Archivio mensile:Luglio 2006

Congratulazioni dott. Ivan

Un nuovo “dottore” con la testa nelle orchidee!!

Con uno strepitoso 110 e lode si è laureato l’amico Ivan Malavolti, Romagnolo dal cuore d’oro e grande amico delle orchidee.

Il Blog e tutto il Club festeggiano con te, con la tua grande donna e con tutte le amiche ed amici del fantastico mondo delle orchidee !!!
Ti orniamo il capo con questa stupenda aureola di fiori…a proposito, come si chiamano???

Brassavola nodosa: signora della notte, anche lei era a Schio

Trascurata, quasi dimenticata a beneficio di sorelle più blasonate…nella mostra di Schio c’era anche lei e si faceva anche sentire!

Le orchidee delle foto esposte, provengono dalla collezione Guido De Vidi: diritti riservati.

L’abbondanza di orchidee fiorite in esposizione, non concedeva tregua ai visitatori e sotto i loro occhi distratti dai gioielli presenti, la bellissima “signora della notte” con i suoi sensualissimi fiori bianchi si faceva ammirare in silente attesa del buio.

Nella foto a sinistra potete ammirarla, la sua deliziosa fragranza notturna però, è andata dispersa nella notte bianca di Schio.

Scheda tecnica e di coltivazione:
Brassavola nodosa(L.) Lindley 1831
Il genere
Il nome del genere è stato dato in onore a Antonio Brassavola, medico e naturalista all’Università di Ferrara (1500 – 1555, ma altri riportano n. 1490 e m. 1570; l’anagrafe era un’opinione). Ercole II, duca di Ferrara, lo condusse con sé nei suoi viaggi, specie in Francia.
Il re di Francia Francesco I gli aggiunse il nome di Musa, alludendo ad Antonius Musa, medico dell’imperatore Augusto, e lo nominò suo medico; lo stesso onore gli fu accordato da Carlo V, Enrico VIII e diversi Papi.
Al ritorno a Ferrara fondò un giardino botanico che diresse fino alla sua morte.
Tra i suoi allievi si annoverano grandi studiosi e anatomisti, tra cui Falloppio (notizie attinte da una annotazione di Roberta Cecchini).
Brassavola nodosa chiamata anche “signora della notte” perché profuma solamente al buio, generalmente fiorisce in estate/autunno.
E’ un’ orchidea epifita e/o litofita a sviluppo simpodiale e di medie dimensioni.
Si struttura con dei corti pseudobulbi cilindrici e foderati, all’apice dei quali crescono singole foglie tereteformi, solcate ed acuto-apiculate.
Gli pseudobulbi di recente maturazione formano pannicoli di 6-8 fiori bianchi, a volte con la gola del labello maculata di color marrone, che emanano un piacevolissimo profumo notturno, simile alla fragranza degli agrumi.
Il suo periodo di fioritura può variare in funzione delle condizioni di coltivazione e quindi sistemando più piante in posizioni diverse si possono goderle fiorite per più mesi.
Questa specie botanica è endemica nel Messico, nel Venezuela, e nel Brasile, dal livello del mare fino a circa 500-600 di altitudine; cresce sugli alberi (radici della mangrovie) e sulle rocce.

In coltivazione richiede molta luce, sopporta temperature elevate e durante il suo periodo vegetativo ha bisogno di molta umidità (deve accumulare liquidi e cibo utili anche nel suo periodo di riposo secco) per portare a maturazione gli pseudobulbi e per poter fiorire.
Quando arriva il periodo di riposo le radici smettono di svilupparsi e bisogna quindi, dapprima rallentare e per un breve periodo anche sospendere le bagnature onde evitare la marcescenza ed entropizzazione dell’apparato radicale stesso.

Coltivazione: la Brassavola nodosa, gradisce clima da serra calda con abbondanza di luce.
E’ un’ orchidea molto duttile e si presta ai vari sistemi di coltivazione, su zattere di sughero o tronchetti di legno duro, piuttosto che su cestini di legno oppure su vasi con composti drenanti (bark e sfagno); la scelta va fatta in funzione dell’ambiente in cui si coltiva.

Notte bianca a Schio, che più bianca non si può!

Manifestazione riuscitissima sotto tutti i punti di vista

Alla fine poi, siamo veramente riusciti a farcela tutta bianca la notte di Schio, con botto finale a Monte Magrè nella splendida dimora dei nostri amici “Chicco e Gabriella”.

Alle ore 2 del pomeriggio, il caldo era protagonista assoluto anche nei giardini ” Rossi-Jacquard” , ma fortunatamente una leggera brezza, che si incuneava fra gli alberi secolari del giardino, riusciva a mitigare le operazioni di allestimento del nostro stand.
Nel breve giro di un’ora, le nostre orchidee rare erano già esposte.

L’apertura della manifestazione era prevista per le 5 del pomeriggio ed il nostro Club, ancora una volta ha stupito i primi visitatori, che già un’ora prima cominciavano a curiosare lo stand.

La posizione logistica era splendida, eravamo all’ingresso del giardino, appena oltre la grande cancellata, sul lato sinistro del monumento al capostipite della dinastia Rossi, che un pò pensieroso controllava la situazione.
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SOS Terrario

Mario chiede collaborazione agli esperti in terrari, ecco la sua richiesta:

…”DOPO AVER RICEVUTO RISPOSTA DA GUIDO CHIARISCO CHE, AVENDO DISMESSO UN ACQUARIO 100x40x60 VORREI TRASFORMARLO IN TERRARIO PER ORCHIDEE DI PICCOLA TAGLIA (CHE NON SO QUALI SIANO) DATO LO SPAZIO LIMITATO.
PRECISO DI AVER GIA’ COSTRUITO E MESSO IN FUNZIONE CON SUCCESSO UNA SERRETTA CALDA PER ORCHIDEE DALLA QUALE STO’ OTTENENDO BUONI RISULTATI.
QUESTA L’HO COSTRUITA SEGUENDO I CONSIGLI DI PATRIZIO DE PRIORI RIPORTATI SUL WEB.
SICCOME HO BUONA MANUALITA’ ( MA HO ANCHE 66 ANNI!!!!) VORREI DEI CONSIGLI A PARTIRE DA ZERO QUINDI SE QUALCUNO MI PUO’ AIUTARE PUO’ MANDARMI UNA E-MAIL
CREDO CHE I CONTATTI SARANNO DIRETTI IN QUANTO CHISSA’ QUANTE VOLTE AVETE RICEVUTO TALI RICHIESTE E QUINDI PER NON TEDIARE CHI E’ GIA’ ESPERTO……
HO LANCIATO IL SASSO NELLO STAGNO, SPERO CHE QUALCUNO MI AIUTI.
GRAZIE INFINITE.
MARIO ROSSETTI”

…quindi riprendiamo con i terrari… chi desidera comunicare direttamente con Mario, questo è il suo indirizzo di posta elettronica: mariorosse chiocciola libero.it