Questo ibrido eccezionale poteva finire nell’anonimato, in qualche bancherella di vivaio, per fortuna che…
si ritrovò fra i bancali di un orchidario.
Capitò così, che William Kirch, famoso ibridatore americano (USA), nel tentativo di creare un ibrido di Cattleya con fiori di colore intenso e scuro, pensò bene di incrociare (Blc. Norman’s Bay con a Blc. Belle of Celle) due ibridi con petali e sepali color vinaccia e labello molto scuro.
Dopo qualche anno cominciarono a fiorire le prime piante della semina, ma i risultati furono deludenti, i fiori risultarono mediocri e di colore lilla assai comune ad altre piante già in commercio.
Il sig. Kirch rimase molto deluso e ancor prima di veder fiorire tutte le piante seminate, decise di vendere tuti i seedlings rimasti.
Come tante orchidee nate da ibridazioni artificiali, anche queste andarono a finire nei vivai dei commercianti, per fortuna in questo caso, un lotto fu acquistato dall’orchidario Carter & Holmes di Newberry, Carolina del Sud, proprietà di Bill Carter.
I risultati non cambiarono, ancora fiori mediocri, ma fra le piante ben stipate spuntò un bellissimo fiore vellutato dai petali e sepali colore rosa scuro e marrone intenso, con il labello molto scuro e dotato di striature giallo caldo antico. La sorpresa aumentò quando il giardiniere dell’orchidario fu conquistato dal profumo di questo nuovo fiore, un’aroma fino ad allora mai percepito, dolce e molto penetrante.
Il sig. Carter ancora incredulo della sua fortuna, registrò velocemente (1976) questo splendido ibrido con il nome Blc Oconee in omaggio al fiume che attraversa la Carolina del Sud e battezzo il clone ‘Mendenhall’ in riferimento al nome della via antistante il suo orchidario.
Questo nuovo clone fu presto meristemato, va ricordato che negli anni 70 eravamo agli albori di questa tecnica.
Il 7 Novembre 1979, in occasione di una esposizione a Filadelfia, questo clone fu premiato dall’American Orchids Society con AM/AOS (83 punti).
Nel mondo dell’orchidofilia degli anni 70, il successo di questa splendida orchidea fu subito dilagante, non solo per l’originalità dei suoi fiori, ma anche per il suo sviluppo vigoroso e non da ultima, la sua propensione alla doppia fioritura annuale.
Il clone Blc Occonee ‘Mendenhall’ fu presto usato come matrice per successivi incroci ai quali trasmise le sue caratteristiche, che in quei tempi erano assolute novità.
Negli anni a seguire comparvero nuovi ibridi color vermiglio, con varie caratteristiche morfologiche, ma tutti con quel classico profumo penetrante che caratterizza l’aroma del progenitore “Oconee”. Per citare soltanto due esempi abbiamo la piccola Blc. Ocoset (Oconee x San Diego Sunset), e Blc. Chia Lin (Oconee x Maitland), molto grande e robusta… uno dei migliori ibridi esistenti.
Seppur nella soggettività delle valutazioni, Blc. Oconee, dopo la Cattleya Horace é la più importante matrice usata negli incroci.
Fortunato il sig. Carter e povero il sig. Kirch che non ha saputo attendere… meditate gente, meditate.
Questo post trae spunto da da un racconto di Carlos Keller – Rio de Janeiro –
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