L'era on-line e social

PROLOGO La storia potrebbe cominciare così “ai miei tempi erano poche le occasioni per acquistare orchidee da collezione”. Infatti nel secolo scorso per trovare orchidee si dovevano aspettare le scarne occasioni (in genere erano le fiere del verde) per trovare le tanto agognate piante da aggiungere alla collezione. Per la verità erano poche e mitizzate anche le collezioni presenti. Chi poteva girare il mondo e/o disponeva di fondi cercava le orchidee nei paesi di origine. Vale la pena di ricordare Dalla Rosa, pilota della compagnia aerea Alitalia, oppure l’ingegnere Taglioni della Ducati e poi Sutter (nonno di Milena), e altre piccole isole del collezionismo orchidofilo amatoriale italiano, presenti in Italia agli inizi del ventesimo secolo.

COLTIVARE Lo spartiacque che allora doveva affrontare il coltivatore di orchidee, era dettato dalla possibilità di creare ambienti idonei per far vivere essenze arboree esotiche, con neccessità ambientali diverse da quelle del nostro clima mediterraneo. La serra, appunto, il mitico traguardo da sognare e qualche volta da realizzare. Cosa è avvenuto col passare degli anni nel panorama orchidofilo europeo e italiano in particolare. Impercettibilmente, ma con una costante progressione, si è per così dire (democratizzato) il collezionismo; cominciarono a nascere associazioni amatoriali e sempre più spesso in varie località venivano organizzate mostre di orchidee, intese come occasioni di socializzazione e di scambi di esperienze. Un periodo proficuo e di sostanziale crescita culturale e scientifica, che si è materializzato con la partecipazione italiana a vari eventi europei. Eravamo nel pieno della fase della divulgazione cartacea, dei fax, delle comunicazioni a mezzo lettera, e della edizione di qualche rivista cartacea.

INTERNET Poi arrivò internet, quel grande spazio virtuale che da subito amplificò i rapporti della comunicazione, preambolo per quel successivo fenomeno, noto con l’epiteto “social”. Come per altri segmenti dei rapporti sociali, anche il mondo delle orchidee si trovò a vivere questa nuova dimensione. Iniziarono a proliferare blog, gruppi e-mail, e contestualmente prese forza una forma embrionale di mercato on-line. Cominciarono a coltivare orchidee anche persone prive di esperienza e di ambienti idonei, questo ha prodotto sfacettature non sempre fruttuose.

SOCIAL Ora siamo nella fase di Google, FaceBook, You Tube, Amazon ed altro, dove tutti possono dire e fare tutto. La storia che questi strumenti scrivono, non sempre è costruttiva. Queste facoltà, da un lato ci rendono la vita più facile, ma se usate malamente possono portare a fatti incresciosi. E’ di qualche giorno fa la spiacevole controversia che vede coinvolto il mondo italiano della vendita on-line di orchidee. Senza poter entrare nel merito di un post decisamente diffamatorio, uscito su un gruppo orchidofilo FaceBook italiano, fa un certo effetto rilevare l’enorme e sproporzionato numero di commenti, questo a significare che la vendita di orchidee on-line ha il nervo scoperto. Massima solidarietà alla ditta produttrice che ha spedito un pacco malamente contestato.

SOLIDARIETA’ Solidarietà ad personam, ma anche supporto a tutta la nuova generazione di giovani produttori di orchidee italiani, che in tempi difficili cercano con fatica di garantire un buon livello dell’offerta italiana di orchidee da collezione. In conclusione, una sostanziale unità del mondo orchidofilo italiano, fatto di tutto e di tutti, rimane più che mai idispensabile

2 pensieri su “L'era on-line e social

  1. Loredana Sartorello

    Gentilissimo Guido,
    di qualsiasi argomento scrivi fai la differenza, grazie. Colgo l’occasione per congratularmi per la Vostra nomina a soci onorari dell’associazione “Dendrobium Fuukiran“. Un abbraccio pieno di amicizia.
    Loredana

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