Donna Malvina ci ha lasciati

Oggi 29 Novembre 2006 abbiamo accompagnato donna Malvina nel suo ultimo viaggio

Per noi Trevigiani, la sua trattoria di campagna “Trattoria da Procida” è il simbolo della nostra tradizione e cultura gastronomica; donna Malvina rappresentava l’essenza dell’arte nella cucina. Le sue mani e la sua sapiente maestria trasformavano i piatti della cucina contadina in vere e proprie delizie.
D’ora in poi, quando andremo a cercare ristoro e tranquillità nella sua storica trattoria non la troveremo più ad aspettarci…non ci preparerà più i deliziosi ravioli fatti in casa, ripieni delle sue magiche verdure campagnole, non verrà più al tavolo per consigliare la sua frittata con l’erba cipollina, il bollito esclusivo, le trippe “mille foglie”, le pappardelle con le melanzane, gli arrosti ruspanti, il radicchio di campo, condito come si usava una volta nelle case contadine con ” le frissighe de porsel”.
Malvina cara, non ti troveremo più, china in quell’angolo, intenta a pulire le verdure di campo, i funghi, oppure a preparare il baccalà per il giorno dopo.
Non verrai più al tavolo con la terrina di “radici e fasioi” preparata esclusivamente per noi, gente della tua terra e non ti siederai più accanto a noi per parlare delle nostre comuni origini.

Donna Malvina se n’è andata oggi. Lei amava moltissimo le orchidee e questo cuscino è il mio piccolo pensiero dedicato a lei in occasione del suo grande viaggio, l’ultimo.

L’ultimo mazzetto di orchidee per Malvina

Lei mi chiamava spesso per sapere se potevo prepararle “na bea robeta parchè go da portarghea aea me dotoressa che a xe tanto brava” ed io le preparavo un mazzetto di orchidee che la rendevano tanto orgogliosa e felice.

Questo ultimo e simbolico mazzettino di orchidee, se l’è portato con se per donarlo a qualcuno lassù in cielo…ciao Malvina, quaggiù noi continueremo a vederti, sentirti e chiamarti.

15 pensieri su “Donna Malvina ci ha lasciati

  1. Bruno da padova

    mi hai fatto piangere con le tue parole anche se non la conoscevo Le mando un grande saluto e le mie e di mia moglie le condoglianze per la famiglia
    grazie Guido per la tua sensibilità e le parole che hai scritto ciao

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  2. Clà

    … La sorella di mia nonna, aveva quel nome… parlo della donna che mi ha cresciuto …
    Ed è la prima volta che sento di una persone che portava lo stesso suo dolcissimo nome, un nome che pronunciato infonde gioia ed avvolge di tenerezza… (gli inglesi usano la parola Bliss che nel suono ben chiarisce la mia sensazione) E…. come non commuovermi di fronte a tutto ciò che travalica tra le parole gia’ qui da voi espresse … in rivoli intensi di emozioni e sensazioni … che forse si possono solo esprimere in immagini profumi… e come non ricollegarmi e sintonizzarmi a quel claudio piccolino che si svegliava sempre nel cuore della notte e si riaddormentava tra le pieghe vellulate di quella voce che (solo per me) creava sempre nuove nenie e ninnanne…. che darei per “riscoprire” solo per un istante il potere avvolgente di quella voce notturna…

    parlare di cose mie così intime… mi sembrava l’unico modo per unirmi al canto senza parole che si invia a chi da noi si congeda … e che… tuttavia in fondo ci rimane sempre accanto in termini di luminosità , immagini, sensazioni e scie del cuore…

    Clà

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  3. Gianni

    Penso che con quel cuscino non avrai espresso del tutto, l’ amicizia per una persona cara che ci ha lasciato. pero`si vede che amicizia e passione aggiunte ad un po`di poesia possono dare a chi resta un idea dell’ affezione dovuta alla scomparsa.

    Mi aggiungo con sentite condoglianze anche essendo sconosciuto.

    Gianni

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  4. Massimo M.

    Vincenzo ha ragione in pieno. Aggiungo solamente che una persona che ci lascia, conosciuta o meno, è comunque una perdita.
    I nativi d’America quando trapassavano, acendevano ai grandi pascoli, speriamo che Malvina possa, li dove si trova, godere della piacevole presenza di qualche orchidea celeste.

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  5. Vincenzo

    Io non ho havuto il piacere di conoscere Malvina, ma, da come ne hai tessuto le lodi, non posso che dispiacermene. Leggendoti non nascondo che mi sono commosso ed i fiori che Le hai preparato rendono
    appieno l’idea di quanto rispetto e quanta benevolenza avevi ed hai per Lei. Tutto questo, caro Guido, ti fa grande onore ed indirettamente si
    riflette verso di noi che ti siamo amici; Perchè, se fosse necessario, ancora una volta dai prova di grandi sentimenti e di straordinaria
    umanità.
    Cordialmente, Vincenzo.

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