Dossinia marmorata, una bella orchidea gioiello

Tutti gli appassionati di orchidee hanno coltivato e coltivano qualche specie di orchidea, nota come “orchidea gioiello”.
Per la verità non sono tenute in grande considerazione dai collezionisti “smaliziati”, vuoi per la relativa facilità di coltivazione, ma anche perché – a torto – sono ritenute comuni nel mercato.
Con questo post desidero spezzare una lancia in favore di queste orchidee.
Jewel orchids
Fra le migliaia di specie che compongono la grande famiglia delle orchidacee c’è un gruppo – più avanti andremo a conoscerlo un po più da vicino – che si è conquistato il sostantivo “gioiello” soprattutto per la particolare bellezza delle foglie: i fiori non sono l’elemento principale che attira l’attenzione degli appassionati orchidofili.
Una bella rivincita delle orchidaceae contro chi – non a torto – afferma che gran parte delle specie che compongono la famiglia, fiori a parte, non sono per niente belle come piante – le orchidee gioiello decorano le nostre case soprattutto per il fascino della loro vegetazione.

dossinia_mar_pianta_1dossinia_mar_piantadossinia_mar_fiori

Dossinia marmorata C. Morren in Ann. Soc . Gand. 4 (1848) , 171.
Dossinia: nome di genere dato in onore di M.E. P. Dossin (1777-1852), botanico Belga.
Specie tipo: Dossinia marmorata
Denere composto da due specie: Dossinia cristata (Blume) Miq. 1859 – Dossinia marmarata Lindl. 1857 –
Dossinia marmorata è endemica nel Borneo, vive nel sottobosco di foglie e muschio o tra le rocce delle foreste calcaree pianeggianti e collinari, fino a 400 metri di altitudine, come una miniatura di piccole dimensioni. E’ un’orchidea terricola da clima caldo.
Sinonimi: Cheirostylis marmorata (C.Morren) Lindl. ex Lem. 1848; Ludisia argyroneura Miq. 1861; Macodes marmorata (C.Morren) Rchb.f. 1858
Continua a leggere

Jacquiniella equitantifolia

Origine del nome Jacquiniella – forma diminutiva del genere Jacquinia, così chiamata in onore di Nicolaus Joseph Jacquin, botanico Austriaco/Olandese del diciottesimo secolo – equitantifolia – struttura sequenziale delle foglie, ai lati del fusto di sviluppo.

jaquiniella_eqitant_p_3_1Jacquiniella equitantifolia (Ames) Dressler, Taxon 15: 242 (1966).
Basionimo: Epidendrum equitantifolium Ames, Schedul. Orchid. 4: 39 (1923).
Sinonimi: Briegeria equitantifolia (Ames) Senghas, Orchidee (Hamburg) 31: 30 (1980).- Epidendrum equitans Lindl., Edwards’s Bot. Reg. 24 (Misc.): 44 (1838), nome non accattato.
Luoghi d’origine: Messico (Chiapas), Guatemala, Belize, Honduras, Nicaragua, Costa Rica, Panama, Brasile (Pará), Bolivia; vive nelle foreste umide delle prime alture collinari fino ad oltre 1300 metri di altezza. E’ una specie a sviluppo monopodiale pendulo, epifita di medie dimensioni da clima caldo.
Continua a leggere

Quiz di ottobre

quiz_ott_09Anche questa orchidea è stata all’esposizione EOC di Dresda: due medaglie – argento nel suo gruppo e bronzo per la specie.
Tanto per tener vivo quell’evento orchidofilo di primo piano, immeritatamente ignorato, organizziamo un bel quiz.
Prova ad indovinare: genere, specie ed origine etimologica del nome di specie.
Buon divertimento

Pleurothallis tribuloides… ma, i fiori?

I giudici dell’EOC di Dresda sono stati veramente bravi a scovare i fiori di questa deliziosa miniatura.

Questa miniatura ben coltivata ed al massimo della sua fioritura è stata esposta nello stand italiano presente all’EOC di Dresda (2009). Tanto era rigogliosa questa orchidea che la sua vegetazione nascondeva completamente i numerosissimi fiori.
Ciò nonostante si è beccata una bella medaglia d’argento assegnatale dalla qualificatissima giuria internazionale (detto fra noi abbiamo voluto mettere amichevolmente alla prova la giuria esponendo questa pianta… complimenti e grazie).

Descrizione
plleurothallis_tribuloidesPleurothallis tribuloides (Sw.) Lindl. 1830 – Sottogenere Specklinia – Sezione Tribulodes Luer 1986.
Secie epifita, vive in America centrale ad altitudini tra i 300 ed i 1300 metri in boschi densi, sempreverdi o decidui e cresce sulle querce in campo aperto. Ama clima intermedio caldo, si sviluppa in forma densamente cespitosa con vegetazioni unifoliate che formando una minuta infiorescenza racemosa alla loro base. Le foglie sono coriacee, ellittico-oblanceolate, apiculate, strette alla base, picciolate e avvolte da 2-3 guaine tubolari, dalle quali escono le infiorescenze nella tarda estate inizio autunno.
pleurothallis_tribuloides_1Pleurothallis tribuloides ama temperature intermedio calde, buona umidità, clima ventilato e luce decisa ma non diretta. Può essere coltivata sia su zattera che in vaso con substrato drenante: le bagnature devono essere costanti ma moderate (il secco eccessivo gli fa male tanto quanto le eccessive bagnature).
L’origine del nome di specie probabilmente trae origine dalla sua somiglianza con il Tribulus (genere sub tropicale appartenente alla famiglia dei “bean-caper” – Tribulus tribulos dal greco, “3 punte”, (tri-“tre”, e BELOS, “freccia” ), e-oides, “simile”, in riferimento al fiore tre punte.

PS) L’ esemplare in foto vive da molti anni nella mia collezione con vicende alterne, questa volta si è fatto bello proprio al momento giusto! Non è poi tanto facile!