Nella foto in evidenza: ORCHIBO 2015 vista della mostra
Sì, sono riuscito a presenziare alla mostra di Bologna. Ci tenevo tanto. Da anni l’evento orchidofilo bolognese è curato dall’ Aerado, Associazione che ho sempre ammirato e che stimo moltissimo.
Assecondando l’invito dell’AIO ho portato anche qualche pianta in esposizione.
Una bella mostra un po’ così nel senso amorevole del termine, non grande mostra, ma carica di valori positivi, primo far tutti, il lavoro di gruppo.
Desidero ringraziare tutto lo staff organizzatore, il Presidente Alessandro Cavazza, le ragazze della segreteria, brave, simpatiche, belle e preparate, ed anche i tanti giovani orchidofili presenti, con i quali ho avuto modo di conversare, e che mi hanno fatto sentire immeritatamente importante: grazie!
Ad una delle mie piante esposte, la giuria ha anche assegnato la medaglia d’oro AIO quale “Best in show”. Ascocentrum garayi ‘Rosetta’.
Sono quasi 30 anni che condivido gioie e passioni con questa orchidea, omaggio del mio grande maestro Enzo Cantagalli. Per me è ormai un’ icona a testimonianza della mia collezione, vorrei che voi riusciste a cogliere l’intensità della mia soddisfazione.
La giornata orchidofila è stata anche carica di altri significati, il primo ed il più auspicato, la riaffermata volontà in seno al gruppo dirigente AIO, per l’occasione riunito in consiglio direttivo, a rafforzare l’opera di divulgazione anche attraverso l’organizzazione di esposizioni, senza veti e discriminazioni di sorta. #LA VOLTA BUONA#
In coda.
Ancora: lasciatemi ricordare B.B. King e la leggenda della sua chitarra chiamata Lucille.
Si dirà, che cavolo centra con le orchidee? Nulla, solamente per capire a che punto ti porta la passione e l’amore per le tue creature.
B.B. King racconta.. …”Una notte in un luogo dove stavo suonando, tutto nasce con una lite fra due ragazzi per contendersi una donna. La stufa che riscaldava il locale si rovesciò e in breve tempo tutto bruciò. Scappai, ma una volta fuori, mi accorsi che la mia chitarra era rimasta dentro: ritornai, mi bruciai, ma riuscii a recuperarla.
Mi chiederete perchè la mia chitarra si chiami Lucille? Io non vidi mai la ragazza che scatenò la lite, ma mi dissero che si chiamava Lucille, ecco, per ricordare quella sera che salvai la mia chitarra, la battezzai con il nome di quella ragazza: Lucille, appunto!”
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