Una delle massime aspirazioni dei collezionisti di orchidee è sicuramente quella di mantenere in vita a lungo le proprie piante e farle diventare degli esemplari.
L’avventura dei vecchi collezionisti di orchidee cominciava con l’acquisto di piccole piante non molto costose e proseguiva con l’impaziente attesa della prima fioritura, che qualche volta si faceva desiderare parecchi anni.
Da qualche anno, le giovani leve partono lancia in resta con l’acquisto di piante forza a fiore, spesso anche fiorite e rare.
Potrei dire che questa non è la strada giusta per costruire una solida passione perchè i colpi di fulmine carichi di foga e facilità si traducono spesso in cocenti delusioni.
Il panorama del collezionismo orchidofilo italiano è lastricato di fallimenti, causati proprio dalla fase iniziale di fanatismo esasperato del neofita, che si va poi ad infrangere contro i primi ostacoli.
Ora c’è internet che rende la nostra passione più facilmente divulgabile, ma il web è anche un pericoloso set dove tutto sembra più facile, dove si può esibire anche quello che in realtà non c’è.
L’antidoto per rimediare al “mal d’internet” è sempre lo stesso, quello vecchio di anni, ma sempre di attualità: la condivisione della comune passione anche attraverso forme di associazionismo reale.
Strumento virtuale per costruire attività reali
Questo blog è uno strumento virtuale, ma nello stesso tempo accompagna i suoi visitatori lungo percorsi reali fatti di incontri, attività ed esperienze comuni.
Molti visitatori di questo sito sono anche protagonisti delle esperienze descritte, spero che sia per tutti un filo di unione…della nostra comune passione.
Iniziamo la galleria degli esemplari con il Dendrobium chrysotoxum
Collezione Guido De Vidi – Tutti i diritti riservati.
Dendrobium chrysotoxum Lindley 1847
Sinonimi:
Callista chrysotoxa (Lindl.) Kuntze 1891- Callista suavissima Kuntze 1891- Dendrobium suavissimum Rchb.f 1874.
Questa specie è stata scoperta in Birmania (ora Mianmar) ed è giunta in Europa nel 1858
E’ una pianta di medie dimensioni, nativa della Birmania, Laos, Thailandia, Cina e l’India. Ha pseudobulbi molto raggruppati, lunghi 30 – 35 cm, forma vegetativa simpodiale con 2 – 3 foglie all’apice, lanceolate, oblunghe e coriacee.
Le infiorescenze pendule e lunghe 20 – 25 centimetri, con fiori di 3 – 5 cm, si sviluppano all’apice degli pseudobulbi.
I fiori di questa specie sono molto fragranti, il profumo ricorda vagamente il miele e sono di breve durata, ma appassiscono in progressione e quindi godibili per parecchie giornate. Nelle coltivazioni europee fiorisce in primavera.
Dendrobium chrysotoxum prospera bene nella parte fresca della serra intermedia, con buona illuminazione ed abbondanti bagnature durante il periodo vegetativo, accompagnate da generose fertilizzazioni a valori equilibrati: gradisce un periodo di riposo semi asciuto durante la stagione fredda.
Bagliore giallo
Collezione Guido De Vidi – Diritti riservati
Dendrobium chrysotoxum Lindley 1847
Questo generosissimo Dendrobium è conosciuto anche come “Orchidea di Dai”
Nello Yunnan, Cina del Sud, vive la minoranza culturale “Dai” di religione buddista, che ama molto i fiori. I loro fiori preferiti sono quelli del Dendrobium chrysotoxum , perchè propongono il colore giallo/arancione, il simbolo della loro religione e fioriscono esattamente nel periodo delle feste d’Aprile.
Le popolazioni di quelle terre coltivano con passione, esemplari di Dendrobium chrysotoxum , sistemandoli sui tetti delle loro case e sui rami degli alberi: immaginate che botta di colore e luce.
Questa specie botanica è veramente resistente e molto duttile: può tollerare una vasta gamma di situazioni climatiche e colturali.
I coltivatori smaliziati dicono: “Procurati una pianta di Dendrobium chrysotoxum , per metà anno bagnala a volontà, l’altra metà dell’anno tienila secca, ma sempre in piena luce e vedrai sempre bellissime fioriture, che dureranno quasi un mese intero.”
Proprio così non è…ma poco ci manca: l’esemplare della foto rimane appeso nella parte alta e luminosa della mia serra tutto l’anno con poca acqua durante la fase del semi riposo, più abbondante nei mesi che precedono la fioritura e, poco fertilizzante.
In coltivazione si consiglia di tenere quest’orchidea in vaso: nei luoghi d’origine si sviluppa bene in magri anfratti rocciosi o sugli alberi.
Qualche nota sul genere Dendrobium
Dendrobium Sw. 1799
Sottofamiglia: Epidendroideae
Tribù: Dendrobieae
Sottotribù: Dendrobiinae.
Sinonimi:
Aclinia Griff. 1851 – Aporum Bl. 1825 – Australorchis Brieger 1981 – Bolbidium (Lindley) Breiger 1981 – Callista Lour. 1790 – Ceraia Lour 1790 – Coelandria Fitzg. 1882- Dendrocoryne (Lindley) Breiger 1981- Dichopus Bl. 1856 – Ditulima Raf. 1836(1838) – Grastidium Bl. 1825 – Katherinea A. D. Hawkes 1956- Latouria Bl. 1849 – Macrostomium Bl. 1825 – Onychium Bl. 1825 Ormostema Raf. 1836(1838) – Oxystophyllum Bl. 1825 – Pedilonum -Bl. 1825 – Pierardia Raf. 1836 (1838) – Phyllorchis Thou. 1822 – Sayeria Krzl. 1894- Schismoceras Presley 1827 – Stachyobium Rchb.f 1869 – Thelychiton Endl. 1833 – Thicuania Raf. 1836 (1838) – Trachyrhizum (Schltr.) Brieger 1981 Tropilis Raf. 1836 (1837)
Il genere Dendrobium, con oltre 1200 specie, è secondo soltanto al genere Bulbophillum, vive in tutta l’Asia e nelle isole del pacifico, compresa l’Australia: varia per forma, dimensione e struttura; le specie che lo compongono, sono epifite o litofite e la vegetazione è simpodiale, caratterizzata da pseudobulbi a forma di canna in parte rigonfiata.
Questo gruppo di orchidee, richiede esigenze colturali, veramente diverse da specie a specie e la sua coltivazione in spazi comuni, presenta molti problemi che richiedono specifiche conoscenze: ciò nonostante nelle collezioni è molto comune.
un fiore semplicemente magnifico che racchiude in sè l’eleganza e la bellezza.
No e`la sezione Callista, penso che sia determinante solo il colore e la forma dei fiori. purtroppo l’ unico libro che tratta la tassonomia e`quello di Lawarak ed e`in inglese e li ci capisco appena appena il necessario o anche meno. Röllke divide i Dendrobi in 17 Gruppi ma senza spiegare la differenza tassonomica.
fatti sentire il mese prossimo che se ho i mobili al loro posto poi trovo anche i libri.
ciao
Gianni
ok grazie Gianni anche perchè ho letto che tu hai quasi tutta la serie dei calcarifera (tipo di fiori,foglie,fusti?)
Marco non appena trovo il mio libro delle spiegazioni greco/latino vedo di accontentarti, al momento vivo in un magazzino pieno di mobili, cassette, cartoni e cianfrusaglie e addossato ad ogni armadi ne ho almeno altri due.
ciao
Gianni
Mi piacerebbe sapere a proposito dei dendrobium il significato delle cosi dette sezioni, tipo:calcarifera,lautoria,formosae ect.
dopo aver visto il video e queste foto, dire fascino è poco!!
complimenti
lina