Ceratostylis, orchidee cornute

Nella foto in evidenza: Ceratosylis retisquama collezione Rio Parnasso – coltivatore Guido De Vidi – 07.09.2016


Qualche buon tempone le chiama”orchidee cornute” per la forma delle colonne dei fiori, che è anche all’origine del loro nome generico.
Sono orchidee disarmanti, sia per la dimensione dei fiori (tanto grandi in qualche specie ed altrettanto piccoli in altre), ma anche per le forme inusuali delle piante appartenenti a questo genere.

Il genere:
Ceratostylis Blume 1825
Questo genere è stato descritto da Carl Blume su “Bijdragen tot de Flora van Nederlandsch Indie”; 1825, 304, t.56
Di questo genere sono note circa 70 specie, tutte provenienti dal sud est asiatico, dall’’Himalaya, alla Malesia, all’Indonesia, alla Nuova Caledonia e Nuova Guinea che annovera il maggior numero di specie descritte: circa 50.

Nome generico
Il nome del genere Ceratostylis nasce dalla composizione di due parole greche, keras, (corno) e stylis (stile), con riferimento alla struttura carnosa a forma di corno della colonna.
Specie tipo: Ceratostylis subulata Bl. (van Royen, 1979)
Caratteristiche morfologiche del genere: piante simpodiali di piccole dimensioni, generalmente epifite, spesso con radici e rizomi orizzontali molto fibrosi dove si formano fusti raggruppati, corti in certe specie, semplici o ramificati.

Organizzazione tassonomica del genere
Schlechter divide il genere in due sezioni:
Eu-Ceratostylis – piante strutturate con rizomi compatti e di dimensioni ridotte; fiori esposti sulla parte superiore dei gambi o pseudobulbi e posizionati nelle ascelle delle singole foglie.
Pleuranthemum – rizoma più o meno prolungato e fiori esposti su pseudobulbi cortissimi, alla base delle singole foglie (all’apparenza si ha la sensazione che in qualche specie le foglie ed i fiori siano attaccati al rizoma coperto da fibra retinata).

Su altri post, ho già avuto modo di presentare due specie di Ceratostylis presenti nella mia collezione.
In questo articolo desidero pubblicare, la fioritura 2006 della Ceratostylis retisquama o rubra che dir si voglia, con qualche integrazione alle vecchie note.
Collezione Guido De Vidi – foto Dicembre 2006 – diritti riservati

Sembra per altro, che il nome corrente sia Ceratostylis rubra (il basionimo retisquama è probabilmente riferito al reticolo che avvolge il rizoma, mentre il nome rubra è chiaramente legato al colore dei fiori)…ed io la presento così:

Ceratostylis rubra Ames 1910
Sinonimi:
Ceratostylis retisquama Rchb.f 1857 – Sinonimi: Ceratostylis latipetala Ames 1910.

Le note colturali ed altre notizie utili potete trovarle linkando i vecchi post.

12 pensieri su “Ceratostylis, orchidee cornute

  1. Guido Autore articolo

    Ciao Sara, benvenuta su orchids.it.
    Non hai sbagliato luogo e non ti devi nemmeno allarmare per il tuo Dendrobium…probabilmente appartiene al gruppo del D. nobile ed in questo caso deve ingiallire e perdere le foglie per fiorire.
    Se ce la fai, manda una foto a info@orchids.it così possiamo valutare meglio.
    Ciao e buona coltivazione.
    Guido

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  2. sara

    devo fare i miei complimenti al vostro sito che è veramente strepitoso!!! Mi sono da poco appassionata alle orchidee e sono quella che si può dire decisamente una principiante… al momento posseggo solo 3 cymbidium, 1 paphiopedilum e 1 dendrobium nobile. Ora, oltre a essere principiante, sono anche sfortunata perchè le mie cymbidium hanno “preso” il ragnetto rosso, ma nonostante tutto , sembra rispondano bene alle mie cure..
    Ora, ciò che vi devo chiedere, riguarda la mia dendrobium: all’improvviso, nel giro di due giorni, l’ho trovata con 2 foglie quasi per intero ingiallite.. da cosa può essere dipeso? non ha macchioline di nessun genere che mi possano far pensare al “seccume”… quindi vi chiedo un consiglio…. aiutatemi, ci tengo particolarmente a curare le mie orchidee!

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  3. giulio

    ti ringrazio vivamente. dato che non guido e in questo momento sono un po a corto di liquidi mi sa che non potro venire a monaco enmmeno in aerio quindi mi dovro accontentare,ma ti faro gli auguri dal blog al momento opportuna,grazie e ancora grazie
    Giulio

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  4. Gianni

    Ciao Giulio,
    scusa ma ero a un congresso, visto che Villach e`una piccola mostra locale non credo ci sia pubblicita`in grande, e nemmeno in inglese, che ne so` io ci sono Glanz (tedesco) e Handlsbauer (austriaco) di piu`non ne so niente neanch’ anch’ io, e`una mostra in piccolo come vicenza o bolzano e anche se piccola penso molto interessante.
    ciao
    Gianni

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