Gabriella Muraro e Carlo Ivano De Marchi, compagni di vita e di passione per il mondo vegetale ed animale, alla fine ce l’hanno fatta a conquistare la mitica Stanhopea nigroviolacea
Complice questo sito ed un pò anche per “colpa” mia, da qualche anno, sono stati “rapiti” dalla passione per le orchidee.
Orchids Club Italia ha fatto il resto ed ora, oltre al loro “giardino dell’eden”, fatto di un caleidoscopio di flora e di fauna – per la verità la fauna comprende qualche tartaruga ed una rumorosissima colonia di rane, sistematesi di soppiatto nella torbiera del loro laghetto 😉 – si ritrovano con una serra piena di orchidee esotiche.
Come spesso capita in questo magico mondo, dopo l’iniziale periodo di aprendimento, arrivano le folgorazioni: Gabriella e Carlo, soprattutto Carlo – direbbe la sua compagna – si sono accorti di non saper resistere davanti al fascino misterioso delle Stanhopee.
Galeotto fu quel mastodontico esemplare di Stanhopea oculata, che donai loro, qualche tempo fa.
Carlo fece tante di quelle divisioni che ormai non c’è socio del Club e non solo, che non ne abbia ricevuta una.
Ed è così che inizia il loro viaggio virtuale alla ricerca di nuove specie della grande tribù delle Stanhopeinae
Arrivano le prime soddisfazioni e le prime fioriture
Foto: Stanhopea jenischiana Kramer ex Rchb. f. 1851
Collezione G.& C.I.
Qualche giorno fa, sono stato nella loro serra e l’ho trovata in piena forma, piante ben coltivate e soprattutto una bella armonia d’insieme.
Il motivo della visita – nello spirito della collaborazione fra soci del Club – verteva sulla funzionalità del sistema “cooling” che a parere di Carlo non dava buoni risultati. A distanza di giorni, pare che il potenziamento dell’aspirazione dell’aria interna stia dando buoni frutti.
Foto: Stanhopea tricornis Lindl. 1849
Collezione G.& C.I.
Ovviamente, la visita è stata anche una buona occasione per scambiarci pareri sullo stato della coltivazione
Mi colpirono le sue Stanopee sistemate dentro a dei pannicoli di sfagno e collocate in cestini di ferro a rete larga: una via di mezzzo fra le museruole ed i cestini di legno.
Qualcuna stava per fiorire e mostrava già i suoi grandi boccioli in procinto di aprirsi.
Appena si apriranno, ti invierò qualche foto – mi disse con soddisfazione, Carlo – così potrai fare un bel post.
Eccolo il post, e che sia di buon auspicio per il pronto superamento dei tuoi problemi fisici: in bocca al lupo!
Nota: La redazione del blog e G.& C.I. ringraziano Alberto Grossi per l’aiuto all’identificazione delle specie S. jenischiana
Scuseme Siori
ma mi sò gnorante, gò fato e squoe basse no son orcoidiotofilo ma grassie al Vostro aiuto spero de cavarmea istesso.
Basi & Bessi
C.I.