Brassavola nodosa: signora della notte, anche lei era a Schio

Trascurata, quasi dimenticata a beneficio di sorelle più blasonate…nella mostra di Schio c’era anche lei e si faceva anche sentire!

Le orchidee delle foto esposte, provengono dalla collezione Guido De Vidi: diritti riservati.

L’abbondanza di orchidee fiorite in esposizione, non concedeva tregua ai visitatori e sotto i loro occhi distratti dai gioielli presenti, la bellissima “signora della notte” con i suoi sensualissimi fiori bianchi si faceva ammirare in silente attesa del buio.

Nella foto a sinistra potete ammirarla, la sua deliziosa fragranza notturna però, è andata dispersa nella notte bianca di Schio.

Scheda tecnica e di coltivazione:
Brassavola nodosa(L.) Lindley 1831
Il genere
Il nome del genere è stato dato in onore a Antonio Brassavola, medico e naturalista all’Università di Ferrara (1500 – 1555, ma altri riportano n. 1490 e m. 1570; l’anagrafe era un’opinione). Ercole II, duca di Ferrara, lo condusse con sé nei suoi viaggi, specie in Francia.
Il re di Francia Francesco I gli aggiunse il nome di Musa, alludendo ad Antonius Musa, medico dell’imperatore Augusto, e lo nominò suo medico; lo stesso onore gli fu accordato da Carlo V, Enrico VIII e diversi Papi.
Al ritorno a Ferrara fondò un giardino botanico che diresse fino alla sua morte.
Tra i suoi allievi si annoverano grandi studiosi e anatomisti, tra cui Falloppio (notizie attinte da una annotazione di Roberta Cecchini).
Brassavola nodosa chiamata anche “signora della notte” perché profuma solamente al buio, generalmente fiorisce in estate/autunno.
E’ un’ orchidea epifita e/o litofita a sviluppo simpodiale e di medie dimensioni.
Si struttura con dei corti pseudobulbi cilindrici e foderati, all’apice dei quali crescono singole foglie tereteformi, solcate ed acuto-apiculate.
Gli pseudobulbi di recente maturazione formano pannicoli di 6-8 fiori bianchi, a volte con la gola del labello maculata di color marrone, che emanano un piacevolissimo profumo notturno, simile alla fragranza degli agrumi.
Il suo periodo di fioritura può variare in funzione delle condizioni di coltivazione e quindi sistemando più piante in posizioni diverse si possono goderle fiorite per più mesi.
Questa specie botanica è endemica nel Messico, nel Venezuela, e nel Brasile, dal livello del mare fino a circa 500-600 di altitudine; cresce sugli alberi (radici della mangrovie) e sulle rocce.

In coltivazione richiede molta luce, sopporta temperature elevate e durante il suo periodo vegetativo ha bisogno di molta umidità (deve accumulare liquidi e cibo utili anche nel suo periodo di riposo secco) per portare a maturazione gli pseudobulbi e per poter fiorire.
Quando arriva il periodo di riposo le radici smettono di svilupparsi e bisogna quindi, dapprima rallentare e per un breve periodo anche sospendere le bagnature onde evitare la marcescenza ed entropizzazione dell’apparato radicale stesso.

Coltivazione: la Brassavola nodosa, gradisce clima da serra calda con abbondanza di luce.
E’ un’ orchidea molto duttile e si presta ai vari sistemi di coltivazione, su zattere di sughero o tronchetti di legno duro, piuttosto che su cestini di legno oppure su vasi con composti drenanti (bark e sfagno); la scelta va fatta in funzione dell’ambiente in cui si coltiva.

12 pensieri su “Brassavola nodosa: signora della notte, anche lei era a Schio

  1. Matteo-fi

    Inutile dire che è nella mia lista da tempo! Se non la scorcio un po’ questa lista mi sa che camera mia si trasformerà in una giungla!
    Visto che domani parto, approfitto per fare un augurio di buone vacanze a tutti i frequentatori di questo bellissimo blog e spero che, se andrete in vacanza, al rientro troviate un sacco di getti e steli in più sulle vostre beniamine! 😉 Ciao!!!

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