni Zallot. TI scrivo perchè ho grossi problemi di malattia sulle mie orchidee. HO fatto un po’ di fotografie e mi piacerebbe mandartele per avere un consiglio!

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    1. Guido Autore articolo

      Ciao Giovanni, scusa il ritardo della risposta, come stai?
      Chissà che non riesca a fare un salto da te!
      Per il problema delle tue orchidee mi pare che abbiano sintomi da attacchi fungini: trattale con fungicida rameico.
      Un abbraccio, ciao a presto.
      Guido

      Rispondi
  3. Silvia

    Salve a tutti,premesso che non me ne intendo per niente di orchidee vi prego di darmi una mano, ho veramente bisogno del vostro aiuto!
    Ho questa orchidea a casa che mi ha dato da curare mia nonna quando ha visto che era sofferente.. quando me l’ha portata era pienissima di acqua tanto che ho dovuto tirare fuori tutta la terra e la corteccia per farla asciugare bene perché stava davvero annegando… Ora si è un pochino ripresa, ho tagliato le foglie secche e sto cercando di farla “resuscitare” un po’ ma sono molto preoccupata anche perché le radici non mi sembrano belle verdi e carnose come nelle “orchidee classiche” che vendono nei vivai ma non so nemmeno se questa specie dovrebbe averle così.. insomma sono molto in crisi e non so davvero che fare.. Aiutatemi vi prego! Via allegol’indirizzo dell’album con le foto così potete vederla…
    Grazie mille!!
    https://plus.google.com/u/0/photos/106093202183209061296/albums/5932315166228967905

    Rispondi
    1. Guido Autore articolo

      Ciao Silvia,
      mi dispiace, ma la pianta che hai in cura non è un’orchidea. Dovrebbe appartenere alla famiglia delle Bromeliacee e potrebbe essere: Neoregelia albo- marginata.
      Consulta un sito che segue le bromelie.
      A presto.

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  4. Hedda

    Gentile Guido, vorrei trasferire la mia brassia su tronco. Ho diversi ciocchi adatti allo scopo ma temo che la loro corteccia possa contenere spore fungine o altro che alla lunga danneggi la pianta. Tronchi e cortecce per orchideacee sono ‘trattati’ in maniere speciali? Come fare per procedere senza rischi?

    Rispondi
    1. Guido Autore articolo

      Ciao Hedda, non preoccuparti, importante che i supporti usati siano di legno duro (resistente nel tempo) e poroso (per agevolare le radici) a trovare anfratti dove poretsi attaccare. Se proprio vuoi assicurarti che il legno non contenga agenti patogeni nocivi, sterilizza i tronchetti con una lieve bollitura in acqua. Buona coltivazione.
      Guido.

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      1. Hedda

        Grazie per la pronta risposta! Ho usato legno di Sophora, ne ho in abbondanza ed essendo molto duro e contorto ha una buona resa funzionale ed estetica. Buona settimana!

  5. Francesco

    Oggi ho avuto la conferma direttamente dall’interessato che è stato dato il suo nome ad una specie di orchidea.
    L’AMICO è ITALIANO e risponde al nome di Franco PUPULIN. Non mi dilungo sui suoi meriti, basta vedere nel web.
    Vi allego una “Elementare” traduzione di un articolo apparso su un quotidiano qui in Costa Rica.
    Per il testo in spagnolo => http://www.nacion.com/buscador/?text=Nombran%20una%20nueva%20especie

    Un territorio per esplorare. Quello fu il Costa Rica, durante la seconda metà del secolo XIX, per l’investigatore Auguste R. Endres.

    Endres, si dedicò per sette anni a conoscere, raccogliere e fino ad illustrare piante del paese, soprattutto orchidee.

    Nei suoi percorsi per i Caraibi, descrisse una specie di orchidea del genere Trichocentrum.

    Più tardi, altri studiosi scoprirono un’orchidea simile nella regione Pacifico meridionale e gli assegnarono lo stesso nome dell’avanscoperta per Endres. Errore. Non si trattava dello stesso fiore.

    “Questo ‘mascherò’ alla specie del Pacifico meridionale”, assicurò Diego Bogarín, investigatore del Giardino Botanico Lankester, dell’Università del Costa Rica.

    La specie “mascherata” fu descritta e famosa recentemente per Bogarín ed il suo compagno Adam Karremans come Trichocentrum pupulinianum.

    Il nuovo battesimo non fu a caso; risponde allo sforzo di cinque anni di studio nei che entrambi gli scienziati primo fecero un’investigazione storica su Endres e dopo una valutazione morfologica della specie localizzata nel Pacifico meridionale del paese.
    Immagine senza intitolo – GN anche La specie è stata scoperta in Panama. ampliare

    Chi era Endres? Per quali zone del paese camminò?, furono alcune delle domande risposte in questa investigazione. Endres, per esempio, non esplorò mai la regione pacifica del Costa Rica.

    Nell’ambito biologico, gli esperti determinarono che “l’orchidea localizzata nella zona atlantica era differente di quella del Pacifico”, spiegò Bogarín.

    Questo si riuscì con l’aiuto di una caratterizzazione di entrambe le specie, prendendo in considerazione le sue differenze morfologiche. Inoltre, facendo correlazioni con la geografia o i posti nei quali ognuna era presente.

    Per portare a termine questo compito, gli scienziati dovettero ricorrere al materiale originalmente raccolto per Endres, il quale si trova a Vienna, Austria.

    Con l’aiuto di scannerizzazioni di questo materiale, si risolse che quella di Endres fu l’orchidea descritta nei Caraibi, mentre quella del Pacifico rimase “orfana.” Per quel motivo essi gli diedero un nuovo nome.

    Si identificò anche che La Trichocentrum pupulinianum appartiene alle terre basse del Pacifico e si estende fino al Panama, perché c’è un registro vicino alla frontiera”, assicurò Bogarín.

    Caratteristiche. Questa orchidea ha bulbi (fusti modificati per immagazzinare acqua) molto ridotti e la sua foglia è molto carnosa (grossa).

    I suoi fiori misurano vicino a due centimetri, sono bianchi con macchie rosse e sono presenti da dicembre a marzo.

    La presenza di queste piante si dà in bosco secondario e primario, bosco umido premontano, bosco tropicale umido e molto umido durante il versante pacifico. Possono trovarsi ad un’altezza tra i 500 ed i1.300 m.

    Il nome di Trichocentrum pupulinianum gli fu dato in onore al botanico italo-costaricano Franco Pupulin chi è stato uno dei propulsori dell’investigazione nel Giardino Botanico Lankester ed uno studioso del genere Trichocentrum.

    Lo sviluppo di questa investigazione fu importante per Karremans e Bogarín, perché lavorano anche in un inventario delle orchidee del Costa Rica.

    “Questo vuole dire che dobbiamo studiare tutti i generi e le specie che stanno nel paese”, assicurò Bogarín.

    Inoltre, l’investigazione storica realizzata non solo ha a che vedere con l’orchidea specifica, ma anche con altre specie che furono studiate anteriormente.

    “Nella scienza esiste priorità: prima i lavori che furono editi devono essere studiati. Così può sapersi se le specie furono già studiate o se devono metter loro un nome”, disse l’esperto.

    Anche egli considerò rilevante studiare la figura del francese Auguste R. Endres di chi si sapeva molto poco ed il cui sedimento alla botanica costaricana fu molto importante.

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  6. Alice

    Buongiorno!

    Ho fortunatamente trovato questo sito che mi ha fornito diversi consigli per il mantenimento della Phalaenopsis che mi è stata regalata nel mese di giugno. Il motivo per il quale scrivo riguarda la stagione invernale. L’orchidea al momento è in perfetta salute ma la casa dove vivo in inverno diventa molto fredda..in certe giornate anche con termosifone e camino accesi la temperatura resta molto bassa e cucinando senza cappa(sono in un bilocale e cucina e sala sono uniti-l’orchidea è nel lato sala)si crea molta umidità. La mia domanda quindi é: come posso mantenere al meglio la mia orchidea senza rischiare che freddo ed eccessiva umidità la facciano morire?

    Grazie infinite

    Alice

    Rispondi
    1. Guido Autore articolo

      Ciao Alice, grazie per i complimenti. Penso che in casa non avrai problemi di freddo, tieni conto che le temperature per le Phalaenopsis possono anche scendere sotto i 16-18° gradi centigradi, per qualche giorno s’intende e penso proprio che in casa tua le temperature saranno mediamente superiori. Per l’umidità, bene, molto bene che ci sia, è peggio il secco!
      Piuttosto, fertilizza le piante ogni 15-20 gg. con concime equilibrato a ragione di un grammo sciolto in un litro d’acqua: spruzzalo pure anche sulle foglie. sempre con lo spruzzino, bagna le foglie con acqua anche più volte al giorno. Ultima raccomandazione: mai luce solare diretta! In bocca al lupo!

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