Rhyncholaelia digbyana

Una scoperta molto fragrante

Qualche sera fa a casa mia, complice la calura estiva che ci ha colto di sorpresa, si è deciso ci cenare all’aperto sotto l’ombreggiante sistemato davanti alla serra delle orchidee. Forse il buon menù, magari anche la musica soffusa e rilassante, certo è che il buio ci ha sorpresi ancora con i piedi sotto il tavolo. Direte voi: Che centra “Lucullo” con le orchidee? – Centra perché eravamo vicini all’ingresso aperto della serra, dal quale con l’avanzare dell’oscurità usciva sempre più intensamente una fragranza di agrumi e lilium.
La percezione di quel piacevole aroma si andava facendo sempre più intensa, tanto da invitarci a scoprirne la provenienza. Appena dentro, appesa in alto c’era una bella Rhyncholaelia digbyana fiorita,…la fragranza proveniva tutta dai suoi fiori. Siamo rimasti molto affascinati, e sorpresi, soprattutto gli ospiti increduli che un fiore potesse emanare un aroma così intenso.
Rhyncholaelia digbyana, particolare del fiore
Rhyncholaelia digbyana [Lindley]Schlecter 1918
Origine del nome di specie: in onore di Digby’s Beaked, orchidofilo inglese del diciannovesimo secolo (1800).
Sinonimi:
Bletia digbyana [Lindley]Rchb.f 1861 – Brassavola digbyana Lindley 1846 – Brassavola digbyana var fimbripetala [Ames] H.G. Jones 1962 – Cattleya digbyana hort. ex Gentil – Laelia digbyana [Lindley]Benth. 1880 – Laelia digbyana var fimbripetala Ames 1932 – Rhyncholaelia digbyana fimbripetala [Ames] Hawkes 1964
Per molto tempo questa specie è stata classificata come membro del genere Brassavola, con cui per altro condivide soltanto qualche caratteristica morfologica: antera, colonna ed ovario molto prolungati.
Questa orchidea epifita è endemica della penisola dello Yucatan, Belize, Honduras, parte del Guatemala e stati messicani di Campeche, nord-est dello Yucatan e regione del Quintana Roo, specialmente a Cancun, città affacciata sul Mare nel Messico orientale.
Si racconta che a Cancun, sulle rive collinose piegate verso il mare, le colonie di Rhyncholaelia digbyana siano tanto estese da essere considerate “piante infestanti”.

La struttura vegetativa e morfologica di quest’orchidea, ricorda le Cattleyae e ancor di più le Laeliae.

Rhyncholaelia digbyana collezione Guido De Vidi – foto 16.06.06
Si sviluppa in forma simpodiale con pseudobulbi (alti 20 – 30 centimetri), carnosi, allungati e relativamente appiattiti, con una sola foglia apicale molto spessa di colore grigio verde a volte con vaghe zone rosse o porpora.
Il periodo di fioritura varia da Maggio ad Agosto, in qualche cultivar si possono anche ottenere più fioriture progressive durante l’anno.
I fiori solitari color verde mela tendente al crema, sono molto decorativi e relativamente grandi (fino a 10 – 13 centimetri).
La caratteristica inconfondibile di quest’orchidea è indubbiamente la struttura dei suoi fiori e specialmente del labello, bianco con la gola verde ed il bordo esterno tutto vistosamente fimbriato.
Esiste una varietà, che presenta anche i petali parzialmente fimbriati ed è abbastanza rara: Rhyncholaelia digbyana var fimbripetala.
Altra particolarità di Rhyncholaelia digbyana è l’intenso profumo notturno dei suoi fiori.
La fragranza notturna dei fiori di quest’orchidea è un mixer fra il profumo degli agrumi e quello più dolce dei Lilium.
I fiori di questa specie sono fra i più profumati della mia serra; ti catturano e quando ti allontani da loro, dopo una prolungata “sniffata” devi ritornare ancora, tanto è piacevole la sensazione: pensate quanto forte è l’attrazione per i loro pronubi impollinatori, che sono le farfalle notturne.

Brevi note colturali
Rhyncholaelia digbyana è considerata pianta facile da coltivare, ma spesso i venditori si dimenticano di porre l’accento sulla difficoltà a farla fiorire in coltivazione.
In natura questa specie trova il suo ambiente di sviluppo vivendo da epifita sui cactus, in zone molto luminose e caratterizzate da periodi di siccità prolungata: in coltivazione nelle nostre zone temperate è molto difficile dare tanta luce, soprattutto durante la stagione invernale e quindi dura molta fatica a farla fiorire fiorire.
Ad ogni buon conto provar non nuoce, può essere coltivata sia in vasi, che su cestini o zattere: importante garantire quanta più luce possibile e decise asciugature fra le bagnature.

Le modalità di nutrimento possono rientrare nella norma prevista per le Cattleyae: estate 20.20.20 ogni 15 giorni (un grammo di fertilizzante solubile x litro d’acqua), dosi che vanno ridotte a metà nella stagione invernale.

Ibridazioni
All’inizio di questa scheda si è scritto che questa specie, già nota con il nome di Brassavola è stata trasferita nel genere Rhyncholaelia, ad ogni buon conto il vecchio appellativo va ancora tenuto in mente quando ci si trova alla presenza di ibridi intergenerici perché sono moltissimi i discendenti di questa specie registrati con la “B” di Brassavola – Bc. (Brassocattleya) e Blc. (Brassolaeliacattleya). Chissà quale botanico troverà il coraggio di modificare i nomi di migliaia di ibridi fra i quali, uno dei più famosi è senza dubbio Blc. Ports of Paradise
Questo ibrido è stato ottenuto incrociando: Blc. Fortune x Rhyncholaelia digbyana (1970).
Blc. Fortune discende a sua volta da 4 specie di Cattleya: (C. bicolor, C. dowiana, C. eldorado e C. warszewiczii) e da 2 specie di Laelia (L. tenebrosa e L. xanthina).

16 pensieri su “Rhyncholaelia digbyana

  1. Fabrizio

    Ciao Guido,

    molto bella, è una pianta che ho cercato molto e finalmente quest’anno all’eoc sono riuscito ad averla, adesso speriamo che cresca e fiorisca…
    Scusa se ti faccio tante domande e se sfrutto questo post per fare una domanda che con la Rhynco non centra, ma non sapevo come fare a scriverti.
    Sul blog è comparso qualcosa sul dendrobium cuthbersonii?
    Soprattutto sulla coltivazione, il mio era partito alla grande tanti getti nuovi poi si è fermato completamente.
    Non mi è molto chiaro la quantit? di luce che richiede e le temperature, il mio riceve molta umidit? , viene spruzzato diverse volte al giorno ma non so se devo tenerlo in zona fresca ma non troppo luminosa oppure fuori in zona ombreggiata molto luminosa ma abbastanza calda.

    Grazie dei tuoi preziosi consigli
    Fabrizio

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  2. Massimo M.

    Guido piacebbe anche a me che le mie orchidee fiorissero per la disperazione!!
    Meglio fiorenti e disperate che vegetanti e contente…..non ti pare??

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  3. Redazione

    …Gianni, aspetta e spera 🙂

    Salvo…proprio no, cosa dovrebbe dirmi?

    Piuttosto, correggi il nome del Paphiopedilum thailandensis in “thailandense”

    Notte a tutti.
    Guido

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  4. Gianni

    pero`non e`che ci faccio una malattia se nessuno si interessa dei miei desideri, se la trovo bene senno mi accontento della mia Lc. Leprchaun Legend
    che e`un ibrido primario.
    Gianni

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  5. Salvo

    ciao a tutti
    Guido mi fai venir voglia di orchidee 😉
    in serra ho una “discendente” della Rhyncholaelia digbyana la bc. rosada ma adesso mi è venuta voglia di sentire il profumo della Rhyncholaelia digbyana .. mi s? che devo propio riconsiderare le misure della mia serra 😉
    buona coltivazione a tutti , un abbraccio
    Salvo

    ps: x guido ti dice qualcosa dendrobium terminalis?

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