L’Angraecum di Pat
Domanda…Ho acquistato un Angraecum lo scorso inverno, ma non ho ancora avuto la soddisfazione di vederlo fiorire. Ho bisogno di informazioni in merito. grazie
Risposta: Angraecum (sembra che l’origine del nome derivi dalla parola malese angurek, usata per indicare le piante aeree)
Questo genere comprende circa 20 specie tutte a struttura monopodiale (crescita su un unico piede), epifite ( vita sugli alberi) e raramente litofite (vita sulle pietre).
Gli Angraecum sono originari dei climi tropicali umidi e caldi del lato orientale del Madagascar e dell’Africa orientale, comprese le isole dell’oceano indiano.
Al genere degli Angraecum appartengono le più interessanti orchidee epifite, tutte caratterizzate dal lungo sperone dei fiori che esce dalla base del labello. Gli Angraecum, possono essere piccolissimi come l’Angraecum disticum e di dimensioni decisamente grandi, come l’Angraecum sesquipedale ( chiamato stella di Betlemme perché fiorisce in gennaio) e come l’Angraecum eburneum in tutte le sue varianti: Angraecum eburneum var. superbum – Angraecum eburneum `SEYCHELLARUM’ –Angraecum eburneum var. superbum ‘SEYCHELLARUM X MAGDALENAE’ – Angraecum eburneum `TYPICUM’.
Fatta eccezione per l’Angraecum falcatum ( a forma di falce) che prospera bene con temperature fresche, la gran parte delle varie specie di Angraecum, compreso l’eburneum, amano buona luce, temperature diurne di 25-30 gradi centigradi e notturne non inferiori ai 15-18, con umidità relativa dell’aria, attorno al 60%.
L’Angraecum eburneum, come si è gia detto è una pianta di grandi dimensioni con foglie bilaterali leggermente curvate, che in buone condizioni di coltivazione possono raggiungere anche i 60 cm. di lunghezza. In estate dalle ascelle delle foglie del secondo e terzo anno, si formano gli steli fiorali con 10-15 fiori color bianco/verde, profumati e di lunga durata. Questa orchidea è dotata grosse radici rigide, molto allungate, alla ricerca di substrato umido e nutritivo. In coltivazione questa pianta vive bene in vaso con composto di corteccia di pino media, mescolata con poca torba di sfagno filamentosa. Non richiede periodo di riposo e può essere equiparata alle necessità colturali delle Cattleya.
Fertilizzare ogni 15gg. con concime bilanciato 20.20.20 in soluzione 1% ed avere cura di non disidratare la pianta, quindi composto sempre umido e per sopperire al secco (se la coltivazione è fuori serra), nebulizzare le foglie e le eventuali radici aeree.
Nota curiosa: in Madagascar l’Angraecum eburneum, è usata per prevenire gli aborti grazie alle sue proprietà antispastiche.
infatti mi avevano detto che avrebbe dovuto crescere molto, ma in un anno , non solo non ho visto un fiore, ma nemmeno una foglia nuova….