Archivio mensile:Novembre 2014

Platystele ortiziana

022Platystele ortiziana Luer & R.Escobar.
Monogr. Syst. Bot. Missouri Bot. Gard. 38: 80. 1990; Icon. Pleurothallid. VII
Distribuzione: Colombia, Panama.
Orchidea epifita, cespitosa, di piccole dimensioni. Nella stagione invernale, produce in successione tanti fiori picolissimi, di colore ocra ruggine.

Il nome a questa specie è stato dato in onore di Padre Pedro Ortiz V. di Bogotá, Colombia: autorità molto nota nel mondo delle orchidee colombiane.
Platystele ortiziana è endemica nelle vicinanze della costa del Pacifico della Colombia nel Chocó e adiacente a Panama orientale ad altitudini di circa 300 m.

Coltivazione
Tenere questa specie in ombra parziale e ambiente fresco e umido; non richiede riposo, salvo il rallentamento delle bagnature invernali. Può essere coltivata in piccoli vasi con substrato di corteccia fine miscelata a perlite o sfagno.

Rhyncholaeliocattelya Green Dragoon ‘Lenette’ AM/AOS


Verde Milonga, verde orchidea

Quelle piccole piantine di orchidea, acquistate ancora in beuta…quante notizie sarebbe utile conoscere di loro al momento dell’acquisto!
La prima e la più importante, perché a cascata richiede tante altre informazioni è quella di sapere se è un ibrido o una specie, poi se la riproduzione è meristematica o sessuale.
Avere tutte le notizie è molto importante per saper interpretare il valore di ogni futura fioritura.

Prendiamo ad esempio la foto a sinistra, trattasi di: Rhyncholaeliocattelya Green Dragoon ‘Lenette’ AM/AOS.
Se vi va, facciamo insieme un piccolo viaggio tassonomico che ci permetterà di conoscere la storia ed il valore dei nomi assegnati a questo stupendo ibrido.

L’avventura si materializza con l’atto sessuale
Il processo inizia con la collocazione di masse polliniche sulla superficie stigmatica della colonna di un fiore; atto chiamato impollinazione.
Se compatibili, le masse polliniche iniziano un percorso di assimilazione nella colonna, dallo stigma all’ovaio. La fusione del materiale genetico maschile (polline) con quello femminile (ovulo) da luogo alla fecondazione, questo evento si verifica alcuni mesi dopo l’impollinazione con la produzione di migliaia di semi. Ciascuno degli innumerevoli semi formatisi ha un suo particolare “set” di geni. Con la successiva germinazione, crescita e fioritura, questi geni caratterizzeranno in esclusiva le forme vegetative e floreali di ogni singola nuova pianta.

I coltivatori riconoscono come geneticamente distinte, le diverse orchidee nate dai semi di un’unica pianta, sia esse in natura che in laboratorio. Le orchidee prodotte sessualmente sono chiamate ‘cultivar’.
Ai cultivar che danno fioriture considerate eccezionali, o a quelli che devono essere propagati in due o più piante, deve essere dato un nome di cultivar. Questo viene fatto per dare un’identità certa e registrata a ciascun soggetto, distinzione indispensabile per il proseguo della scienza tassonomica.

Fatta questa introduzione possiamo ora studiare la genealogia dell’ibrido in esame: Rhyncholaeliocattelya Green Dragoon ‘Lenette’ AM/AOS

In origine sono state prodotte un certo numero di nuove piantine, figlie dell’impollinazione (1978) fra il cultivar Rhyncholaeliocattleya Harriet Moseley [genitori (1968) Rlc. Deesse X Cattleya bicolor] con un cultivar particolare di Cattleya bicolor.
Con la prima fioritura, il coltivatore registrò l’incrocio alla Royal Horticultural Society di Londra, Inghilterra, con il nome: Rhyncholaeliocattleya Green Dragoon.
Questo nome è stato pubblicato su The Orchid Review del mese di giugno 1978, con progenitori (Rlc. Harriet Moseley X C. bicolor), e coltivatore dichiarante Carter and Holmes Orchids.
Il nome è stato poi ripubblicato nel bollettino di agosto 1978 di “New Orchid Hybrids”.
Ora, chi è interessato alla dinamica tassonomica degli ibridi lo può trovare in “1976-1980 Addendum to the Sander’s List of Orchid Hybrids”.
Tutte le piantine derivanti dall’incrocio originale (Rlc. Harriet Moseley X C. bicolor), porteranno il nome: Rhyncholaeliocattleya Green Dragoon (Rlc. Green Dragoon)
La selezione
I frutti di una semina di impollinazioni fra ibridi, ed anche specie, non sono mai tutti uguali. Gli ibridatori selezionano i risultati migliori e li registrano con nome di cultivar identificativo. Alcune piante dell’incrocio Rlc Green Dragoon hanno dimostrato qualità eccezionali. Uno di questi è stato presentato da Lenette Greenhouses ad un giudizio dell’A.O.S. “Regional Monthly Judging in Atlanta, Georgia 14 Gennaio 1978, la cui descrizione appare nel TRIMESTRALE AWARDS, Volume 10, Numero 4.
Il cultivar presentato in giudizio è stato premiato con “Award of Merit”, con il nome distintivo ‘Lenette’ che lo identificherà per sempre da tutti gli altri cultivar derivati da quella ibridazione.

Nota: Il cultivar presentato è conosciuto anche con il sinonimo: Brassocattleya Green Dragoon (Bc. Green Dragoon)

Storie: Alessio Serafin, racconti di viaggi fra cultura, natura e orchidee.

Vita di paese, piccolo paese, dove nulla ti è facile, scontato. Le emozioni, la conoscenza e le dimensioni intellettuali te le devi costruire, cercare, a volte inventare.
Certo, inventare, chissà quale è stata la molla che sul finire degli anni 80 del secolo scorso, mi ha portato a coltivare orchidee a livello amatoriale. Passione contagiosa, si dirà, visto quel grande movimento che continua ad alimentare; mi vien da pensare che sia stata quella gran voglia di viaggiare verso l’esotico, che da sempre mi pervade, ma che le vicende della vita, l’hanno sopita.
E’ bello sentire le esclamazioni di stupore degli amici che visitano la mia collezione – Mamma mia, è come essere nella giungla, nella foresta, in quelle parti del mondo ancora affascinanti – ecco, queste sono le avventure e i miei piccoli viaggi esotici nelle serre dove vivono le mie orchidee esotiche …tanto mi basta.

Viaggiare, sì, viaggiare!
Alessio_serafinMa c’è chi li fa sul serio i suoi fantastici viaggi; Alessio Serafin, compaesano, terza generazione di amicizie di famiglia. Giovane appassionato di farfalle, convertito per mia causa, a scoprire anche il fantastico mondo delle orchidee. Potrei definire Alessio: i miei “lunghi occhi verso il mondo esotico”, animo sensibile e delicato osservatore delle bellezze naturali.
Ecco raccolto in brevi flash, il suo ultimo viaggio in Perù.

alessio_serafin_farfallaEccomi Guido! Allora, sono appena rientrato da questo viaggio di 3 settimane in Perù, la prima settimana ad inseguire farfalle nella zona di Tingo Maria, (ospite di un contatto facebook) in solitaria.
La seconda settimana è stata dedicata ad una sorta di gita scolastica, un viaggio scolastico mai fatto da teenager, quando le possibilità non c’erano. Dopo la settimana a Tingo Maria, mi sono ritrovato con una amico olandese conosciuto durante un viaggio in Costa Rica nel 2010, uno di quegli incontri che rimangono nella mente, che sono importanti. Con lui altri esperti biologi, con passioni di ornitologia e fotografia abbiamo trascorso 2 settimane assieme per soddisfare qualche piacere visivo, uditivo e surreale.

alessio_aguas-calienteAbbiamo trascorso una settimana visitando vari siti Inca nei dintorni della bellissima cittadina di Cuzco, senza mancare poi la destinazione principale di ogni viaggio in Perù, MACHU PICCHU!!!, la storia la conosciamo di queste rovine disperse tra le montagne. Per arrivarci bisogna raggiungere la piccola cittadina di Aguas Caliente, proprio ai piedi di Machu Picchu.

alessio_ cartello_orto_botanico
E’ qui che per ogni buon amante della natura, dei viaggi, e del gusto mentale, ho visitato il giardino botanico che ospita circa 200 specie di orchidee; in quel momento non ve n’erano moltissime in fiore, ma la visita meritava in assoluto. Queste che elenco, sperando i nomi siano corretti, sono quelle in fiore.

La descrizione delle specie fotografate da Alessio è curata dalla redazione di orchids.it

alessio_11
Kraenzlinella tunguraguae (F.Lehm. & Kraenzl.) Kuntze ex Engl. & Prantl.
Basionimo: Otopetalum tunguraguae F.Lehm. & Kraenzl. 1899

Sinonimo: Pleurothallis otopetalum Schltr. Repert. Spec. Nov. Regni Veg. 10: 292 (1912).
Nella foto si può notare con evidenza, lo stelo fiorale con l’ultimo fiore fecondato, ma ancora integro e in grado di fare fotosintesi.

alessio_10 Cyrtochilum Minax [Rchb.f] Kraenzl. 1917.

Sinonimi Oncidium Minax Rchb.f 1876.

Il genere Cyrtochilum è stato creato nel 1816 da Garay e Stacy. Circa 51 specie conosciute, hanno fiore grandi con tutti i segmenti floreali carnosi. Nonostante questa distinzione, Lindley ha raggruppato tutte le specie in una sezione dello stesso nome sotto il genere Oncidium. E ‘solo di recente che queste specie sono state inserite sotto il genere Cyrtochilum.
La maggior parte delle specie sono native del Perù, Venezuela, Ecuador, Colombia e Guatemala.

alessio_8 Pleurothallis coriacardia Rchb.f. Bonplandia 2: 26. 1854.
Pleurothallis: il nome di genere ( R. Brown, in W. Aiton e WT Aiton, 1813.) deriva dalle parole greche, Pleuron (costola) e Thallos (ramo), in riferimento alla struttura cespitosa e snella delle sue vegetazioni.
coriacardia: il nome di specie deriva dal latino coriacardius (Cordata- coriacea), in riferimento alle foglie a forma di cuore.
Con il lavoro di risistemazione delle Pleurothallidinae (Luer 2005), anche questa specie assume altro nome di genere: Acronia coriacardia (Rchb.f.) Luer.
Quale dei due nomi di genere, sia da considerarsi sinonimo, è un esercizio abbastanza incerto.
Questa specie è endemica in vari paesi del centro America: nelle zone andine del Venezuela, in Ecuador, nella parte sud del Perù e Bolivia, ad altitudini tra i 1200-3800 metri.

alessio_7 Lockhartia longifolia (Lindl.) Schltr. 1919.
Specie endemica in Venezuela, Colombia, Ecuador, Perù e Bolivia. Vive nelle foreste montane molto umide ed altitudini di 350-2600 metri.
Basionimo: Fernandezia longifolia Lindl. 1846.
Sinonimi: Lockhartia hologlossa Schltr. 1920; Lockhartia platyglossa Rchb. f. 1876; Lockhartia unicornis Schltr. 1920.

Genere Lockhartia (Lockhartia Hook. 1827.): , oltre 30 specie, nome di genere in onore del botanico inglese David Lockhart, giardiniere al Kew in Congo e, infine, super-intendente del giardino botanico di Trinity.

Nome di specie: trae origine dalla forma allungata delle foglie.
Specie tipo: Lockhartia elegans Hooker, ormai considerato sinonimo di Lockhartia Biserra (Rich.) Christenson & Garay.

alessio_6 Dichaea aff. muricata (Swartz) Lindl.
Specie affine a Dichaea muricata – in via di accertamento con altra specie.

Di seguito vengono riportati i termini maggiormente utilizzati e le abbreviazioni tassonomiche:

cf. (o cfr.) = viene posto per confrontare, in fase di accertamento, la specie in questione con una simile.
aff. = per indicare affinità, in fase di accertamento, con un’altra specie.
sp. = suffisso per indicare una specie di cui si conosce con esattezza solo il Genere.
subsp. = indica una sottospecie.
spp. = indica tutte le specie di un Genere, Oncidium spp.
syn = indica un sinonimo relativamente ad una precisa specie.
var. = varietà.
f. = forma.

alessio_5 Pleurothallis cardiothallis Rchb.f 1857.
Sinonimi: Acronia cardiothallis Luer 2005 (Rchb f..).

Molto simile a Pleurothallis dubbeldam

Questa piccola specie si trova in vari paesi del centro america e vive in foreste montane umide ad altitudini dai 300-2900 metri.

Esistono pochissime notizie tassonomiche su questa specie, deficit informativo che si aggiunge alle scrse documentazioni delle specie similari. Anche i disegni di Luer a riguardo, sono privi di dettagli significativi.

Si accettano informazioni e citazioni utili al completamento di questa scheda.

alessio_4 Epidendrum syringothyrsus Rchb. f. ex Hook. f.

Pubblicato in: Botanical Magazine 101: t. 6145. 1875. (Bot. Mag.)

Foto su Tropicos

Ulteriori notizie su EOL

Nota: anche a riguardo di questa specie è difficile avere informazioni dettagliate, chi fosse in grado di contribuire al completamento della scheda lo può fare inviando le note sui commenti del post.

Si racconta che predilige zone ombrose poste ai margini della vegetazione.

alessio_3
Pleurothallis ruberrima Lindley 1846.

Sinonimi: Acronia ruberrima [Lindl.] Luer 2005.

Specie endemica in Colombia, Ecuador, Perù, Bolivia e Venezuela, vive come pianta cespitosa in foreste montane umide.

Il suo habitat la vede a volte terrestre e più generalmente epifita.

Si trova ad altitudini di 750-2800 metri.

La caratteristica di questa specie è quella di produrre fiori con tonalità e forme molto diverse fra loro.

alessio_2 Pleurothallis cordata (Ruiz & Pav.) Lindl. 1830

Sinonimi: Acronia cordata (Ruiz & Pav.) Luer 2005.

Endemica in Colombia, Venezuela, Ecuador, Perù e Bolivia, vive cespitosa in umide foreste pluviali montane ad altitudini di 500-3100 metri. Si può trovare come pianta terrestre su scarpate ripide, litofita o epifita.
Pleurothallis cordata è stata descritta da (Ruiz & Pav.) Lindl. e pubblicata in “The Genera and Species of Orchidaceous Plants 5. 1830.
origine del nome di specie: dalla forma acuore delle foglie.

alessio_12

Stelis purpurea (Ruiz & Pav.) Willd. 1805.
Basionimo: Humboldtia purpurea Ruiz & Pav. 1798.
Il nome di specie trae origine dal colore dei suoi fiori.

Il genere Stelis.
Stelis è un genere di grandi dimensioni, forse con 500 specie.
Stelis deriva dal greco ‘vischio’, in riferimento alle abitudini epifite di questa specie. Il genere è stato descritto da Olof Swartz nel 1799. Molte specie (le più antiche) sono state nominate da Lindley, Ruiz & Pavon e Reichenbach, mentre quelle più recenti sono state nominate dal Dr. C. Luer.
Si tratta principalmente di piante epifite (raramente litofite) sono distribuite in tutte le foreste montane umide tropicali del Nord e Centro America.

Fine del viaggio.
Alessio Serafin, chiudendo la sua messaggistica indirizzata a me su FB, conclude con genuina modestia: “le altre non riesco ad organizzarle con i nomi,,,son ignorante in materia.”
Grazie Alessio, credimi, fra ricerche, panorami e navigazioni varie, mi hai fatto fare un bel viaggio!
Comunque, terrò di conto anche la tua esortazione finale: “Cmq, sei stimolato dal sottoscritto ad andare in Perù, DEVI FARE STO VIAGGIO. Sono sicuro che potresti avere sorprese per i tuoi occhi”.
Finchè c’è vita c’è speranza!