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Segnalazione di manifestazioni e mostre, legate al mondo delle orchidee.

“Jewel Box”… una serra a prova di “bomba”

All’inaugurazione del “secondo tentativo di serra”, così la definisce con malcelata modestia, Giorgio, l’architetto creativo del Club, eravamo un bel gruppetto.
001Le premesse per vedere soluzioni geniali c’erano tutte: l’ironica formulazione dell’invito… “non segue i sacri canoni progettuali, ma merita, a mio modesto avviso, di essere vista per alcune soluzioni adottate”, lasciava già intendere qualche piacevole sorpresa, ma la realtà ha superato qualsiasi previsione.
Nel mio post di invito all’inaugurazione, ho giocato con un po’ di sana ironia, sullo stato dell’arte dei ricoveri per orchidee nel portogruarese. Sapendo dell’arguta intelligenza dell’amico Giorgio e della sua spiccata “verve ironica”, con lui anfitrione dell’evento, e con gli altri invitati all’inaugurazione si è continuato a scherzare con simpatiche metafore, sulle passioni e sulle follie dei collezionisti di orchidee.

La serra
007La “scatola” o meglio il contenitore, appoggiato su due lati all’abitazione è costituito da una struttura portante in acciaio inox, chiusa da pannelli di policarbonato, opportunamente inseriti fra guarnizioni con la funzione di isolamento termico.
Alla serra si accede solamente dall’abitazione, le due porte di cui è dotata, non sono apribili dall’esterno.
Le amiche e gli amici orchidofili presenti, sono rimasti sbalorditi dalle modalità di apertura delle porte e dalla automatizzazione dell’utilizzo della rete ombreggiante, gestita da una fotocellula che sente i vari livelli di insolazione.

Dentro la serra
008E qui, purtroppo, il primo punto dolens 😉 . Uno arriva lì per visitare una nuova serra e si aspetta di trovarla mezza vuota, no! E’ già piena stracolma di tutto il ben di dio… o quasi :). Scrivo quasi, perché la nota compulsione, che assale l’orchidofilo in “espansione” ha colpito anche il nostro Giorgio e nell’arco di un anno ha messo dentro, di tutto e di più.
Galeotto fu colui che l’anno scorso inondò mezza Italia di Cattleya senza nome, ma dotate di varie specie di cocciniglia… qualche pianta, non si sa come, è riuscita a colonizzare anche la neonata serra di Giorgio.
Scherzi a parte, che saranno senza dubbio perdonati, desidero fare i complimenti a Giorgio: una serra ben strutturata, dotata delle tecnologie fondamentali per coltivare orchidee, che, seppur giovane, ti fa già respirare quella strana atmosfera dei tropici.
Ci sarà il tempo per affinare la collezione e per eliminare quello che ora sembra affascinante è capitato e capita a tutti. A pagina 122 del libro “Orchidea, la passione diventa serra” si legge: “L’avvio, nella più rosea delle ipotesi, riserva sempre qualche sorprsa, l’ambiente interno raggiungerà l’equilibrio biologico dopo mesi o forse anni. Nella fase iniziale sarà conveniente coltivare piante resistenti e poco costose. Una collezione di orchidee non si può improvvisare, essa cresce impercettibilmente intorno a noi, giorno per giorno, ed insieme divide gioie e delusioni”…

Buffet
010Sontuoso, delizioso. Ormai nel Club si è raggiunto il livello da grandi Chef. Giorgio, cuoco raffinato… a suo tempo ho avuto modo di apprezzare i suoi peperoni ripieni di capperi e acciughe, tanto da piantarne un’intera aiuola nell’orto di famiglia. Questa volta il piatto “novità” è stato: code di gamberi in saor.

Grazie ai signori Facchin per l’ospitalità, grazie anche ai partecipanti. Per me è stata una salutare iniezione per continuare a coltivare la nostra bellissima passione.

29 Settembre: serra e libro, presentazione col botto!

Bridge over troubled water – Simon & Garfunkel

“Quando sei giù
E ti senti piccola
Qunado hai le lacrime nei tuoi occhi
Io le asciugherò tutte
Sono dalla tua parte
Quando i tempi diventano duri
E amici semplicemente non ne trovi
Come un ponte sulle acque agitate
Io stenderò sotto di me
Come un ponte sulle acque agitate
Io stenderò sotto di me”…

Oggi 30 settembre, mi son svegliato e… rivivo ancora la giornata di ieri, intensa, armoniosa e “bagnata”.
005-1Grazie a tutti voi, che avete risposto numerosi all’invito. Eravamo in tanti, c’era il mondo intorno a me… c’era quel mondo fantastico che solo le orchidee sanno modellare.
Dio pluvio, quasi per incanto e per gran parte della giornata, ha scaricato le sue ire funeste altrove. Nelle prime ore del mattino, in Vicolo Parnasso ha fatto capolino anche il sole… per poco, giusto il tempo di parlare un po’ del libro e di presentare la nuova serra “ORCHIDEA”. Poi, finito il protocollo di rito, il cielo ha scaricato le prime gocce di pioggia, come a voler dire: “i peccati di gola” confessateli al coperto…
014Ed è così che ci siamo ritrovati sotto l’ampio porticato di casa. Tutto lasciava pensare che lo spazio fosse sufficiente, infatti i tavoli predisposti ospitavano già un gran numero di amici, ma una ricognizione nelle serre creò gran panico: dentro e fuori alle serre c’erano ancora molti “imboscati” rapiti dal fascino ed insensibili ai ripetuti richiami.
Alla fine, tutto il folto gruppo, trovò gli spazi necessari per godere dello splendido menu preparato con passione da mia moglie Rosetta in primis, coadiuvata dalla collaborazione di cognate e cognati.

Come sempre, le generose leccornie e gli ottimi vini di accompagnamento, messi a disposizione dagli ospiti, hanno reso ancor più superlativo il buffet: grazie per la vostra generosità!

Uno spettacolo emozionante
010Il programma prevedeva il buffet all’aperto e come “piano B” un eventuale ripiegamento in casa. Ed è stata proprio la pioggia – per la verità non molto insistente – a creare quel fascino discreto, dello stare in casa: una piacevole “occupazione” consensuale di tutti gli spazi disponibili, bellissima ed intima emozione, quella di aprire la tua dimora agli amici.

Il libro
copertina_libro Con l’occasione, fresche di stampa, sono state distribuite anche le prime copie del libro “ORCHIDEA, la passione diventa serra, che racconta di amori, di passioni, di orchidee e della costruzione di una casa ideale per loro: la serra ORCHIDEA, per l’appunto.

Per ora il libro non è ancora edito e quindi non è nelle edicole e nelle librerie. Sono state stampate un centinaio di copie, in parte distribuite agli amici presenti all’evento di ieri. Per avere una copia del libro potete richiederla a info@orchids.it oppure nello spazio dei commenti a questo post.

Un ambizioso progetto è stato portato a termine ed ora penseremo al prossimo.
Grazie ancora a tutti, a Luca Bedin di SERREGIARDINI, lungimirante attore di questa avventura. Grazie anche a chi avrebbe voluto esserci, ma per vari motivi non ha potuto.
Ieri 29 Settembre, come si suol dire: una giornata da incorniciare.

Schio, orchids show 2013

Mancano pochi giorni al via dell’attesissima esposizione orchidofila, patrocinata e organizzata dal Comune di Schio, in collaborazione con il gruppo locale di appassionati orchidofili.
Sabato 21 e domenica 22 settembre
coreografia schio 2013All’orizzonte si intravvede qualche piacevole novità coreografica del set espositivo; le orchidee, che si spera giungano numerose, ringraziano.
Cosa scrivere di seducente per invogliarvi a farci visita? Vediamo un po’!
Di mostre con soggetto “orchidee” ormai in giro se ne vedono di frequente, e la sensazione della ripetitività, aleggia sempre più cupa attorno al “popolo degli orchidofili”, sempre a caccia di novità. Il “branco” dei venditori si spartisce le “piazze” con maestria: c’è chi va di qua e chi va di là, ma senza interferenze. Solo qualche mugugno per l’invasione dei tedeschi, che – a detta di qualche venditore – rovinano la piazza, nel senso che tengono bassi i prezzi, ma niente di più: il business funziona.
schoenorchis_villa_maninLo show, già, lo show è fatto da loro, le maliarde messe in mostra, a volte con maestria ed in altri casi con maldestra imperizia, ma sempre sono loro a vincere, con o senza giudizio. Ma quali sono le particolarità che qualificano una mostra di orchidee. Sicuramente la presenza di piante rare, seppur non appariscenti secondo i canoni dell’estetica commerciale, qualifica l’esposizione. Ad esempio, a Schio sarnno esposti esemplari unici in Europa, sicuramente in Italia. In esposizione ci sarà anche una nutrita popolazione di “micro orchidee”, belle da morire, ma forse insignificanti per i più. Ma il vostro occhio attento saprà certamente apprezzare!
Vi aspettiamo… numerosi! 😉

Domenica 29 Settembre: presentazione del prototipo della serra amatoriale “ORCHIDEA”

… “come se non ci fosse che lei!” 29 settembre… metafora di una canzone d’amore e di tradimento – solo nel sogno di una notte – dedicata al grido che si alza dalla mia vecchia serra, messa a riposo… ma simbolicamente, solo per una notte – lunga notte!

La nuova serra che fa per te.
Domenica 29 Settembre alle ore 11 ci sarà la presentazione della serra “ORCHIDEA” pensata e realizzata “chiavi in mano” per soddisfare le esigenze… o meglio “il sogno” di tutti gli appassionati orchidofili, che amano coltivare orchidee a livello amatoriale.
Quello che vedrete sarà il frutto di 5 mesi di lavoro in sinergia con SERREGIARDINI, azienda che ha sponsorizzato questo progetto, e che poi metterà in produzione di serie, o su ordinazione, con le varianti richieste all’occorrenza.

Tu che sogni la serra da una vita, tu che la serra ce l’hai già, ma qualche innovazione non guasta, tu che le orchidee non ci stanno più e devi ampliare la loro casa, ecco, questo invito è rivolto proprio a te!

Per l’occasione sarà presentato anche il libro dal titolo: ORCHIDEA, la passione diventa serra
Ecco uno stralcio dell’introduzione del libro:

«Nelle librerie e nelle edicole, si possono trovare con facilità, notizie sulle orchidee, manuali di coltivazione di varia caratura e di varie epoche storiche, ma sui loro ambienti di coltivazione – leggi serre – la letteratura è un po’ avara.
Questa è stata la molla che mi ha dato impulso a produrre il presente lavoro letterario. Il libro vi accompagnerà “per filo e per segno” nella costruzione di una serra amatoriale, con esplicazioni, accompagnate da documentazioni
fotografiche.
Per sedurvi e per coinvolgervi anche nella “metabolizzazione” della parte più ostica, quella meramente tecnica, la pubblicazione descriverà una piccola parte della storia delle orchidee, raccontando i suoi miti, i suoi personaggi e le saghe che l’hanno caratterizza. Se volessimo dare una collocazione tematica a questo libro, potremmo vederlo un po’ racconto romanzato, in parte manuale tecnico e per certi aspetti botanico.…»

Tutti siete invitati, nessuno escluso. Per organizzare per bene l’evento e per soddisfare i nostri peccati di gola è sufficiente un vostro cenno di conferma a 042290870 – 3495444568, oppure una mail a info@orchids.it e se lo riterrete più semplice, basta anche un messaggio su Fb dove appare questo link.

Dove ci sarà l’evento?
Pero di Breda di Piave – Vicolo Parnasso n°1 – TREVISO.
Note: per chi verrà da lontano potrà pernottare nei paragi in ottimi ed economici bed and breakfast… per il ristoro problemi zero 😉

Mostra di orchidee a Interneppo, cronaca e impressioni

Non avevo capito bene il contesto nel quale andava collocata questa mostra di orchidee. Aderii istintivamente alla richiesta di collaborazione chiestami da Giulio e Claudio, due giovani orchidofil ed appassionati della botanica in generale, protagonisti insieme ad altri giovani impegnati nell’associazionismo ecologico della zona.
Ora, a cose fatte, è grande la mia soddisfazione per essere stato, grazie alle orchidee, attore in un “film” inedito e gravido di auspici positivi e propedeutici alla conoscenza di un angolo d’Italia ecologicamente incontaminato e per molti aspetti ancora vero.
Arrivarci è stata un’avventura, bella e traumatizzante avventura. Interneppo è una piccola frazione di Bordano (UD)- il paese delle farfalle -, affacciato sul lago di Cavazzo.
Il navigatore mi ha accompagnato all’indirizzo concordato – Via principale n°87 -, ma questo sarebbe stato solo il punto d’incontro con Claudio, propedeutico alle successive e determinanti indicazioni per giungere giù al lago dove si trova il Centro visite, altrimenti noto come “Eco Museo”, una bella edificazione in legno, immersa nel verde in riva al lago.
Prosegui per un Km. – mi dice Claudio – subito dopo il cartello con la scritta “Mandi” (arrivederci in lingua friulana), gira giù a sinistra… e stai attento perché il sentiero è assai impervio.
Ed è quì che inizia l’avventura. La prima parte del sentiero, già strutturata con pavimentazione legata da calcestruzzo, a parte gli scossoni che sin da subito hanno allarmato il carico di piante stipate dentro l’auto, prometteva bene, ma e durato poco. Subito dopo mi son trovato ad affrontare ripidi tornanti in pietrisco, già abbondantemente sgretolato dalle ruote delle auto durante le risalite.

L’avventura
E’ a questo punto che, io e le orchidee, mie compagne di viaggio ci sian messi le mani sui capelli, convinti che non saremmo mai più risaliti per il ritorno… ed invece dopo alcuni tornanti la stradina mi ha accompagnato a destinazione costeggiando il lago ed immergendomi in un paesaggio mozza fiato.
Ovviamente, la stradina è percorribile in auto solamente per questioni di servizio.
Giunto a destinazione e fatti i convenevoli con Nando, Presidente dell’AUSER, Associazione che, su mandato della locale Comunità Montana cura le gestione del Centro visite, si inizia subito a studiare l’allestimento, sì perché era tutto da inventare… o quasi.
Ad aiutarmi c’erano l’infaticabile Claudio e Barbara dell’Associazione “Di tutti i colori”, gruppo locale di giovani impegnati nella divulgazione del patrimonio ecologico dei loro territori. Massimo, il Presidente dell’Associazione, insieme a Giulio, erano già al lavoro con un gruppo di escursionisti in visita guidata, a caccia (fotografica) di orchidee spontanee e dei grifoni.
E’ stato tutto facile, mi verrebbe quasi a dire che le divinità poste a protezione di Geo ci hanno dato una mano.
Forse è stata solamente quella ventata di gioventù impegnata, libera da schemi ed incrostazioni temporali a galvanizzarmi, e, memore delle mie giovanili esperienze associative vissute nel sociale, mi son ritrovato carico di energia e di passione.

Aria nuova
In quest’atmosfera, l’autostima è subito risalita al giusto livello. Lontane mi son apparse le ingratitudini dei “ladri di idee e di orchidee”, o per dirla più schietta di tutto quel sottobosco di ambizioni frustrate, fatto di gelosie di invidie sedimentate nel tempo e nei meandri di vite insignificanti, che mi erano gravitate addosso con l’inganno dell’adulazione iniziale. Lontane le ingratitudini e lontani pure i loro portatori, non ci sono più… se ne sono andati, ma l’aria pura del Club, che pensavo essersi rarefatta da sì tante insidie, si è ritrovata ancora, poca e sporca cosa se n’è andata.

La mostra
L’esposizione di orchidee esotiche può contare oltre 60 specie botaniche in mostra, poche per competere con le grandi mostre, ma carica di significati e di prestigiosi esemplari. Senza ombra di smentita, chi visiterà questa mostra avrà la possibilità di ammirare e di fotografare esemplari unici in Europa. Uno per tutti Ascocentrum garayi E.A. Christenson 1992 eccolo nella foto a sinistra in bella mostra! Purtroppo i fiori sono nella loro fase senile ma pur sempre affascinanti.

I significati
Nei tanti anni passati a coltivare orchidee ed anche ad organizzare mostre, ho sempre cercato di dare un significato ad ogni esposizione, con l’obiettivo di renderle uniche e non ripetitive. In questo conteso, degni di nota sono i temi dati alle varie edizioni di Pordenoneorchidea.
La mostra di Interneppo, questa che vi sto raccontando, viste le orchidee fiorite in Giugno, ho voluto dedicarla a persone e momenti particolari, che hanno costruito il mio stare con le orchidee e con gli amici.

Le dediche
La prima dedica si lega ad un momento triste della vita di un mio compagno di lavoro, quando il destino e un male incurabile gli tolse la figlia Vera, ancora bambina.
Ricordo che in quella occasione chiesi a Guido, sì pure lui Guido, di poter dare il nome della sua bambina scomparsa, ad una mia orchidea in fiore. Non conoscevo ed ancora non conosco il nome di una minuscola piantina dai piccoli fiori bianchi e delicati. Appartiene al genere Eria, ma il nome di specie ancora non mi è noto e da allora l’ho nominata Eria sp.’VERA’, nella speranza che il tempo e l’aiuto di qualche esperto riescano di individuare anche il suo nome di specie, oppure ci diano l’onore di classificarla ex novo.

La seconda dedica mi porta con i pensieri al mio grande Maestro Enzo Cantagalli. Enzo, maestro di vita e di orchidee, vive a Pieris (GO), giuliano e nel contempo friulano. Come avrete potuto leggere nel link, a quest uomo mi legano un grande affetto e tante dazioni di orchidee della sua collezione. Ora Enzo non può più immergersi nel mondo fatato delle orchidee, l’età ha reso buie le sue giornate e la sua mente.
Ecco, quella pianta che mi portai a casa in occasione della prima visita è rifiorita da poco nella mia collezione, una piccola divisione che ho voluto portare in mostra proprio in omaggio al grande Enzo che la coltivò per molti anni: Bifrenaria inodora. Lindl. 1843
Il nome del cultivar esposto a Interneppo sarà : Bifrenaria inodora ‘ENZO’

La terza dedica porta con sé il sapore profondo del Friuli e di un amico friulano dotato di una semplicità e di una generosità uniche: Luigi Peano di Udine.
La sua passione per le orchidee, nasce in Brasile, Paese dove Luigi decise di emigrare tanti anni fa.
Ritornato in patria portò con sé la passione per le orchidee ed anche “qualche” pianta.
Ci conoscemmo un bel giorno, lui venne a casa mia e con quel fare apparentemente riservato che caratterizza i friulani, in quell’occasione mi mostrò delle vere rarità… non solo orchidee.
Allora, mi propose di dividere ogni cosa – sai – disse, così sono sicuro che rimangono vive!
Eccola una di queste “cose”: Laelia purpurata Lindley & Paxton 1852-3
I brasiliani classificano le Laelae e non solo, in una miriade di varietà. Il cultivar della foto e Laelia purpurata semi alba e in omaggio a Luigi desidero nominarla Laelia purpurata semi alba ‘Peanensis’

Spero di aver fatto tesoro degli esempi avuti dalle persone che ho nominato nel post, almeno nelle intenzioni ho cercato di farlo, se ci son riuscito giudicatelo voi.

Il video
Per una completa rassegna dell’evento vi rimando ad un video che a breve sarà pubblicato nel blog.