Capanemia theresae… storie da raccontare.

Qualche anno fa, frutto di scambio piante con un amico orchidofilo udinese, giunse nella mia collezione una piccola miniatura brasiliana. Allora staccai una piccola divisione per non rovinare la pianta madre. Pensavo fosse sufficiente a far ripartire le nuove vegetazioni. Quella volta, a far “divisioni” eravamo nella sua serra, per la verità più veranda che serra, a Reana del Rojale (UD), ricavata chiudendo il poggiolo del piano signorile della sua abitazione. La piccola porzione che mi portai a casa, riuscì anche a fiorire consentendomi così, di classificarla.
La mia conoscenza con Luigi nasce una manciata di anni fa e porta con sé il sapore profondo del Friuli, fatto di semplicità, e generosità uniche.
La sua passione per le orchidee, nasce in Brasile, dove Luigi decise di emigrare tanti anni fa in cerca di lavoro.
Ritornato in patria portò con sé la passione per le orchidee ed anche “qualche” pianta.
Un bel giorno lui venne a casa mia e con fare apparentemente riservato che caratterizza i friulani, in quell’occasione mi mostrò delle vere rarità… non solo orchidee.
Fatta un po’di confidenza mi propose di dividere ogni cosa – sai – disse, così sono sicuro che rimangono vive! Ed è così che comiciò una amicizia orchidofila e famigliare, fatta di scambi e di visite alle nostre collezioni.
Non andò proprio così, anche da me qualche divisione della prima ora – non molte – non ce la fece a ripartire, e fra queste persi proprio la specie che ora desidero presentare in questo post.

capandemia_theresae Capanemia theresae Barb.Rodr., 1882 In: Gen. Spec. Orchid. 2: 244.

GENERE CAPANEMIA
Capanemia Barb. Rodr. 1877
Il genere Capanemia è costituito da una ventina di specie epifite. Piante miniatura, vivono sugli alberi muscosi delle foreste tropicali del Sud America. Gli pseudobulbi sono piccoli e avvolti da 2 o 3 brattee; portano una piccola foglia all’apice, piatta o cilindrica, carnosa, lineare e terete. L’infiorescenza si forma dalla base degli pseudobulbi; produce fiori bianchi o verdastri.

Origine del nome di genere: Omaggio a naturalista brasiliano Guillermo Schuch Capanema.
Distribuzione: Dal Brasile a vari paesi del continente sudamericano.
Specie tipo: Capanemia micromera Barb. Rodr. 1877

La Specie theresae
Sin dall’inizio mi sono affezionato a Capanemia theresae perchè ricorda il nome di mia mamma Teresa; credetemi, fa un certo effetto!
Per la verità il nome di specie è stato dato in omaggio alla principessa Teresa di Baviera (1850 – 1925).
Distribuzione: Brasile (Pernambuco Nel Rio Grande do Sul).
Altezza: cinque centimetri.
Temperatura: Temperato caldo.
Tempo di fioritura: tutto l’anno.

Miniatura epifita, vive sulle fronde superiori degli alberi nella foresta pluviale. E’ strutturata con piccoli pseudobulbi ovoidali, leggermente compressi, con 2 foglie basali, carnose, coriacee, piatte, lanceolate e punta appuntita. Le infiorescenze spuntano tra le foglie, in qualsiasi periodo dell’anno e producono 3 o 4 fiori bianchi.

Coltivazione
Preferibilmente su tronchetti di legno, ambiente umido e ombreggiato. Bagnare durante tutto l’anno e lasciare asciugare di notte: fertilizzazioni leggere.

Ecco la storia di questa piccola orchidea. Forse qualcuno di voi dirà: – E allora? Cosa c’è di tanto importante?
Oggi è venuto a trovarmi Luigi: – Guido, domani posso fare un salto da te – mi chiese ieri sera al telefono – vengo a farmi un po’ gli occhi – aggiunse. Sì ti aspetto, risposi.

Alle 10 di questa mattina, Luigi era da me con in mano un piccolo tronchetto sul quale vegetava brillantemente fiorito un piccolo esemplare di Capanemia theresae.
Tieni – mi disse Luigi – so che che la desideri, questa è per te!
Grazie – esordii visibilmente emozionato – tu ne hai ancora nella tua collezione, vero? – aggiunsi.
NO – replicò sorridendo – tienila tu, per te è importante, io andrò ancora in Brasile e chi vivrà vedrà!

Fuori faceva freddo, bevemmo un té all’arancia e poi ci “imboscammo” fra le orchidee della mia collezione: qualcuna tornò a casa con Luigi ed io sono qui felice a raccontarvi una bella storia di condivisione.

Ciao! Che ne pensi?