Archivio mensile:Gennaio 2005

Le gioie di Simona

Sul finire del mese d’ottobre 2004, la dolcissima Simona non seppe resistere al fascino di due bellissime orchidee e comunicò la sua emozione nei commenti di questo post d’ottobre……. rileggiamolo insieme!

I colori dell’arcobaleno in una buia giornata autunnale

Lc. Mari’s Song ‘CTM 217’ HCC/AOS mericlone
(Irene Finney x C. Cherry Chip)
Collezione Guido De Vidi
Foto del 30.10.04
Tutti i diritti sono riservati

Questa deliziosa e generosa Lc. produce grappoli di 6 – 7 fiori fragranti e luminosi, che esprimono tutta la scala cromaticha dei colori dell’arcobaleno.

Ibrido creato da H&R, molto compatto e rifiorente durante l’anno: primavera/autunno.
commenti

Simona
Guido , è bellissima ! è un fiore che suscita tante emozioni e che poi lasciano il posto a tanta ammirazione per te che ci offri ogni volta fioriture indimenticabili. grazie Simona.>
2004/11/01 @ 13:55:50

Simona
Ciao !… oggi è stata una giornata veramente stupenda, ho scovato a Varese un vivaio che ha tantissime orchi e me ne sono comprate 2! una COELOGYNE CRISTATA e una BRASSAVOLA NODOSA. pensi riuscirò a farle fiorire? dici che ho fatto una pazzia vista la mia poca esperienza? Sai è così raro trovare orchi a milano e così quando le vedo mi esalto e faccio cose sconsiderate! se hai qualche consiglio è ben accetto. simona.

2004/11/01 @ 17:51:08

Guido
Ciao Simona, prima di tutto, grazie per i complimenti che sono sempre bene accolti. Per gli acquisti, se ti hanno resa felice come traspare dal tuo messaggio vuol dire che hai fatto sicuramente un’azione giusta.
Per mantenere bene le tue nuove arrivate, avremo modo di parlarne, per il momento sappi che hai due importanti specie botaniche che hanno esigienze opposte: la Coelogine cristata, ambiente fresco e ventilato e la B. nodosa caldo e luminoso. Non farti prendere dal panico….insieme, le aiuteremo a vivere bene. Ciao
2004/11/01 @ 20:39:32

Gennaio 2005….ecco le prime gioie di Simona, la sua Coelogine cristata in fiore….applausi!!!!

Coelogyne cristata Lindley 1821 sez. Coelogyne

Sinonimi: Cymbidium speciosissimum D. Don 1825

Questa specie di medie dimensioni è originaria delle zone vicine all’Himalaya – Java e vive a 1500 – 2500 metri di altitudine.

La Coelogine cristata è una pianta epifita/litofita a sviluppo simpodiale, ha pseudobulbi ovali di 3-5 centimetri, con due foglie verde scuro apicali, plicate, strette, lanceolate e sessili.
Le infiorescenze arcuate e lunghe da 15 a 30 centimetri, appaiono alla base degli pseudobulbi maturi insieme alle nuove vegetazioni e formano da 5 ad 8 fiori spettacolari e durevoli, che si aprono simultaneamente in ogni infiorescenza.

I fiori bianchi, marginati ed ondulati con labello decorato di macchie giallo oro, raggiungono anche 13 centimetri ed emanano una delicata profumazione.
Durante la stagione calda, questa orchidea sopporta temperature elevate – 30/33 gradi e trova giovamento da consistenti sbalzi termici tra il giorno e la notte.

Giova ricordare che l’ambiente in cui vive questa orchidea, presenta due climi stagionali marcatamente diversi: il monsone estivo, caldo umido e avvolto da frequenti nebbie, durante il quale le piante si sviluppano ed il monsone secco e freddo che abbraccia la prima parte dell’inverno, con le Coelogine cristata in fase di riposo vegetativo.

Durante l’inverno, la temperatura gradita da questa specie va da 11-13° gradi di giorno, a 3-4° gradi minimi di notte, il freddo secco in fase di riposo è essenziale sia alla sua salute sia alla buona fioritura: le bagnature vanno drasticamente ridotte per 2 o 3 mesi durante l’inverno, così come le fertilizzazioni che invece nel periodo vegetativo vanno somministrate in formulazione equilibrata, ogni 15-20 giorni. In natura la pianta fiorisce sul finire dell’inverno oppure all’innizio della primavera.

Alcune note per la coltivazione domestica della Coelogine cristata: quest’orchidea è considerata di facile coltivazione, per capirci, sulla falsa riga dei Cymbidium ed è in parte vero, però bisogna avere l’accortezza di garantire buona umidità, luce, e ventilazione durante la buona stagione e seguire poi con attenzione, la fase del freddo secco…. per il resto, in bocca al lupo.

COLLABORAZIONI

Post aggiornato al 24.01.05

LA
FINESTRA DI GIANNI

Gianni Morello, un Veneziano (anzi un Mestrino) in Germania con l’hobby delle orchidee, coltiva dove può, oltre 200 piante: il classico collezionista del davanzale tanto caro a molte/i appassionati italiani.

Gianni ha molte eperienze utili da raccontarvi, gli ho chiesto la cortesia di farlo in questo blog: lui ha accettato e quindi nasce “LA FINESTRA DI GIANNI”, una rubrica interattiva con i visitatori di orchids.it.
Cattleye e Paphiopedilum ibridi

…….per semplificare un po`, la seconda foto e pressapoco un taglio della prima. La Cattleya a sinistra e`la mia Ibrida famosa sconosciuta tipo “aqinii” sotto si vede la tavoletta gialla apiccicosa “acchiappamosche” in centro destra LC Gold Digger “Orchidglade” e in fondo il Paphiopedilum Transdoll, poco conosciuto ma in verita`e`il gemello dell’ ibrido Transvaal……Gianni.

Catasetum Orchidglade ‘Davie Ranchess’ e Dendrochilum

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Ciao Gianni, grazie per tutti i suggerimenti. Sicuramente proverò a coltivare qualche pianta sulla parte esterna di un vasetto di coccio. Il sistema potrebbe essere ottimo anche per le Masdevallia, che avrebbero sempre una umidità costante. Il tuo Dendrobium è magnifico e ravviva le buie giornate invernali. Ti mando una foto della mia Phal. gigantea, che impiegherà ancora molti anni a fiorire.
Ciao,
Michele

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Carissimi,
Buooona Doomeeenica.
Ieri a Monaco una tormenta di neve, oggi a Ulm freddo cane e un sole da primavera. Prendo l’occasine di mandarvi il mio Oncidium Sweet Sugar con uno stelo magnifico, 88 Farfalline alcune ancora chuse, ora direte, niente di straordinario vero?
Oe, questa e` coltura casalinga cosidetta “Nostrana”
Ciao a tutti
Gianni
PS fra il sole e la luminosita`della pianta ho dovuto oscurare il salotto.

Ancora una settimana e avro`un altra bella sorpresina.
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e-mail

Caro Gianni, tu per me sei proprio un mistero. Come diavolo fai ad avere fioriture così belle in casa, senza luce artificiale, senza umidificatori, senza ventole ventoline varie??? io uso mille accorgimenti per le mie piantine, le tue se ne stanno tutte contente sui davanzali e così, semplicemente, fioriscono in modo meraviglioso…avrai un pollice magico suppongo…va beh, un po’ di sana invidia!!! ciao Baci Sara.

Carissima Sara, io te l’ o detto, non faccio niente di straordinario. Solo che avendo un po piu esperienza e avendo ammazzato un sacco di piante negli anni scorsi, ora ho imparato anch io ad annaffiare, concimare e cosi`via. E non avendo la possibilita di metterci luce artificiale, o umidificatori, e ventilatori ci accontentiamo di quello che abbiamo e si tira avanti. Uno di questi giorni faro`una scheda sistematica di come faccio io qui` in Germania, poi dovete fare da voi con le vostre condizioni ambientali e climatiche e le vostre idee.

Pensa che; nik a crotone scrive 20° e un bel sole – Gianni a Ulm -2° e neeeevica, Stanotte + di 20 cm.
e Sara?
Baci
Gianni

Phalaenopsis in casa: problemi

Alla Phalaenopsis di Sonia, ingialliscono i boccioli sugli steli secondari

buongiorno! da circa un anno mi sono appassionata alle orchidee, ho cosi scoperto, navigando in internet, il suo sito, che, peraltro, reputo davvero interessante ed utile in particolare x noi novellini! In allegato le invio una foto delle mie tre orchiedee (quella gialla è nuova nuova…), mentre le altre due stanno rifiorendo. La più “anziana” ha fatto uno stolone nuovo (è giusto stolone?) che sembra intenzionato a regalarmi dei fiori, mentre sul vecchio (che dopo la fioritura non avevo tagliato), ha fatto dei getti nuovi con dei boccioli che però, come può vedere dalla foto, stanno ingiallendo mano a mano che crescono. Che delusione! Le orchidee sono poste su un vassoio contenente dell’argilla espansa che mantengo sempre bagnata, ma ciascuna ha il suo sottovaso x evitare ristagni. Le annaffio circa una volta la settimana, concimo ogni tre, la temperatura, al momento è di c.a. 20/21 gradi di gg. e 17/18 di notte, sono poste vicino ad una finestra (con tenda) esposta a sud/ovest e l’umidità varia da un 35 ad un 45%
Da queste informazioni, sa dirmi cosa sbaglio? Nella speranza che lei mi possa aiutare… buona giornata.
Sonia.

Ciao Sonia, diamoci del tu….. è tutto più semplice!

Capisco la tua delusione, intanto vedo che gli steli con i boccioli ingialliti sono secondari e quindi di per sè in condizioni più critiche e poi siamo nel peggior periodo stagionale… quindi non deprimerti più del dovuto..
Penso che i boccioli della tua Phalaenopsis ingialliscano a causa della bassa umidità.
Mi assicuri che l’umidità oscilla da 35 a 45%, sono pochi, bisogna che anche la parte alta degli steli possa godere d’umidità relativa sempre sopra il 50 -60%…….. a proposito, si chiamano steli e se vogliamo coniare un nuovo accrescitivo, senza farci sentire dai puristi delle orchidee e della lingua Italiana, possiamo anche dire “steloni” ma è più corretto scrivere “ lunghi steli”-.
Certamente, la stagione non è ideale per far crescere gli steli fiorali in casa, ci vorrebbe un piccolo umidificatore ad ultrasuoni, oppure dovresti avere la pazienza di nebulizzare più volte il giorno, tutta la pianta. Per capire se la pianta ha sete ti puoi regolare dal tempo d’asciugatura delle foglie nebulizzate (se le foglie si asciugano subito, significa che l’ambiente è secco e la temperatura è alta, se invece le foglie rimangono bagnate per molto tempo (più di un’ora) vuol dire che le condizioni sono accettabili.
Guarda le soluzioni che Gianni propone sulla sua finestra dei consigli, penso che possono esserti utili, ad esempio lui usa delle griglie che consentono di tenere sollevati i vasi pur lasciando acqua sul fondo della bacinella di contenimento.
Per il resto devo farti i complimenti, e non demordere per le prime delusioni, ce ne saranno ancora, ma ti assicuro che ti saranno donate anche tante soddisfazioni, le orchidee sono irresistibili.

Encyclia ceratistes, pioggia verde che profuma di miele

Encyclia inusuale con i fiori che profumano di miele
004Encyclia ceratistes (Lindl.) Schltr. 1919
Sinonimi:
Encyclia oncidioides var. ramonense (Rchb. f.) Ames, F.T. Hubb. & C. Schweinf. 1952.
Encyclia ramonensis (Rchb. f.) Schltr. 1918.
Epidendrum ceratistes Lindl. 1844.
Epidendrum oncidioides var. ramonense (Rchb. f.) Ames, F.T. Hubb. & C. Schweinf. 1935.
Encyclia peraltensis (Ames) Dressler 1997.
Epidendrum peraltense Ames 1923.
Epidendrum ramonense Rchb.f. 1866.

Nomi popolari: Encyclia dalla colonna cornuta. In Costa Rica, pluvia verde “pioggia verde”, con riferimento al colore dei fiori oppure “pluvia de miel” pioggia di miele per il loro profumo dolciastro.

007Encyclia ceratistes è un’orchidea epifita simpodiale da clima caldo, proviene dalle zone centro-americane della Colombia, del Venezuela e del Costa Rica. Vive nelle foreste umide e piovose tra i 1000-1600 metri di altitudine.
Questa specie vegeta molto generosamente e produce molti pseudobulbi avvolti da brattee basali. Gli pseudobulbi sono compatti, piriformi, con più foglie carnose e lanceolate ai loro apici.

Le infiorescenze panicolate si formano lungo uno stelo (60 – 130 centimetri), ramificato e pendente, che esce dalla parte superiore degli pseudobulbi d’ultima vegetazione.

008I fiori di questa orchidea, non molto grandi (2,5 centimetri), profumano di miele e si aprono in primavera/estate, sono di colore verde pistacchio, il labello è bianco con striature viola sulla sua parte estrema e la colonna presenta delle protuberanze cornute.

L’Encyclia ceratistes, vegeta molto bene su zattera di legno duro e poroso, ama molta luce e predilige la parte più alta e ventilata, della serra intermedia.

Le fioriture di questa specie sono molto generose e durature. Durante la fioriturala pianta vive un periodo di super lavoro biologico che produce disidratazione ai suoi pseudobulbi ed è quindi utile garantire buona umidità ambientale e abbondare nelle fertilizzazioni: se il fenomeno assume proporzioni eclatanti conviene recidere gli steli fiorali.