SOS ORCHIDEE

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Domanda: alimentare le orchidee su zattera.

Domanda di Patrizia:

….”molte grazie per la foto e le notizie di coltivazione sull’Angraecum elephantinum, poveraccio lui cresce ma io credevo di avere a che fare con una pianta micropropagata per cui decisamente ero in paziente attesa di una crescita “elefantina”, avevo voglia ad aspettare.
Evidente la mia profonda ignoranza sulla etimologia della nomenclatura delle orchidee.
Ho una domanda da farti: la concimazione su zattera.
Ho notato che tra la pianta e la zattera c’è della spugna sintetica, per ora a parte le spruzzature, quando decido di concimarlo lo faccio galleggiare a ….testa in giù in una soluzione di concime 20-10-20 della Scott Professional, forse è troppo?
Lui sembra gradire ma temo fitotossicità. Chiariscimi sul giusto modo.”….

Guido risponde:

Cara Patrizia, l’Angraecum elephantinum, come puoi vedere nella foto, di elefantiaco ha indubbiamente il fiore e penso che questa caratteristica, sia proprio il motivo del nome di questa specie d’orchidea. Mi sembra strano che tra la pianta e la zattera ci sia della spugna, qualche volta mettono sfagno, che ha la proprietà di trattenere umidità alle radici, ad ogni modo, anche la spugna assolve allo stesso compito, però è brutta da vedersi.
Nutrimento della pianta: tutti gli angraecum miniatura, perlomeno quelli in coltivazione, (da buon orchidofilo “proletario”, non ho ancora avuto l’opportunità di osservarli nel loro luogo d’origine, Madagascar), hanno un particolare periodo di crisi, che coincide con la fase finale della loro fioritura, dovuto probabilmente alla gran dimensione dei fiori e ben si sa che la fioritura produce sempre stress alle piante.
Premesso questo particolare, in tale periodo, bisogna prestare attenzione a non somministrare eccessive bagnature e fertilizzazioni: non è il tuo caso, perché mi sembra di ricordare che il tuo Angraecum, non sia mai fiorito.
Mi racconti che alimenti la pianta con “20-10-20”, posto che il dosaggio consigliato è 0,5-massimo 1 grammo per litro d’acqua, da somministrarsi ogni 15-20 gg. circa, ti consiglio di usare la combinazione N.P.K “20-20-20”.
Forse, la carenza di fosforo, il valore “10” del tuo fertilizzante, è la causa della mancata fioritura.
Per la verità, il purista della coltivazione, direbbe d’intercalare il “20-20-20, con qualche somministrazione primaverile di 30-10-10 e una o due fertilizzazioni estive, con valori 10-30-20”.
A mio avviso, non serve complicarsi la vita più di tanto con i minerali; piuttosto, stiamo attenti che le nostre orchidee abbiano la possibilità di fare una buona fotosintesi (assorbimento d’ossigeno ed anidride carbonica, attraverso le parti verdi della pianta che combinate con l’acqua proveniente dalle radici si trasformano in zuccheri) e per dirla in altre parole, trovare la giusta luce e non disidratare mai la pianta.

76 pensieri su “SOS ORCHIDEE

  1. Marina

    Ciao Guido, complimenti per la bellissima mostra.
    Vedendo quella splendida Coelogyne cristata, vorrei chiederti un consiglio. Ne ho una che da 3 anni mi dà discrete soddisfazioni, è in un cesto di ferro a maglie larghe, dentro a una specie di “nido” di muschio e con
    scorza di pino. Dovrei rinvasare tra un pò, adesso è in fiore, ma sono indecisa su alcuni punti.
    1′ quanto più grande deve essere il cesto? adesso ha un diametro di cm.20
    2′ ho in casa un contenitore fatto di fibra di cocco,
    di quelli che vendono nei negozi di piante: posso usarlo al posto del muschio, per contenere la scorza (che mi uscirebbe dalle maglie) o è troppo compatto?
    3′ consigli altro da aggiungere al momento del rinvaso?
    Scusa per le molte domande e grazie in anticipo.
    Cari saluti
    Marina

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  2. giulia

    Buon giorno,scusate il disturbo ho un grosso problema, a causa di un grosso intervento chirurgico ho affidato le mie orchidee quelle che erano in casa stanno bene quelle che erano nella serra in una veranda a causa di eccesso di umidita’e mancata areazione si sono ammalate presentando muffa ovunque io ho provveduto a fare un bagno alle radici per pulire la muffa e a pulire la parte bassa della pianta. pero sono cadute le foglie e le radici sono molto sofferenti. cosa posso fare aiutatemi. Le orchidee in questione sono tre PHALAENOPSIS.
    Scusate la poca tecnicità dei miei termini ma non sono un esperta aiutoooooooooo. Grazie Giulia

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  3. Sara

    cari amici,
    in un viaggio in Thailandia ho acquistato due vasetti all’aeroporto, in cui c’erano piantine minuscole di orchidee, con le radici nella gelatina. Dopo circa un mese che le avevo in casa, la gelatina ha cominciato a fare la muffa, quindi ho tolto le piantine dal vasetto, lavato bene la gelatina e ho quindi le seguenti piantine:

    pink vanda: tre piantine con due radici e quattro foglie ciascuna, dalle dimensioni di circa 2 cm le radici e 4 cm le foglie. Le radici sono verdi, e anche le foglioline seppure piccole mi sembrano bene idratate.

    red dendrobium: quattro piantine della lunghezza di 3 cm, le foglioline sono verdi e leggermente appassite, mi sembra di vedere delle piccolissime radici marroni lunghe tra i 3 e i 5 mm, una per ciascuna piantina.

    La pink Vanda l’ho messa nell’argilla espansa, come mi ha consigliato una amica esperta di orchidee, ma la dendrobium è quella che mi preoccupa di più. cosa posso fare per far si che sopravvivano?
    La mia casa inoltre è molto secca. Potete aiutarmi? Grazie

    Sara

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  4. susannagloria

    ah ecco…allora ho proprio sbagliato…metterò la nodosa nella parte più alta della serra, quindi più calda e luminosa, e meno bagnetti!!!
    grazie infinite Guido,per Pordenone non so…io lavoro di sabato…però sicuramente a Bussolengo…sempre se ci venite ancora
    ciao a presto

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