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Graphorkis lurida

Graphorkis, un genere abbastanza insolito appartenente alla Tribù Cymbidieae.
Genere:
Autore: Thouars
Pubblicazione: Nouv. Bull. Sci. Soc. Phiom. Paris 1(19):318 (1809)
SOTTOFAMIGLIA: Epidendroideae.
TRIBU’: Cymbidieae.
SOTTOTRIBU’: Cymbidiinae
Nota: la forma ortografica originale del nome era “Graphorchis” è stata variata con Graphorkis in Hist. Orchid., Table 4, sub 3,t. 39 (1822)

La Tribù
Graphorkis, insieme a Galeandra, Grammatophyllum e Grobya, sono tutti generi, membri della Tribù Cymbidiae, Sottotribù Cyrtopodiinae.
Le caratteristiche comuni dei vari membri di questa Tribù, sono gli pseudobulbi con vari internodi dai quali spuntano le foglie e le infiorescenze.
I fiori sono resupinati (labello rivolto all’ingiù), con la colonna prominente.
Fra i parenti molto affini a questo gruppo, troviamo Ansellia, Cymbidium e Cyrtopodium.
Dressler (1993) evidenzia l’estrema variabilità del gruppo, mentre Stern e Judd (2002) osservano “che le caratterisiche anatomiche non sono un valore esaustivo nel determinare le affinità all’interno di questa tribù”.
Il genere Graphorkis, inizialmente composto da oltre 60 specie, per la maggior parte spostate nel genere Eulophia, attualmente contiene solamente alcune specie africane.

La specie
Collezione Guido De Vidi – diritti riservati
Graphorkis lurida (Sw.) Kuntze
Pubblicata in: Revisio Generum Plantarum 2: 662. 1891.
Prima denominazione: Limodorum luridum Sw.
Neues Journal für die Botanik 1: 87. 1805.
Taxon: Graphorkis Thouars
Histoire Particulière des Plantes Orchidées . 1822.
Questa orchidea è endemica nella zona centrale africana, Camerum e Repubbliche vicine, e può essere trovata tra 300 – 1300 metri di altitudine.
Specie epifita a sviluppo simpodiale, produce pseudobulbi conici abbastanza tozzi, che si spogliano delle foglie alla loro maturazione.

Quando gli pseudobulbi sono maturi è indispensabile avviare un periodo di secco, che consente loro di perdere le foglie e di entrare nella fase dormiente durante la quale la pianta va mantenuta al caldo ed alla luce.
Le regolari bagnature possono iniziare con la formazione dei nuovi germogli e successivamente degli steli fiorali.

Gli steli fiorali, lunghi circa 30 centimetri, spuntano dalla base degli pseudobulbi e maturano in primavera, formando piccoli fiori di colore giallo marrone, molto attraenti e vagamente assomiglianti a quelli dei Cymbidium miniature.

Le spighe fiorali portano circa 50 fiori di piccola dimensione, maculati di giallo e marrone.
Come si è già detto sopra, gli steli fiorali si formano e si aprono in tarda primavera.

Coltivazione consigliata
In sito questa specie cresce nelle biforcazioni delle palme Hyphaene e quindi il substrato ideale va creato su zattere con l’aggiunta di materiale fibroso, oppure in In piccoli vasi di 10 – 12 cm di diametro con substrato drenante (bark medio sminuzzato e miscelato con torba di sfagno).