Pleurothallis rowleei

Prologo
La grande famiglia delle Pleurothallidinae (oltre 2000 specie), non finisce mai di stupire e di accompagnarti in viaggi ideali pieni di incertezze; ogni volta che ci si trova ad approfondire le conoscenze su qualche specie riconducibile alla sottotribù, rimane il dubbio sulla sua giusta collocazione tassonomica. Ed è così che ogni fioritura di qualche Pleurothallidinae è una nuova occasione per entrare in un mondo evanescente, sia per la reiterata evoluzione della sua sistemazione tassonomica, ma anche per le continue scoperte di nuove specie e/o varietà.
Negli ultimi decenni, vari tassonomi e studiosi della botanica, a più riprese hanno proposto modelli riorganizzativi dell’intera sottotribù, partendo dalle indicazioni di Lindley ed avvalendosi delle nuove opportunità che offrono gli studi sul DNA. A tal proposito, chi di voi ha voglia e tempo per approfondire la conoscenza sulle Pleurothallidinae troverà molto utile questo lavoro pubblicato su “American Journal of Bottany”del 15 Marzo 2001 a cura di Alec M. Pridgeon, Rodolfo Solano e Mark W. Chase.

Pleurothallis rowleei, pianta fiorita.

Pleurothallis rowleei Ames.
Il preambolo introduttivo, con richiamo alla letteratura scientifica è utile per costruire la cornice entro la quale collocare la descrizione di una singola specie, magari andando oltre alla fredda dissertazione botanica, ma nel contempo foriera di notizie utili all’amatorialità.

Pleurothallis rowleei, fiori.

Con l’aiuto delle bibliografia globale, che internet ci mette a disposizione, scopriamo i primi elementi tassonomici di Pleurothallis rowleei Ames, Schedul. Orch. 1: 11-12. 1922.

https://photos.google.com/photo/AF1QipNk-rHQXUc7gt_POluuR379d-r4CvDPlgLPshzg

Olotipo
Osservando l’olotipo (esemplare utilizzato per descrivere per la prima volta una specie, e che è considerato suo rappresentante), conservato nell’erbario OAKES AMES, si scopre il luogo di raccolta (La Palma Costa Rica), data (8.7.1918), dati salienti della Compagnia organizzatrice della esplorazione nel Centro America (AMERICAN BALSA COMPANY INC.), durante la quale è stato raccolto il campione, e non da ultimo appaiono anche i nomi dei raccoglitori, probabilmente guidati da H. E. Rowlee, in onore del quale, Ames, il primo giorno di novembre del 1922, nomina la specie.

Osservzioni: non finiscono qui le vicende della nostra bella orchidea, nonostante gli approfondimenti e la passione con la quale ci siamo letti l’articolo su “American Journal of Botany”, corriamo il rischio di perderci fra i meandri dei vari “CLADE”, o “SOTTOCLADE” o meglio ancora, nelle varie suddivisioni in sottogruppi o sezioni nei quali LUER ha ficcato le specie omotipiche.
Ad esempio leggiamo che nel 2005, Luer sistema Pleurothallis rowleei nella sottosezione Acronia.
Che dire, anche in questo caso l’eccessiva enfatizzazione di minime differenze, porta a inflazioni tassonomiche non sempre condivise da tutti e con l’unico risultato di creare confusione al povero collezionista che al momento di acquistare nuove specie non sa più che pesci pigliare. Esempio di incertezza è sicuramente Pleurothallis phalangifera.

Pleurothallis phalangifera, pianta.

Ovviamente questo è il mondo con il quale dobbiamo fare i conti: continua evoluzione non sempre motivata, se non nell’ego dei tassonomi-botanici.

Pleurothallis rowleei, pianta.

Descrizione e coltivazione
Pleurothallis rowleei è una specie epifita, endemica in Costa Rica, Panama, Colombia ed Ecuador.
Miniatura che desidera clima da serra intermedia, in natura ha colonizzato vari aerali, da 350 a 1.800 m slm. L’habitat ideale di Pleurothallis rowleei è costituito da zone collinari e foreste montane, pluviali sempreverdi e boschi di querce caducifoglie.
Fra le varie specie della sottotribù delle Pleurothallidinae,Pleurothallis rowleei è molto generosa, sia nelle sue abbondanti fioriture autunnale e invernali, che nel facile incespimento delle piante in coltivazione.
Questa specie ama ambienti con spiccata umidità e luce soffusa, non ha periodo di riposo e conviene coltivarla in vasi con substrato drenante, misto a bark, torba e perlite. Fertilizzazione blanda con concime equilibrato 20.20.20, avendo la preoccupazione di aggiungere saltuariamente, magnesio solubile ogni mese.

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