Anche le orchidee piangono la morte di Paolo Raffo

Ieri sera, prima che si facesse buio, mi è giunta la notizia della scomparsa di Paolo Raffo. L’ho appresa al telefono, conversando con la comune amica, Anna Maria Botticelli.

08/02/2011 Rapallo serata il Mugugno AscomPaolo Raffo è morto nel pomeriggio di giovedì 22 Agosto scorso, al San Martino, due giorni dopo un intervento chirurgico.
Paolo Raffo, 49 anni, titolare dell’azienda Le Gardenie, “gli specialisti del verde”, era stato sottoposto a un intervento chirurgico. Sembrava averlo superato senza problemi, secondo quanto riferiscono parenti e amici. Ma giovedì mattina le sue condizioni si sono aggravate all’improvviso. È stato trasferito nel reparto di terapia intensiva. E, poche ore dopo, il suo cuore ha cessato di battere.
I medici dell’Ospedale San Martino hanno dichiarato che che è stata colpa di due emboli. Due emboli terribili. All’inizio sembrava ci fosse un piccolo miglioramento invece la situazione è precipitata.

Chi frequentava il mondo delle orchidee, negli anni 80 del secolo scorso, si ricorderà senz’altro di Paolo, figlio di Gino Raffo, titolare dell’azienda Valco Orchidee, con serre ad Albenga ed anche a Genova. Paolo, allora ventenne, portava avanti con brio e competenza, l’attività orchidofila.

Le famose importazioni di Cattleya dalla Rod McLellan Company e le semine effettuate con i semi delle varie impollinazioni, dall’allora giovane microbiologa Anna Maria Botticelli, hanno fatto la storia di varie collezioni italiane, compresa la mia.

Quello era il periodo delle prime coltivazioni, a uso vendita, di specie botaniche: Valco e Giorgi, ad esempio, si “lanciavano” nel mercato dell’orchidofilia amatoriale, vendendo piante acquistate da varie collezioni in disarmo. Nasceva così, anche in Italia, la fase “popolare” del collezionismo orchidofilo.

Ricordi
Ricordo ancora con rammarico, quella visita alle serre di Albenga, rimpinguate da pochi giorni con le orchidee della collezione Sutter, ma non ancora vendibili perché non inventariate: è stata dura tornare a casa senza “preda”.

Molto vivo rimane anche il “grande affare”, in occasione del Flormart primaverile a Padova, quando a fine fiera, Paolo Raffo mi propose di acquistare un contenitore con 60 piccole piantine di Vanda (ibride), appena giunte dalla Tailandia. Le acquistai a 1000 lire l’una e con loro cominciai a condividere la mia esperienza di coltivazione.

Paolo, buon viaggio, mi piace ricordarti così: ancora giovane, gentile come sapevi essere tu, e ancora presente nei miei ricordi.

Ciao! Che ne pensi?