Archivio mensile:Maggio 2005

Prove di ripartenza

Dove eravamo rimasti????
Ciao a tutti, il blog sta ripartendo!!!
Prima di tutto vi ringrazio di cuore per la grande manifestazione d’affetto…veramente imprevedibile.

Sapete già che il blog ha subito un attacco attraverso il quale è stata colonizzata la pagina principale con una foto ed alcune scritte inneggianti a movimenti anti-USA.

Stiamo reimpostando la vecchia struttura e per il momento il sito non è ancora visibile a tutti, raggiungibile soltanto da chi lo ha linkato bypassando la pagina principale….e mi farebbe piacere sapere da quanti è raggiungibile.

Penso che giorno dopo giorno, la situazione si sistemi.
Finchè non sarà tutto apposto preferisco non fare post…creerebbero problemi a mio figlio che stà lavorandoci sopra, grazie Daniel.
Ciao a tutti, Guido

PS: tecnicamente il sito parte da www.orchids.it/orchids/ quindi se dovete fare un bookmark partite da qui.

Dracula : piccoli draghi

Le Dracula, belle, inquietanti ed affascinanti

Il genere Dracula appartiene alla sottotribù delle Pleurothallidinae ed è stato stabilito nel 1978 dal Dr Carlyl Luer che ha scorporato dalle Masdevallia, alcune specie con petali pelosi e labelli originali.
Le Dracula sono simili alle masdevallia, ma differiscono da quest’ultime per forma e sviluppo vegetativo dei loro fiori; la caratteristica più appariscente delle Dracula è il loro marcato geotropismo negativo ( gli steli fiorali si sviluppano penduli dalla base e quindi il substrato di coltura deve consentire la fuoriuscita dei fiori).
Le prime Dracula sono state scoperte dai cacciatori di piante nel 1870 ed ancor oggi si scoprono nuove specie nelle foreste nebbiose della Colombia e del Perù.
Attualmente si conoscono oltre 100 specie. Il genere è stato chiamato Dracula per l’inquietante forma di drago dei suoi fiori e per la loro necessità di costante umidità ed ambiente ombreggiato.
Le parti più appariscenti dei fiori delle Dracula sono i tre sepali uniti, pelosi e le loro lunghe code.
Collezione Guido De Vidi. Foto del 19.05.05
Diritti riservati.
Dracula bella (Rchb.f.) Luer, 1978
Il nome di questa specie evidenzia la bellezza dei suoi fiori.
Si sviluppa nelle foreste nebbiose della Cordigliera occidentale Colombiana ed in Equador a 1800 – 2400 metri d’altitudine in zone riparate con vegetazione molto densa.
Questa orchidea sopporta abbastanza bene anche temperature intermedie purché sia sempre garantito un ambiente molto carico di umidità.
Dracula bella è stata scoperta da Gustav Wallis nel 1873-4 mentre raccoglieva piante per la serra esotica reale Inglese di Veitch, ma lui non è riuscito a far arrivare piante vive in Europa; è stata introdotta in Inghilterra 4 anni dopo dai sigg. Low e Co. di Clapton.
Veitch descrive la specie e la definisce curiosa e molto valida con fiori alti 7,5 centimetri e larghi 6,5 con le code dei sepali lunghe 10 centimetri e rivolte all’indietro.
I sepali presentano macchie diffuse color rosso su una base crema. Il labello è molto grande, bianco con solcature profonde ed è arricciato a forma di semicerchio. E’ appeso al centro del fiore e si muove liberamente. I fiori spuntano dalla parte più bassa del composto sistemato in cestini di rete per agevolarne l’uscita.

Tempi di rinvaso, il blog piange!!

Care amiche ed amici del blog, ho iniziato i rinvasi in serra e …….mi son messo le mani nei capelli…piante che aspettano da 4 – 5 anni!! Penso che il mio blog per qualche tempo vi deluderà, ad ogni buon conto vi racconterò quel che troverò di interessante….nel frattempo inviate vostre storie e foto di orchidee, diventeranno i vostri post!

DAL MONDO DELLE ORCHIDEE: classificazione di specie, nobiltà&miserie, mostre.

Una specie del Costa Rica

Un carissimo amico orchidofilo di S. Donà di Piave, dopo tanti anni e soprattutto con la nuova serra ha avuto la grande soddisfazione di veder fiorita una sua amatissima orchidea (foto a sinistra – origine Costa Rica) potrebbe essere del genere Aspasia? Chi conosce questa specie? Grazie anticipate per le informazioni.

Elettra e le sue orchidee in attesa di trasloco.

Elettra, orchidofila ed artista in……(erba) ha escogitato un rifugio originale per le sue orchidee…in attesa di “cambio di destinazione”. Come potete vedere, le orchidee sanno adattarsi….brava Elettra, più avanti mostreremo anche i fiori.

Ciao Guido,
allego alcune foto scattate oggi. Come ben sai le mie povere orchidee sono in attesa di trasferirsi con me in agosto a Bassano, ora sono relegate nel campo profughi che vedi nella foto così nominata, il “giardino” della fabbrica, in un accampamento di fortuna. Le forti amiche non sembrano lamentarsi e si adattano a vivere a contatto con i più umili tarassaci (vedi nobiltà e miseria) condividendo umidità e parassiti.

Impressionanti Phalaenopsis a MPC.

Anche quest’anno ha chiuso i battenti con successo “Orchidee in centro”, evento orchidofilo che il Comune di Monteporzio Catone (Roma) organizza da vari anni.
Questa edizione, ha proposto anche un programma propedeutico collaterale (forse le osservazioni mosse l’anno scorso da questo blog hanno portato il loro piccolo contributo) con la presenza dell’associazionismo.
Qualche espositore si è limitato al solito banco di vendita, attirandosi le ire funeste degli organizzatori ed altri invece, hanno contribuito all’aspetto espositivo con pezzi da “90” veramente eccezionali. Fra tutti spiccano indubbiamente le Phalaenopsis arrivate dalla Cina che vedete nella foto sopra a sinistra.
L’esposizione degli amatori vedeva presenti le piante di Zelinda, Giulio, Iacopo ed altri? Se arriva qualche foto sarò molto lieto di pubblicarla.

Una bella maxillaria

Colore vivo e profumo intenso…non la devi cercare in serra, quando è in fiore ti chiama!

Collezione Guido De Vidi. Foto 05.05.05
Diritti riservati.
Maxillaria tenuifolia Lindley 1837
Sinonimi: Maxillaria gracilifolia Kraenzel 1927

Questa orchidea è chiamata anche “orchidea noce di cocco” per l’intensissimo profumo di cocco dei suoi fiori.
E’ una specie epifita di medie dimensioni, raramente terrestre e vive in Messico, Guatemala, El Salvador, Honduras, costa Rica ed Honduras.
All’apice di piccoli pseudobulbi, i ciuffi di foglie solitarie ricurve strette e lanceolate, formano ceppi appariscenti, che in natura si arrampicano sugli alberi delle foreste a 1500 metri di altitudine.
Ai lati degli pseudobulbi spuntano singoli fiori di colore rosso vivo, oppure arancio/senape con piccole chiazze color beige ed il labello chiaro picchiettato di macchie della stessa tonalità dei petali e sepali.
La Maxillaria tenuifolia fiorisce in tarda primavera ed i suoi fiori durano a lungo.
Coltivazione: richiede molta luce, clima temperato, buona umidità, fertilizzazioni moderate ed un periodo di semisecco invernale.
Potendo sistemare questa specie su blocchi di felce arborea ad esempio “xaxim” che si ricava dalla Dicksonia selowiana, una specie vegetale molto antica, che vive nelle foreste centro americane, si possono ottenere degli ottimi risultati di coltivazione con bellissimi esemplari.
Nel merito dell’utilizzo di fibre vegetali per realizzare vasi, supporti e compsti di coltura è doveroso riproporre lo stesso allarme lanciato quando si è parlato dell’Osmunda regalis, perchè l’uso smodato di queste piante, depaupera un unicità ambientale in pericolo d’estinzione.

Qualche nota sulla mia Maxillaria tenuifolia.
Ho acquistato la mia prima Maxillaria tenuifolia a metà degli anni 80, l’ho sistemata in un blocco di fibra arborea reperito al Flormart in Fiera a Padova e si è subito sviluppata con gran vigore. Anno dopo anno è cresciuta a dismisura, ma di fiori neanche l’ombra. Trascorsi alcuni anni senza risultati ho perso la pazienza e l’ho raggruppata fra le piante dispettose, non senza minacciarla di espulsione dalla serra: non mi crederete, ma dopo pochi giorni sono spuntati i primi fiori …. da quella volta fiorisce sempre regolarmente.

Incontri con le orchidee

Incontro primaverile del Club delle Orchidee.

Dendrobium primulinum Lindley 1858
Collezione Guido De Vidi – Foto 08.05.05

Finita la stagione delle esposizioni primaverili di Orchidee, che notoriamente è occasione di incontri e scambi di piante ed esperienze, i promotori del gruppo di Gorizia hanno pensato bene di proseguire con le iniziative propedeutiche alla conoscenza del fantastico mondo delle orchidee.

Il primo incontro del Club avrà luogo presso la mia residenza.

Ecco il programma:
Domenica 29 maggio 2005 – ore 9.30:
– raduno dei partecipanti in Vicolo Parnasso n° 1 – Pero di Breda di Piave (TV).
– presentazioni e breve discussione sugli obiettivi e scopi del nuovo Club delle Orchidee.
– visita alla collezione ed introduzione al fantastico mondo delle orchidee (biologia e coltivazione).
– pausa gastronomica ed enologica.
Pomeriggio:
– racconti di viaggi: proiezione del video curato da Stefano e Patrizia “ La magica finestra di Gianni”
– esperienze pratiche di coltivazione e rinvaso delle orchidee.
Alcune note sul Club.
L’idea di costituire occasioni d’incontro nasce qualche mese fa, soprattutto per ricordare la grande divulgatrice Americana delle Orchidee, Rebecca Tyson Northen.
Attorno a questo primo impulso sono arrivate diverse adesioni e progressivamente si è consolidata la volontà di promuovere un’associazione snella, non vincolata da iscrizioni onerose e limiti territoriali, con lo scopo di promuovere e divulgare la conoscenza delle orchidee.
IL nuovo Club si darà quel minimo d’organizzazione che consentirà la programmazione e l’attuazione di attività, unico motore che dovrà ovviamente essere alimentato dagli aderenti.
L’iscrizione al Club è gratuita: si aderisce inviando le proprie generalità a orchids@hotmail.it
Per informazioni ed adesioni all’incontro di Domenica 29 Maggio potete anche telefonarmi: 042290870

Vi aspetto: nessuno si senta escluso.