… la partecipazione espositiva italiana al “15° European Orchid Congress and Show”, intendo!
La commedia
Le Valchirie, metafora evocata dalla patrecipazione all’EOC di Budapest, di una fantomatica “Associazione Orchidofile hobbiste italiane”, iscrittasi notte tempo, altro non erano che la rappresentazione goffa di un trucchetto vecchio come il mondo: fare i portoghesi.
Radio scarpa racconta che “le aitanti fanciulle dai lunghi capelli biondi”, così sono rappresentate le Valchirie nella mitologia, si sono dileguate nel nulla, insieme ai lupi che cavalcavano: Odino aveva bisogno di guerrieri valorosi, probabilmente le avanguardie non lo erano.
Per la verità, non si trattava di bionde ragazze, la realtà era più desolante: la grande invenzione “Associazione Orchidofile hobbiste italiane” è stata pensata ed attuata da un anziano emigrante di ritorno in cerca di gloria, in collaborazione, per dirla con le parole del vice-ministro Martone, di uno “sfigato” dirigente ATAO. Nell’ultima stesura delle associazioni amatoriali iscritte all’EOC, non si trova più traccia: spariti!
Tutto qua? Sì tutto qua, e allora?
Purtroppo non c’è limite alla vergogna. I nostri baldi protagonisti, abbandonato l’impossibile ruolo delle Valchirie, non solo per questione di capelli, hanno deciso di farsi Cuculi. Pare che, lancia in resta, il migrante e l’amico, vadano a deporre le uova… pardon, le orchidee – non si sa di chi – negli spazi espositivi dell’unico Commerciante italiano presente con uno stand di vendita, all’evento di Budapest.
La farsa
Metà farsa e metà commedia. Vista dalla parte dell’Associazionismo hobbistico, questa vicenda ha dell’incredibile, e vanno stigmatizzati senza se e senza ma, quanti prestano il fianco a tanto squallore.
A Budapest, l’Italia orchidofila amatoriale sarà rappresentata dall’AIO, ma con quale serenità potremo inviare le nostre orchidee a testimoniare l’orgoglio hobbistico nazionale, in presenza di simili “porcate”?
A questa domanda non so dare una risposta, provo solamente tanta tristezza: tutto scorre…speriamo.
Nel mio piccolo ho già scritto ad Alberto che metto a disposizione 9 piante e le porterò da lui nei prossimi giorni.
Credo sia dovere di tutti gli iscritti all’AIO cercare di partecipare a questa grande manifestazione Europea mettendo a disposizione le proprie piante da esporre allo stand AIO, come abbiamo fatto nelle altre occasioni, dove ci siamo sempre qualificati tra i migliori coltivatori orchidofili, con grandi soddisfazioni e straordinari riconoscimenti ufficiali.
Mancare questo appuntamento come orchidofilia italiana e dare soddisfazione a chi con mezzucci di basso profilo cerca di sparigliare la ns. compattezza, sarebbe a mio avviso un gravissimo errore.
Diamoci da fare tutti e facciamo arrivare ad Alberto i nostri migliori esemplari e come sempre faremo un figurone.
Un caro saluto a tutti e una Lieta Pasqua
Antonio C.
L’ Aio sara’ presente con un proprio stand, come deciso nel nostro ultimo direttivo, invito pertanto tutti coloro che fossero disponibili ha mettersi in contatto con il sottoscritto, per inviare le nostre amate piante. Qualificare l’orchidologia italiana e’ un nostro dovere e credo che con le nostre piante sapremo farci valere. Altre cose, iscrizioni fasulle o quant’altro, non possono intralciare la nostra volonta’ ad essere partecipi a questo evento, che credo potra’ dare delle buone soddisfazioni a tutti. Ciao Alberto