Incontro del Club

Orchidee, amicizia e simpatia…i 3 ingredienti che alimentano questa bell’esperienza

Parte del gruppo, preso dalle leccornie e dalle orchidee

Descrivere con immagini l’incontro di ieri domenica 19 Novembre da Alberto è difficile, anche perchè, preso dalla compagnia mi sono quasi dimenticato di fare foto…con la vostra collaborazione lo faremo nei prossimi post.

La storia di questi 2 anni di Orchids Club è stata e continua ad essere straordinariamente intensa e ieri, mentre partecipavo compiaciuto allo scorrere degli eventi, rivivevo nel mio intimo, tutte le sequenze che l’hanno caratterizzata.
Orchids Club è per certi versi eretico, forse anarchico, ma sicuramente spontaneo, vivo e, a tenerlo in vita è solamente la nostra comune passione.
Ieri eravamo in tanti, è stato per altro commovente ricevere le telefonate o le e-mail di chi, impedito a partecipare si rammaricava e annunciava comunque la sua presenza morale.

Ringraziamenti
Grazie ad Alberto e moglie per la loro grande e generosa ospitalità, grazie a quanti hanno contribuito ad aumentare i “peccati di gola, tanto da rendere “banchetto” quella che doveva essere una fugace colazione, grazie infine alla”compagnia dello schiz”in primis al capo scuola Giovanni spalleggiato dagli insostituibili “garzoni di bottega” C.I.& G. per averci fatto rivivere modelli di vita autentica, culminati con la preparazione di genuinità gastronomiche ormai impossibili da trovare: il famoso formaggio di primo latte delle valli bellunesi noto con il nome schiz.

Le orchidee
Si dirà, bella combriccola, ma le orchidee che centrano? Centrano, centrano, certo non è stato un “meeting” e nemmeno un congresso dove dotti orchidologi espongono le loro parole, ma nel nostro piccolo abbiamo fatto onore al semplice motto: vedere e mostrare le orchidee, coltivare e raccontare le orchidee.

Scorcio in serra di Alberto
La prima grande sorpresa è stata la serra di Alberto, soltanto un anno dopo!
L’anno scorso, proprio di questi giorni Alberto c’invitava all’inaugurazione e dentro la serra ci si stava comodi in molti.

Ieri invece, ai nostri occhi si è presentata una serra in pieno splendore, giusto clima, orchidee in ottima salute… anche quei retrobulbi, che sembravano senza speranza, complimenti!

I simboli
La giornata di ieri si è caricata di simboli significativi, molti per la verità, spero di interpretare il pensiero di tutto il gruppo se elevo a sintesi la disponibilità di Elisa, nuova nel Club, giunta dalla Carinzia (Austria) dove vive, con i desiderati “seramis” e “promanal” per le esigenze del Club.
Con Elisa, sono questi due amici a simboleggiare la giornata: Alberto (nella foto a sinistra), in ammirazione dei suoi risultati di coltivazione e Giovanni (foto a destra), semplice, dolce e giovane nella sua bella età, che ci mostra soddisfatto la sua nuova Coelogine flexuosa.

La discussione
Il tema, per così dire orchidofilo ha focalizzato tre aspetti: biologia, tassonomia e giudizi delle orchidee.
Biologia e tassonomia sono segmenti che si legano alla valutazione (giudizi e premi) delle orchidee e la chiacchierata informale sulla biologia delle orchidee è stata intercalata da una dimostrazione pratica d’impollinazione, seguita poi da un proficuo dibattito sulle regole tassonomiche.
Per quanto riguarda il versante “giudizi”, dopo una breve storia degli eventi culturali e commerciali, che nei secoli scorsi hanno visto nascere la mania delle orchidee in tutta l’Europa coloniale, sono state illustrate le maggiori correnti di pensiero sui metodi di giudizio: il metodo inglese RHS, quello americano AOS e quello tedesco DOG.
Si è disquisito sulle qualità indispensabili ad un orchidofilo per poter giudicare le orchidee con cognizione di causa e si è fatta questa sintesi: il giudice qualificato deve rappresentare una forza orchidofila reale, radicata e qualificata, deve conoscere a fondo le esigenze di coltivazione e deve frequentare tante esposizioni.
Il giudice deve saper coltivare le orchidee per poter capire le diverse difficoltà e deve vedere tante piante per poter fare le dovute comparazioni: chi non coltiva e chi non frequenta esposizioni vere non può essere considerato come giudice.

Un esempio calzante di non conoscenza è stato vissuto all’EOC 2006 di Padova, durante i giudizi al tavolo, quando la presidenza della giuria si è rifiutata di porre in giudizio un esemplare di Lepanthes gargoyla perchè aveva i fiori semichiusi. La pianta è rara, probabilmente nessuno della presidenza la coltivava e la conosceva, altrimenti avrebbe saputo che i fiori di questa particolarissima specie di Lepanthes, fuori dell’ambiente di coltivazione e in condizioni di luce precaria, rimangono socchiusi. Non ritengo che alcuna regola giudicante possa inibire la possibilità di giudizio delle piante.

Programmi futuri del Club
Attività qualificanti per Orchids Club rimangono sempre le esposizioni e in tal proposito sono in corso dei contatti istituzionali per ripristinare una mostra a Treviso, che in passato ebbe molto successo culturale.
In primavera Orchids Club sarà protagonista a Pordenoneorchidea, dove sarà istituito un premio “Best in show” da assegnare alla migliore specie botanica in concorso, che sarà giudicata da aspiranti giudici “Orchids Club Italia”, formatisi nel contempo.
Stiamo prendendo contatti per organizzare in tarda primavera una mostra congiunta orchidee-carnivore nel bellunese e naturalmente saremo presenti in tutte le manifestazioni di spessore culturale che ne faranno richiesta.
Ripartirà anche l’acquisto di libri on-line…ci sono nuove richieste di testi già acquistati l’anno scorso.
Il club continuerà ad incontrarsi in modo itinerante e verificato che non tutti gli orchidofili del nostro gruppo possono essere raggiunti via e-mail e/o possono interagire su internet, si è pensato alla creazione del vecchio e caro bollettino divulgativo da far pervenire a tutti gli aderenti al Club.

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