Flover 2012, una bella esposizione, anzi, bellissima

Il diavolo ha tentato di metterci la coda, scatenando le ire funeste dei venti siberiani, ma il magico gruppo organizzatore gliel’ha tagliata di brutto.

Un’edizione veramente emozionante, questa del 2012, – 23esima per la precisione – mirabile per la coreografia del vascello sventrato in due, per il numero e la qualità delle piante esposte, per la risonanza data dai media locali e soprattutto per quel favoloso lavoro di gruppo che ha permesso un allestimento da favola.
Orchids Club Italia nella veste di catalizzatore, l’Associazione Trentina Orchidee, il Gruppo orchidofilo Jaquard, il gruppo Facebook “Orchidee” e tanti collezionisti amatoriali si sono fusi in un’unica armonia di emozioni, complici le nostre orchidee, che hanno catturato gli sguardi ammirati del pubblico, numeroso sin dalle prime battute, nonostante la neve ed il freddo siberiano, ben poco consoni con i giorni di S. Valentino.

Orchids Club Italia ringrazia i tanti collaboratori, in modo particolare lo staff operativo del Flover, gli amici del Club, Gabriella Muraro, Carlo Ivano De Marchi, Susanna Zoccolini, Gianni Faccioli, Alberto Ghedin, gli amici del gruppo orchidofilo Jaquard, Giada Curreli, Massimo Rampon, Roellke Orchideen, per il loro fattivo contributo operativo e per le loro piante messe a disposizione, ed inoltre, tutte le amiche ed amici che son venuti a farci visita con le loro delizie del palato.

L’esposizione doveva chiudere i battenti oggi, ed invece, a grande richiesta rimarrà ancorata al vascello fino a Domenica prossima…vi aspettiamo, la festa non è ancora finita e l’amore nemmeno.

EOC di Budapest, aria di flop.

A due mesi dall’evento, sono pochissime le Associzioni accreditate ed altrettanto sguarnita è la presenza di venditori, che sia causa della crisi generale e nello specifico dell’incerta siatuazione economico-politica del Paese ospitante?
Ad oggi, nel sito ufficiale dell’organizzazione si registra l’adesione, oltre alla ovvia presenza dell’Associazione ungherese organizzatrice, la DOG Tedesca, quella Austriaca, che ospiterà la prossima EOC, l’AIO Associazione Italiana di Orchidologia, qualche orto botanico ed una fantomatica sigla italiana di non meglio qualificati hobbisti (noi italiani non ci facciamo mai mancare nulla), critichiamo l’Associazione ufficiale e poi andiamo in ordine sparso se non contrario.
Al momento non sono accreditati Paesi importanti quali Inghilterra, Francia, Spagna, Danimarca, Finlandia, Paesi Bassi, Romania, Slovenia ed altri.
Il paragone con le passate edizioni deve preoccupare un po’ tutta l’orchidologia europea, certo, la grave situazione politica ungherese che vede in pericolo anche le fondamentali regole democratiche di quel Paese ha sicuramente influito a creare attendismo, ma tant’è!
Auspichiamo che L’AIO valuti con attenzione il da farsi, Orchids Club Italia si rimetterà alle scelte dell’ Associazione Italiana di Orchidologia che rappresenta l’Italia a livello internazionale.

Epidendrum nanum

Epidendrum nanum
Epidendrum nanum C. Schweinf.
Bot. Mus. Leafl. 11: 102, tab. 11, fig. 10-13. 1943
Dimensione del fiore[1 cm]

Specie endemica in Perù e Bolivia nelle fitte foreste montane umide ad altitudini da 1300 a 1700 metri. Pianta di dimensioni miniaturizzate, cresce con steli leggermente compressi completamente avvolti da guaine imbricate che portano foglie lanceolate, acute e conduplicate. Fiorisce nella stagione fredda. Epidendrum nanum è incluso nel gruppo “nanum” e si caratterizza per il labello trilobato.

Epidendrum nanum appartiene al – GRUPPO nanum – che comprende le seguenti specie:

Epidendrum bonitense Hágsater & Dodson 1993 Ecuador
Epidendrum dichaeoides Carnevali & GARomero 1992 Brasile
Epidendrum jessupiorum Hágsater & Dodson 2001 Ecuador
Epidendrum lueri Dodson & Hágsater 1989 Ecuador
Epidendrum macasense Hágsater & Dodson 1993 Ecuador
Epidendrum madsenii Hágsater & Dodson 1999 Ecuador
Epidendrum milenae Dodson & Vasquez 1989 Ecuador, Perù Bolivia
Epidendrum nanopsis Dodson & Hágsater 1989
Epidendrum nanum C. Schweinf. 1943 Perù Bolivia
Epidendrum thelephorum Hágsater & Dodson 1993 Ecuador
Epidendrum Tingo-Mariae Hágsater 1999 Perù

GRUPPO Nanoecallosum SOTTOGRUPPO nanum si differenzia per la forma del labello delle sue specie – struttura intera e non trilobata).
Epidendrum nanodentatum Hagsater & Dodson 2006 Ecuador
Epidendrum nanoecallosum Hagsater & Santiago 2009 Colombia
Epidendrum nanosimplex Hágsater & Dodson 1999 Ecuador
Epidendrum renzii Garay & Dunst. 1965 Venezuela

Robiquetia cerina sin. Robiquetia merillii

Foto in evidenza: Robiquetia cerina . collezione rio Parnasso, in fiore 03 – 01 – 2017

Robiquetia cerina (Rchb.f.) Garay, Bot. Mus. Leafl. 23: 196 (1972).
Sinonimi: Saccolabium cerinum (Rchb. f. 1888) – Robiquetia merrillii (Ames) Ames, Orchidaceae 7: 123 (1922).
Basionimo: Malleola merrillii Ames, Orchidaceae 5: 236 (1915).

In alcuni testi sono considerate due specie separate, ma la tendenza è quella di ritenere Robiquetia merillii sinonimo di Robiquetia cerina
Robiquetia Cerina è una specie monopodiale a portamento pendulo, cresce soprattutto in Nuova Guinea e nelle Filippine. Le piante crescono come epifite sui tronchi degli alberi ad altitudini oltre 350 metri. I fiori sono molto piccoli (3 mm di larghezza), ma formano una densa infiorescenza assomigliante d un grappolo d’uva, racemosa, conica, con i fiori che si aprono in successione a partire dalla parte superiore e durano da 2-4 o 5 settimane. Questa specie crescerà bene in un cestino o in un vaso appeso in ambiente ombreggiato arioso e luminoso, dove potrà rimanere senza particolare cura per molti anni fino a costituire un grosso esemplare.