Dracula : piccoli draghi

Le Dracula, belle, inquietanti ed affascinanti

Il genere Dracula appartiene alla sottotribù delle Pleurothallidinae ed è stato stabilito nel 1978 dal Dr Carlyl Luer che ha scorporato dalle Masdevallia, alcune specie con petali pelosi e labelli originali.
Le Dracula sono simili alle masdevallia, ma differiscono da quest’ultime per forma e sviluppo vegetativo dei loro fiori; la caratteristica più appariscente delle Dracula è il loro marcato geotropismo negativo ( gli steli fiorali si sviluppano penduli dalla base e quindi il substrato di coltura deve consentire la fuoriuscita dei fiori).
Le prime Dracula sono state scoperte dai cacciatori di piante nel 1870 ed ancor oggi si scoprono nuove specie nelle foreste nebbiose della Colombia e del Perù.
Attualmente si conoscono oltre 100 specie. Il genere è stato chiamato Dracula per l’inquietante forma di drago dei suoi fiori e per la loro necessità di costante umidità ed ambiente ombreggiato.
Le parti più appariscenti dei fiori delle Dracula sono i tre sepali uniti, pelosi e le loro lunghe code.
Collezione Guido De Vidi. Foto del 19.05.05
Diritti riservati.
Dracula bella (Rchb.f.) Luer, 1978
Il nome di questa specie evidenzia la bellezza dei suoi fiori.
Si sviluppa nelle foreste nebbiose della Cordigliera occidentale Colombiana ed in Equador a 1800 – 2400 metri d’altitudine in zone riparate con vegetazione molto densa.
Questa orchidea sopporta abbastanza bene anche temperature intermedie purché sia sempre garantito un ambiente molto carico di umidità.
Dracula bella è stata scoperta da Gustav Wallis nel 1873-4 mentre raccoglieva piante per la serra esotica reale Inglese di Veitch, ma lui non è riuscito a far arrivare piante vive in Europa; è stata introdotta in Inghilterra 4 anni dopo dai sigg. Low e Co. di Clapton.
Veitch descrive la specie e la definisce curiosa e molto valida con fiori alti 7,5 centimetri e larghi 6,5 con le code dei sepali lunghe 10 centimetri e rivolte all’indietro.
I sepali presentano macchie diffuse color rosso su una base crema. Il labello è molto grande, bianco con solcature profonde ed è arricciato a forma di semicerchio. E’ appeso al centro del fiore e si muove liberamente. I fiori spuntano dalla parte più bassa del composto sistemato in cestini di rete per agevolarne l’uscita.

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