Dendrobium speciosum, considerato da molti collezionisti il Re delle orchidee.
Oggi la giornata è fredda e luminosa, il sole entra in serra, filtrato da quel sottile velo di polveri finissime che col tempo oscurano sempre più, la parte esterna del tetto e delle pareti. Una patina verde di alghe minute, dipinge l’interno con strani disegni, resi ancor più metafisici dalle tracce informi, disegnate da qualche lumaca in cerca di cibo. Con le alghe e con i muschi della mia serra, ho ingaggiato da anni una bella sfida per il mantenimento dell’equilibrio ecologico e biologico complessivo.
Alghe, muschi e licheni in serra, sono segnalatori importantissimi della bontà dell’habitat interno e quindi il coltivatore di orchidee deve imparare a convivere con essi e soprattutto non deve modificare il precario equilibrio biologico complessivo, da un lato impedendo una loro eccessiva proliferazione, e, d’altro canto, garantendogli buone condizioni vitali che poi indirettamente, risultano ottimali anche per le orchidee.
Durante la stagione invernale le pareti interne della mia serra si ricoprono di un esteso strato di alghe verdi che impediscono progressivamente alla luce di filtrare e quindi, in ossequio a quanto scritto prima, con le prime giornate primaverili, calde e soleggiate, devo immancabilmente attivare le “grandi pulizie Pasquali”, che si materializzano in un lavaggio generale di tetto e pareti, con l’ausilio di un getto d’acqua a 20 atmosfere: alla fine dei lavori esco dalla serra, bagnato più delle piante.
Descrizione
Ho iniziato il mio racconto con l’intenzione di descrivervi una specie interessantissima, profumata e bella al punto da essere chiamata “speciosa”.
Come spesso capita quando si cercano notizie sulle orchidee, si consultano i libri della biblioteca, poi si fa qualche ricerca sul web, ed ecco che le sorprese non mancano: quella che da anni conoscevi come Dendrobium speciosum ha cambiato nome… non ancora formalmente, però!
Leggeremo più avanti che questa specie è originaria del continente Australe. Qualche anno fa un gruppo di tassonomi australiani ha pubblicato uno studio per una nuova nomenclatura dei Dendrobium australiani “Clements, M.A. & Jones, D.L. (2002) Nomenclatural changes in the Dendrobieae (Orchidaceae) 1: The Australasian Region. The Orchadian 13(11)”. Secondo le analisi di questi tassonomi, anche la nostra stupenda orchidea dovrebbe cambiare nome e diventare: Thelychiton speciosus
Però, il mondo scientifico internazionale non la considera una nomenclatura accettata e quindi, formalmente, il nome accettato di specie rimane: Dendrobium speciosum (Smith), Exot. Bot. 1: 17 (1804).
Sinonimi:
Callista speciosa (Sm.) Kuntze, Revis. Gen. Pl. 2: 655 (1891).
Dendrobium speciosum var. typicum Domin, Biblioth. Bot. 89: 539 (1915), nom. inval.
Dendrocoryne speciosum (Sm.) Brieger, Schlechter Orchideen 1(11-12): 724 (1981).
Tropilis speciosa (Sm.) Butzin, Willdenowia 12: 250 (1982).
Note storiche
L’epiteto latino specios(us) è stato assegnato a quest’orchidea per esprimere la bellezza dei suoi grandi steli fiorali carichi di molti fiori profumati color crema, da Sir James Smith.
Sir James Smith ricevette in regalo una pianta di Dendrobium speciosum dal Chirurgo J. Whit che la raccolse a Port Jackson. Questa pianta si trova ora all’Herbarium di Linn; altre piante di Dendrobium speciosum furono inviate al Kew Garden da Cunningham nel 1823.
Questa specie spettacolare è ampiamente presente lungo il litorale orientale dell’Australia, dove si sviluppa generalmente sulle rocce di arenaria e più raramente sugli alberi.
Generalmente, questa orchidea a sviluppo simpodiale cresce sulle scogliere rocciose ed è quindi litofita. Qualche colonia può essere trovata anche sugli alberi delle foreste vicine alle scogliere dove si formano dei gruppi giganteschi di piante che offrono viste spettacolari, quando sono in fiore.
In coltivazione non è una pianta di facile fioritura, richiede tutta la luce possibile ed un periodo fresco e secco prima della fioritura. Se si riesce a garantire condizioni ottimali, fiorisce in inverno – Gennaio – ed i suoi fiori emanano un gradevole profumo, ad ogni buon conto, Dendrobium speciosum è un buon biglietto da visita per il collezionista.
Nel suo habitat naturale, Dendrobium speciosum occupa una vasta gamma, che può variare dal livello del mare alle quote alte della montagna. In ogni caso assumono sempre particolare importanza la luce che deve essere generosa, la temperatura che nella stagione invernale deve scendere decisamente, ed il clima che in tale periodo deve essere secco.
Questa orchidea è fra le più grandi che si possono trovare in Australia.
I grandi pseudobulbi a forma conica con diametro di 5 – 6 centimetri alla base e 3 all’apice, possono raggiungere anche 60 centimetri d’altezza e portano più foglie apicali.
Gli pseudobulbi rimangono sulla pianta per molti anni (anche 12) e formano quindi dei ceppi enormi. Le radici raramente sono aeree e tendono invece a svilupparsi in modo compatto alla base, spargendosi attraverso le fessure della roccia arenaria.
Una delle sensazioni più piacevoli offerte dal Dendrobium speciosum in natura è l’aroma, che può propagarsi fino a grandi distanze dai fiori che lo emanano. I gambi dei fiori sono eretti, lunghi e diritti o un po incurvati, con i racemi molto lunghi portanti anche 70 – 100 fiori.
I colori dei fiori variano dal bianco, al crema, al colore giallo forte: il labello è bianco con macchiaturee venature color rosso porpora, i fiori possono rimanere aperti per fino a 2 o 3 settimane.
Dalla semina, possono trascorrere anche 10 anni prima di veder fiorire il Dendrobium speciosum.
Dendrobium speciosum è una delle orchidee più facili da far crescere – non altrettanto da far fiorire – e, clima permettendo – temperature minime garantite sopra lo zero termico – può essere coltivato in giardino legato ad un albero o su una roccia, dovunque sarà sistemato prospererà senza problemi. Il sistema preferito è in vasi con composto di corteccia d’abete di grossa pezzatura.
Le bagnature dovranno essere più copiose in estate. Durante lo sviluppo vegetativo e dopo la fioritura, la pianta va nutrita con fertilizzante NPK 20.20.20. Per raggiungere una copiosa fioritura, dal tardo autunno e per tutta la stagione invernale, vanno drasticamente ridotte le annaffiature ed abbassata la temperatura.
Per questa pianta, la buona luce è essenziale, può sopportare il sole pieno persino durante i mesi estivi. Io ho risolto i problemi delle difficili fioriture dovute allo scarso sbalzo termico invernale consentito alla mia serra, piazzando il mio Dendrobium speciosum nella parte più calda (in estate) e più luminosa della serra.
Note tassonomiche.
Dendrobium speciosum appartiene alla Sezione Dendrocoryne ma a causa delle facilissime eterogeneità intergenetiche ed intragenetiche, crea particolari rompicapi alle nuove schiere di botanici.
In diverse zone geografiche dell’Australia orientale sono state riscontrate sostanziali variazioni morfologiche all’interno della specie, motivo questo, di continue disquisizioni fra gli esperti: devono essere considerate varietà, sottogruppi oppure ibridi?
La tesi dominante è che Dendrobium speciosum sia da considerare una specie variabile, strutturata in forme diverse legate fra loro da una continuità complessa ad esempio: hillii, grandiflorum, curvicaule, pedunculatum e capricornicum. Per poter identificare inequivocabilmente le caratteristiche dei vari individui, sarebbe opportuno conoscere le loro origini geografiche. Come si è già letto in precedenza, a complicare ulteriormente la vita dei collezionisti di orchidee, “Clements, M.A. & Jones, D.L. (2002) Nomenclatural changes in the Dendrobieae (Orchidaceae) 1: The Australasian Region. The Orchadian 13(11)”, hanno recentemente collocato il Dendrobium speciosumed altre specie di Dendrobium fra le specie vegetali cleistogame.
Elenco delle specie di Dendrobium rinominate da “Clements, M.A. & Jines, D.L.(2002)”:
Ad oggi la tassonomia ufficiale le raggruppa ancora nel vecchio genere Dendrobium.
Thelychiton adae (F.M.Bailey) M.A.Clem. & D.L.Jones in Orchadian 13(11): 491 (2002): Dendrobium adae.
Thelychiton capricornicus (Clemesha) M.A.Clem. & D.L.Jones in Orchadian 13(11): 491 (2002): Dendrobium speciosum var. capricornicum.
Thelychiton carnarvonensis (Peter B.Adams) M.A.Clem. & D.L.Jones in Orchadian 13(11): 491 (2002): Dendrobium kingianum subsp. carnarvonense.
Thelychiton comptonii (Rendle) M.A.Clem. & D.L.Jones in Orchadian 13(11): 491 (2002): Dendrobium comptonii.
Thelychiton curvicaulis (F.M.Bailey) M.A.Clem. & D.L.Jones in Orchadian 13(11): 491 (2002): Dendrobium speciosum var. curvicaule.
Thelychiton delicatus (F.M.Bailey) M.A.Clem. & D.L.Jones in Orchadian 13(11): 491 (2002): Dendrobium speciosum var. delicatum.
Thelychiton falcorostrus (Fitzg.) M.A.Clem. & D.L.Jones in Orchadian 13(11): 491 (2002): Dendrobium falcorostrum
Thelychiton finniganensis (D.L.Jones) M.A.Clem. & D.L.Jones in Orchadian 13(11): 491 (2002): Dendrobium finniganense.
Thelychiton fleckeri (Rupp & C.T.White) M.A.Clem. & D.L.Jones in Orchadian 13(11): 491 (2002): Dendrobium fleckeri.
Thelychiton gracilicaulis (F.Muell.) M.A.Clem. & D.L.Jones in Orchadian 13(11): 491 (2002): Dendrobium gracilicaule.
Thelychiton gracillimus (Rupp) M.A.Clem. & D.L.Jones in Orchadian 13(11): 491 (2002): Dendrobium speciosum var. gracillimum.
Thelychiton jonesii (Rendle) M.A.Clem. & D.L.Jones in Orchadian 13(11): 491 (2002): Dendrobium jonesii.
Thelychiton jonesii subsp. bancroftianus (Rchb.f.) M.A.Clem. & D.L.Jones in Orchadian 13(11): 491 (2002): Dendrobium speciosum var. bancroftianum.
Thelychiton jonesii subsp. blackburnii (Nicholls) M.A.Clem. & D.L.Jones in Orchadian 13(11): 491 (2002): Dendrobium fusiforme var. blackburnii.
Thelychiton kestevenii (Rupp) M.A.Clem. & D.L.Jones in Orchadian 13(11): 491 (2002): Dendrobium kestevenii.
Thelychiton kingianus (Bidwill ex Lindl.) M.A.Clem. & D.L.Jones in Orchadian 13(11): 491 (2002): Dendrobium kingianum.
Thelychiton moorei (F.Muell.) M.A.Clem. & D.L.Jones in Orchadian 13(11): 491 (2002): Dendrobium moorei.
Thelychiton nitidus (F.M.Bailey) M.A.Clem. & D.L.Jones in Orchadian 13(11): 491 (2002): Dendrobium speciosum var. nitidum.
Thelychiton pedunculatus (Clemesha) M.A.Clem. & D.L.Jones in Orchadian 13(11): 491 (2002): Dendrobium speciosum var. pedunculatum.
Thelychiton pulcherrimus (Rupp) M.A.Clem. & D.L.Jones in Orchadian 13(11): 492 (2002): Dendrobium kingianum var. pulcherrimum.
Thelychiton rex (M.A.Clem. & D.L.Jones) M.A.Clem. & D.L.Jones in Orchadian 13(11): 492 (2002): Dendrobium rex.
Thelychiton ruppiosus (Clemesha) M.A.Clem. & D.L.Jones in Orchadian 13(11): 492 (2002): Dendrobium ruppiosum.
Thelychiton speciosus (Sm.) M.A.Clem. & D.L.Jones in Orchadian 13(11): 492 (2002): Dendrobium speciosum.
Thelychiton suffusus (Cady) M.A.Clem. & D.L.Jones in Orchadian 13(11): 492 (2002): Dendrobium suffusum.
Thelychiton tarberi (M.A.Clem. & D.L.Jones) M.A.Clem. & D.L.Jones in Orchadian 13(11): 492 (2002): Dendrobium tarberi.
Thelychiton adae (F.M.Bailey) M.A.Clem. & D.L.Jones in Orchadian 13(11): 491 (2002): Dendrobium adae.
Thelychiton capricornicus (Clemesha) M.A.Clem. & D.L.Jones in Orchadian 13(11): 491 (2002): Dendrobium speciosum var. capricornicum.
Thelychiton carnarvonensis (Peter B.Adams) M.A.Clem. & D.L.Jones in Orchadian 13(11): 491 (2002): Dendrobium kingianum subsp. carnarvonense.
Thelychiton comptonii (Rendle) M.A.Clem. & D.L.Jones in Orchadian 13(11): 491 (2002): Dendrobium comptonii.
Thelychiton curvicaulis (F.M.Bailey) M.A.Clem. & D.L.Jones in Orchadian 13(11): 491 (2002): Dendrobium speciosum var. curvicaule.
Thelychiton delicatus (F.M.Bailey) M.A.Clem. & D.L.Jones in Orchadian 13(11): 491 (2002): Dendrobium speciosum var. delicatum.
Thelychiton falcorostrus (Fitzg.) M.A.Clem. & D.L.Jones in Orchadian 13(11): 491 (2002): Dendrobium falcorostrum.
Thelychiton finniganensis (D.L.Jones) M.A.Clem. & D.L.Jones in Orchadian 13(11): 491 (2002): Dendrobium finniganense.
Thelychiton fleckeri (Rupp & C.T.White) M.A.Clem. & D.L.Jones in Orchadian 13(11): 491 (2002): Dendrobium fleckeri.
Thelychiton gracilicaulis (F.Muell.) M.A.Clem. & D.L.Jones in Orchadian 13(11): 491 (2002): Dendrobium gracilicaule.
Thelychiton gracillimus (Rupp) M.A.Clem. & D.L.Jones in Orchadian 13(11): 491 (2002): Dendrobium speciosum var. gracillimum.Orchadian 13(11): 491 (2002): Dendrobium jonesii.
Thelychiton jonesii subsp. bancroftianus (Rchb.f.) M.A.Clem. & D.L.Jones in Orchadian 13(11): 491 (2002): Dendrobium speciosum var. bancroftianum.
Thelychiton jonesii subsp. blackburnii (Nicholls) M.A.Clem. & D.L.Jones in Orchadian 13(11): 491 (2002): Dendrobium fusiforme var. blackburnii.
Thelychiton kestevenii (Rupp) M.A.Clem. & D.L.Jones in Orchadian 13(11): 491 (2002): Dendrobium kestevenii.
Thelychiton kingianus (Bidwill ex Lindl.) M.A.Clem. & D.L.Jones in Orchadian 13(11): 491 (2002): Dendrobium kingianum.
Thelychiton moorei (F.Muell.) M.A.Clem. & D.L.Jones in Orchadian 13(11): 491 (2002): Dendrobium moorei.
Thelychiton nitidus (F.M.Bailey) M.A.Clem. & D.L.Jones in Orchadian 13(11): 491 (2002): Dendrobium speciosum var. nitidum.
Thelychiton pedunculatus (Clemesha) M.A.Clem. & D.L.Jones in Orchadian 13(11): 491 (2002): Dendrobium speciosum var. pedunculatum.
Thelychiton pulcherrimus (Rupp) M.A.Clem. & D.L.Jones in Orchadian 13(11): 492 (2002): Dendrobium kingianum var. pulcherrimum.
Thelychiton rex (M.A.Clem. & D.L.Jones) M.A.Clem. & D.L.Jones in Orchadian 13(11): 492 (2002): Dendrobium rex.
Thelychiton ruppiosus (Clemesha) M.A.Clem. & D.L.Jones in Orchadian 13(11): 492 (2002):
Thelychiton speciosus (Sm.) M.A.Clem. & D.L.Jones in Orchadian 13(11): 492 (2002): Dendrobium speciosum.
Thelychiton suffusus (Cady) M.A.Clem. & D.L.Jones in Orchadian 13(11): 492 (2002): Dendrobium suffusum.
Thelychiton tarberi (M.A.Clem. & D.L.Jones) M.A.Clem. & D.L.Jones in Orchadian 13(11): 492 (2002): Dendrobium tarberi.
Significato del nome: Thelychiton .
Thelychiton deriva dalla composizione di due parole greche – thely = femmina, chiton = coperto, in riferimento alla colonna del fiore, che nelle due specie di questo genere – originarie dell’isola della Norfolk – la superficie stigmatica è circondata dal tessuto della colonna (che forma un tubo) con la copertura dell’antera. Per questo motivo tali specie non possono essere impollinate tramite lo scambio di pollinia: sono cleistogame. In queste piante l’impollinazione avviene per autogamia.
Dendrobium deriva dalla composizione di due parole greche – dendro = albero, bios = vita – per evidenziare l’abitudine di vita sugli alberi di molte specie del genere.
speciosus – dal latino specios (us) = belli in riferimento ai grandi steli fiorali.
Note personali:
– Osservando la morfologia dei fiori del Dendrobium speciosum della mia collezione (vedi foto sopra), ho qualche dubbio a raggrupparlo fra le orchidee cleistogame.
– Probabilmente la nuova proposta di classificazione che ancora mette in subbuglio gli studiosi europei, si basa su studi del DNA? Ad oggi non ci è dato di sapere.
– Le foto del post presentano un esemplare di Dendrobium speciosum della mia collezione e possono essere usate per scopi non commerciali.