Nidema ottonis

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Nidema ottonis (Rchb. f.) Britton & Millsp., Bahama Fl. 94. 1920
Basionimo: Epidendrum ottonis Rchb. . f, Hamburger Garten-Blumenzeitung 14: 213-214. 1858.
Specie inusuale, poco presente nelle collezioni, ma la sua leggiadria giustifica ampiamente un angolino in serra.
Nidema ottonis è endemica nelle isole Bahamas, Cuba, Repubblica Dominicana, Haiti, Giamaica, Puerto Rico, Trinidad & Tobago, Nicaragua, Costa Rica, Panama, Guyana, Venezuela, Colombia, Ecuador, Perù e Bolivia. Pianta di piccole dimensioni, desidera il clima caldo umido delle foreste tropicali e si può trovare ad altitudini che vanno dal livello del mare fino a 1000 metri.
Fiorisce in tarda primavera – inizio estate, producendo piccoli fiori bianchi e profumati, su infiorescenze erette lunghe circa 4 centimetri, più corte delle foglie e spuntano all’apice di esili pseudobulbi ovali.

Genere Nidema:
Nidema – Britton & Millsp. 1920.
SOTTOFAMIGLIA: Epidendroideae.
TRIBU’: Epidendreae
SOTTOTRIBU’: Laeliinae.
Genere composto da 2 specie, il nome deriva dall’anagramma di un genere similare (Dinema).
Nidema ottonis (Rchb. f.) Britton & Millsp. 1920.
Nidema boothii (Lindl.) Schltr. 1922.

Nelle foto:
N. ottonis che è anche la specie tipo del genere.
Il nome è stato dato in ricordo di Otto Beyrodt, Direttore del Giardino Botanico di Berlino nel 19° secolo.

Sinonimi:
Encyclia ottonis (Rchb. f.) Pabst 1972; Epidendrum ottonis Rchb. f. 1858; Nidema boothii var australis Schlechter 1923; Nidema ottonis var. triandrum Schltr. 1922
Nome popolare, orchidea fata.

Coltivazione:
Cresce bene sia su zattera appesa, che su piccoli vasi con substrato misto di sfagno, fibre, o bark sminuzzato. E’ importante mantenere sempre umido il letto su cui la pianta sviluppa le sue radici. La luce dell’ambiente deve essere filtrata al 60%, la temperatura in estate può anche superare i 30 gradi ed in inverno le minime possono scendere per qualche periodo al di sotto dei 12 gradi. Fertilizzazioni regolari seppur in piccole dosi.

Primo giorno di vita

by: Guido Non solo orchidee Nessun commento »

Il primo giorno di vita merita di essere incorniciato per tutti, anche per le papere del Rio Parnasso… sono nate ieri ed esserci riuscite è stato un vero miracolo.
Eravamo in febbraio, e la mamma papera stava già covando la prima nidiata in un posto sicuro – proprio davanti a casa mia, ma una notte, il cane di grossa stazza dei vicini le fece visita e nella collutazione lei rimase gravemente ferita.
Per due giorni il nido rimase senza la sua mamma a covare e tutto finì, lei ebbe la forza di nascondersi rimanendo immobile fra i cespugli, quando la ritrovai era praticamente distrutta: ferite e ossa spezzate. Ce la fece miracolsamente a guarire e recuperò talmente bene, a tal punto da rimettersi in piena forma per ritentare l’avventura della vita: trovò un posto più sicuro… lungo la riva del Rio Parnasso, depose 7 uova ed ora ecco la vita…sei su sette!!!

Dendrobium aphyllum sin. pierardii

by: Guido Orchids Nessun commento »

Dendrobium aphyllum (Roxb.) CECFisch.
Specie molto diffusa, si trova nella parte meridionale, centrale e nord-est dell’India, attraverso il Nepal, Bhutan, Birmania (Myanmar), Cina, Thailandia, Laos, Cambogia e Vietnam e Malesia peninsulare.

Pianta epifita, a volte litofita, a sviluppo cespitoso, vive nelle foreste di latifoglie da 100 a 1600 metri di altitudine, sui rami degli alberi ed anche su rocce calcaree. Spesso nelle collezioni è conosciuta anche con il sinonimo botanico: Dendrobium pierardii.

Dendrobium aphyllum è presente in molte collezioni amatoriali. E’ di facile coltivazione. Per i suoi lunghi pseudobulbi penduli è consigliabile appendere le piante in cestelli o su zattere di sughero.
D. aphyllum produce lunghi fusti (pseudobulbi) da 40 a 200 cm, che si spogliano nel periodo di riposo e si riempiono di numerosi fiori profumati color rosa pallido, durante la primavera.

Curiosità sul nome di specie
Come capita di frequente nel mondo della tassonomia, nemmeno questa specie è esente da confusioni sul suo nome.
Dendrobium aphyllum è stato scoperto da William Roxburgh nel sud dell’India e descritto nel suo libro “Plants of the Coast of Coromandel” nel 1795, con il nome Limodorum aphyllum.
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Love and War

by: Guido Non solo orchidee, Orchids Nessun commento »

E’ quasi un mese che ho iniziato i rinvasi e le divisioni delle migliaia di piante della mia collezione di orchidee. Ormai sono a metà dell’opera, spero di ultimare le operazioni prima della fine del mese. Oggi pomeriggio, durante le operazioni, ascoltando questa canzone di Neil Young “Love And War” mi son detto – porca vacca… proprio amore e guerra… e le orchidee stavano a guardare. Nient’altro da dirvi, il brano è troppo bello, ecco il video ed il testo del brano:

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Cattleya warneri var. aquinada ‘CAMANI’

by: Guido Orchids 8 Commenti »

Ricordo che l’amico Antonio Camani, un giorno mi portò una piccola divisione di una Cattleya della sua collezione, conservo ancora il cartellino con data 1992, forse è quella di arrivo della pianta madre nella sua serra – tienila tu, mi disse, dovrebbe essere C. warneri – in questi giorni, la divisione di allora mi sta regalando la splendida fioritura della foto.
La piccola pianta era effettivamente C. warneri e con quelle sfumature scure su petali e sepali, la definirei “var. aquinada”, il nome di questo cultivar non può che essere dedicato ad Antonio: Cattleya warneri var. aquinada ‘CAMANI’

Cattleya warneri T. Moore ex Warner 1862

Cattleya warneri, è stata illustrata da Robert Warner e descritta da T. Moore nel 1862 (Thomas Moore 1821-1887 – botanico inglese, curatore del “Garden of the Apothecaries Company at Chelsea, 1848-1887.
E’una delle più belle Cattleya unifoliate brasiliane.
Si trova a sud-est degli stati, Minas Gerais, Rio de Janeiro, Espírito Santo e Bahia. Le piante vivono nelle zone umide dei fiumi, come “Rio Doce”, crescono ad altitudini da 200 fino a 300 m.

La Cattleya di giugno
Quando la maggior parte dei fiori delle Cattleya a fioritura primaverile cominciano a svanire e il sole estivo illumina la serra molte più ore al giorno, ecco che esplodono le fioriture color lavanda della bella Cattleya warneri , i fiori sono molto simili a quelli della sua sorella brasiliana a fioritura autunnale, Cattleya labiata. Se non fosse per il diverso periodo di fioritura, i fiori potrebbero facilmente essere scambiati fra loro. C. labiata e C. warneri, le due principali specie di Cattleya brasiliane a fiore grande hanno sempre creato problemi alla botanica ed alla tassonomia, addiritura ancor prima che la Cattleya warneri fosse stata scoperta.
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